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Osservatorio Birra: con l’aumento delle accise, a rischio la filiera
I dati diffusi dall’Osservatorio Birra contestualmente alla presentazione del 7/mo rapporto realizzato da Althesys non lasciano dubbi: «Un aumento di pochi centesimi di euro dell’accisa sulla birra finirebbe per far male a tutti. Anche al consumatore». In particolare viene sottolineato come l’incremento colpisce i produttori, già alle prese con costi sempre più insostenibili, riduce i margini degli esercenti e ricade anche sul consumatore, perché viene gravata d’Iva.
Quanto incidono le accise
Nel rapporto si evidenzia come «in una birra al bar circa 80 centesimi sono imputabili all’accisa mentre su una bottiglia da 0,66 in offerta al supermercato questa tassa incide per circa il 40 per cento sul prezzo di vendita». L’Osservatorio Birra inoltre ricorda che si tratta dell’unica bevanda da pasto gravata da accise, e in passato – fa presente – «lo Stato, quando ha abbassato l’accisa sulla birra, ha incassato di più: +27 per cento di entrate erariali nel 2017-2019 rispetto al triennio precedente, che aveva visto gli aumenti di questa tassa».
Ridurre la pressione fiscale
Con una minor pressione fiscale, evidenziano gli analisti, i produttori sono stati in grado di «fare investimenti, lanciare nuovi prodotti, generando crescita e quindi gettito». Una riduzione delle accise, segnala l’Osservatorio, «potrebbe alleggerire la pressione inflattiva per i consumatori e aumentare il gettito Iva grazie all’aumento delle vendite. L’alleggerimento della pressione fiscale» si apprende in conclusione «potrà fornire al mercato lo stimolo per riprendere la sua parabola di crescita».