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Violenze sulla fidanzata incinta: assolto l’assassino di Luca Sacchi
Valerio Del Grosso, accusato di maltrattamenti in famiglia e di lesioni nei confronti dell’allora fidanzata, è stato assolto. Il 25enne era già stato condannato dalla corte d’Appello di Roma, nel giugno scorso, a scontare 27 anni di carcere per l’omicidio di Luca Sacchi, il personal trainer ucciso da un proiettile alla testa durante un affare di droga che Del Grosso trasformò in omicidio e poi in rapina.
L’accusa di violenza contro la fidanzata
Gli ultimi fatti contestati a Del Grosso risalgono al 2019, quando il giovane aveva 21 anni e stava per diventare padre. Secondo la procura, il 25enne picchiava la sua compagna durante la gravidanza ma non solo, le violenze sarebbero proseguite nel periodo successivo alla nascita del figlio. Le accuse vanno dalle aggressioni verbali alle minacce di morte: a causa delle ripetute violenze, la vittima avrebbe riportato la perforazione di un timpano. Inoltre, alla quindicesima settimana di gravidanza, avrebbe anche avuto una minaccia di aborto.
Il verdetto e l’assoluzione
Nonostante le accuse contestate, secondo la corte i maltrattamenti in famiglia ipotizzati dai pm «non sussistono» mentre in merito alle lesioni, la vittima ha ritirato la denuncia inizialmente depositata, pertanto non è più possibile procedere. Qualora Del Grosso fosse stato condannato anche per il reato di violenza domestica, la sua permanenza in carcere sarebbe stata ulteriormente prolungata rispetto alla pena attuale. «L’istruttoria» ha spiegato l’avvocato dell’imputato, Alessandro Marcucci, «ha dimostrato che non ci sono mai stati maltrattamenti, essendosi trattato solo di un rapporto turbolento tra due giovani ragazzi al tempo immaturi ed investiti da una genitorialità forse precoce».