Ricci, gli ascolti di Striscia in calo e il rischio di un trattamento D’Urso

Sono circa 400 mila i telespettatori che Striscia la notizia ha perso per strada in 12 mesi. Al suo debutto nel 2022, con Alessandro Siani e Luca Argentero dietro al bancone, il tigì satirico aveva conquistato 4 milioni 284 mila persone, pari a un 20 per cento di share. Il 25 settembre 2023, con Siani a fianco di Vanessa Incontrada, il programma di Antonio Ricci si è dovuto accontentare del 17,9 per cento e 3 milioni 847 mila teste all’ascolto. Un dato non particolarmente preoccupante, forse, se confrontato con quello di Rai1 che ha perso lo stesso numero di telespettatori: nel 2023 Affari tuoi ha fatto il 19,8 per cento con 4,2 milioni di spettatori, un anno prima i Soliti ignoti ne appassionava 4,6 milioni con uno share del 21,6 per cento. Certo in un anno Striscia si è vista accorciare di circa 15 minuti di trasmissione. Perché, come spiegato dallo stesso Ricci durante la conferenza stampa di presentazione della 36esima edizione della trasmissione, su richiesta di Mediaset l’orario di chiusura è stato anticipato alle 21.25. Un trattamento che l’editore in passato ha riservato anche a un altro suo programma (e volto) storico: Pomeriggio Cinque. Sappiamo tutti come è poi finita con la sua conduttrice, Barbara d’Urso.

Ricci, gli ascolti di Striscia in calo e il rischio di un trattamento D'Urso
Ricci con Siani e Incontrada.

Striscia la notizia, una settimana di sconfitte sullo share

Certo, non è stata una settimana facile per Striscia: mai una mezza vittoria contro il competitor diretto. Il 26 settembre il distacco con Amadeus è stato addirittura del 5,7 per cento (Affari tuoi al 21,5, mentre Striscia annaspava al 15,8). Tutta un’altra storia rispetto alla seconda puntata del 2022, quando lo scarto è stato pari all’uno per cento. Niente da fare nemmeno mercoledì 27 settembre 2023: l’access prime time di Canale 5 inchiodato al 15,7 per cento e i pacchi di Rai1 sereni al 20. Un po’ meglio 24 ore dopo quando lo scoglio del 16 per cento è stato superato, ma il primo canale salutava il Gabibbo dal suo 21,2 per cento con 12 minuti in più di trasmissione. Sono stati quindi addirittura sette i punti di distacco tra le due trasmissioni venerdì 29 settembre per approdare quindi al sabato che, nonostante il volano di Tu si que vales e del su 30 e passa per cento, ha visto Striscia addormentarsi al 16,6 per cento con 2 milioni 793 mila telespettatori facendo peggio di quanto fatto sette giorni prima da Paperissima Sprint Estate che i suoi dignitosi 3 milioni 139 mila spettatori (pari al 18,2 per cento) se li è portati a casa.

Ricci, gli ascolti di Striscia in calo e il rischio di un trattamento D'Urso
Antonio Ricci (Imagoeconomica).

Eppure l’access prime time è rimasto lo stesso del 2022

Eppure, escluso lo stop anticipato del tigì satirico, non è che lo scenario dell’access prime time sia così cambiato nell’ultimo anno. Rispetto al 2022 si è aggiunta la pillola Cinque minuti di Bruno Vespa che viaggia sopra al 20 per cento. E il resto della programmazione sugli altri canali è rimasta praticamente immutata, a parte le versioni di Ncis che su Italia1 vale in media il 7 per cento. Su Rai2 c’è il TG2 Post stabile tra il 3 e il 4. Rai3 passa da Il cavallo e la torre con Marco Damilano (tra il 6 e il 7 per cento) a Un posto al sole (8/9 per cento). Poi c’è Stasera Italia di Rete 4 che, in media, omaggia il numero del suo canale. Su La7 Otto e Mezzo, Lilli Gruber e i suoi gioielli che tanto appassionano Antonio Ricci “scintillano” tra il 7 e l’8 per cento. Mentre i game show in onda su Tv8 e Nove (rispettivamente 100% Italia e Don’t Forget the Lyrics – Stai sul pezzo) si fermano al 2.

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Pier Silvio Berlusconi (Imagoeconomica).

Da Ricci frecciate a Mediaset e Pier Silvio Berlusconi

Insomma, è tutta colpa della riduzione della durata della trasmissione se gli ascolti di Striscia sono così calati? Quello che viene da pensare leggendo gli articoli usciti dopo la conferenza stampa di presentazione della stagione è che Ricci, al netto della consueta ironia, non abbia fatto i salti di gioia. Diverse sono state le bordate all’azienda: «In passato chiudevamo più tardi per sopperire alla debolezza del prime time della rete. Adesso l’azienda è sicura di avere prime serate forti, quindi noi ci ritiriamo prima», ha detto nonostante i numeri della prima serata di Canale 5 (Maria De Filippi a parte) non siano così brillanti. E poi ancora: «La pulizia (dal trash, ndr) in atto a Mediaset però per me è una contraddizione di Pier Silvio Berlusconi. Ha al suo fianco e in tivù Silvia Toffanin, che è elegante, carina, molto amata dai collaboratori, ma ha preso una sbandata per Tina Cipollari!». E infine: «Le aziende sono anaffettive: ti fanno credere di tenerci poi quando è il momento via. Tutte le aziende, non solo questa. Guardate cosa è successo a Massimo Giletti e Fabio Fazio. A volte lo fanno addirittura contro i propri interessi pur di dimostrare di essere anaffettive».

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Barbara D’Urso (Imagoeconomica).

Solidarietà a D’Urso, a cui era stato tagliuzzato il programma…

Non solo. Il creatore di Striscia si è anche premurato di tornare sull’argomento scottante, per Mediaset, della, più o meno velata, cacciata di Barbara d’Urso: «Ho avuto modo di sentirla quando è stata giubilata perché volevo che mi entrasse, nella prima puntata, dentro al Gabibbo per fare una sorpresa: “Sono qui con il cuore”», ha esordito. La conduttrice però ha detto no. «Mi ha risposto: “Non posso perché ci sono questioni legali”. Le ho spiegato che ci sono varie teorie per cui è andata via, per il segno di preghiera che avrebbe offeso Pier Silvio Berlusconi. O l’altra teoria del contratto», ha continuato Ricci. «Lei mi ha detto: “Nulla di tutto questo. Non posso parlare. Ma a gennaio…”. Ci saranno sorprese clamorose, lei finalmente vuoterà il sacco. Noi aspettiamo gennaio col cuore». Non è dato sapere se, durante la chiamata, Ricci abbia chiesto alla presentatrice “esodata” un consiglio, un’opinione sulla decisione di Mediaset di accorciare la durata di Striscia. D’altronde lei è un’esperta: il suo Pomeriggio Cinque negli anni è stato tagliuzzato a dovere passando dalle due ore di durata delle prime stagioni all’ora e 20 dell’ultima, prima del benservito e del passaggio a Myrta Merlino.

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Barbara D’Urso durante il funerale di Silvio Berlusconi (a sinistra) e in una foto di gruppo in cui sembra replicare la posa.
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