Archivio
- Novembre 2024 (39)
- Agosto 2024 (1)
- Dicembre 2023 (73)
- Novembre 2023 (1333)
- Ottobre 2023 (1631)
- Settembre 2023 (1468)
- Agosto 2023 (1417)
- Luglio 2023 (1389)
- Giugno 2023 (441)
- Maggio 2020 (30)
- Marzo 2020 (94)
- Febbraio 2020 (1)
- Gennaio 2018 (10)
Ponte sullo Stretto, Salvini: «Nella manovra ci sarà il finanziamento»
Il Ponte sullo Stretto si farà e verrà finanziato già nella prossima manovra. Ne è convinto il ministro dei Trasporti Matteo Salvini che dal palco del convegno The Young Hope ha detto: «Sul finanziamento all’opera non sono sereno, di più, sono assolutamente soddisfatto di quello che abbiamo pianificato», aggiungendo poi che «quando fai la Legge di Bilancio cadono tanti uccelli del malaugurio perché o un finanziamento per il ponte c’è o non c’è. Tertium non datur».
LEGGI ANCHE: Salvini: «Condono edilizio per le piccole irregolarità, per il resto c’è la ruspa»
Salvini accelera sul Ponte sullo Stretto
Matteo Salvini ha ribadito pubblicamente qual è l’obiettivo che si è dato il suo ministero e, verosimilmente il governo, ovvero far sì che «il primo treno attraversi il collegamento stabile tra Palermo, Reggio, Roma, Milano, Berlino e Stoccolma, nel 2032». «Il Ponte», ha aggiunto il segretario della Lega, «nasce per norma di legge nel 1971, l’obiettivo è che il 52esimo compleanno coincida con la copertura economica dell’intero costo che non dovrà superare i 12 miliardi in 10 anni, con una ricaduta positiva ampiamente superiore all’investimento fatto». I cantieri per la nuova infrastruttura dovrebbe aprirsi nell’estate del 2024, con il ministro dei Trasporti che ha invitato fin da adesso a presenziare all’evento la commissaria europea ai Trasporti Adina-Ioana Vlean.
Il gelo di Giorgia Meloni sul ponte
All’entusiasmo di Matteo Salvini si contrappone il gelo mostrato da Palazzo Chigi, e dunque da Giorgia Meloni, sul tema dell’avvio dei lavori e dei finanziamenti per il Ponte sullo Stretto. In particolare la premier, contrariamente a quanto il leader leghista dice da giorni, riterrebbe che nella manovra del 2024 non possa esserci margine per il finanziamento di un’infrastruttura così dispendiosa. Indicative in tal senso sono le parole del Capogruppo Fdi alla Camera Tommaso Foti: «Il ponte in manovra è una spesa d’investimento e quindi penso possa essere una posta di bilancio che riguarda un programma pluriennale». «Nel 2024 bisogna vedere», ha aggiunto il meloniano, «io dubito che il prossimo anno saremo già agli appalti. Allo stato mi pare che non abbiamo un progetto esecutivo, poi io non mi occupo della progettazione. Prudenzialmente posso pensare che nel 2024 ci possa essere il progetto esecutivo».