Morto Giorgio Napolitano, il primo comunista al Quirinale

Si è spento all’età di 98 anni il presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano. L’ex capo dello Stato da tempo aveva problemi di salute, anche legati all’età. Nel 2018 era stato ricoverato e sottoposto a un intervento chirurgico per la dissezione dell’aorta. Nel maggio dello scorso anno un nuovo ricovero per un’operazione all’addome. Napolitano lascia la moglie Clio Maria Bittoni e i due figli Giovanni e Giulio.

Dalla militanza nel Partito comunista alla presidenza della Camera dei deputati

Nato a Napoli il 29 giugno 1925, a 20 anni ha aderito al Partito comunista italiano diventandone prima militante e poi dirigente ?no alla costituzione del Partito democratico della sinistra (di cui fu uno dei più entusiasti fondatori). Esponente della cosiddetta “ala migliorista”, aperta a rapporti con il Partito socialista ed estranea a utopie rivoluzionarie, ha saputo distinguersi per le sue posizioni moderate e per le sue capacità di mediazione che gli hanno consentito di essere il primo dirigente comunista italiano a ottenere un visto per gli Stati Uniti. Nel 1953 è stato eletto per la prima volta alla Camera dei deputati, di cui è diventato presidente nel 1992. Dal 1996 al 1998 è stato ministro dell’Interno nel governo Prodi – primo ex comunista a occupare la massima carica del Viminale – e nel 2005 è stato nominato senatore a vita dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi per meriti in campo sociale.

Addio a Giorgio Napolitano, il primo comunista a diventare presidente della Repubblica
Giorgio Napolitano con Sergio Mattarella nel 2018 (Getty Images).

I due mandati da presidente della Repubblica

Il 10 maggio 2006, a 81 anni, è stato eletto presidente della Repubblica al quarto scrutinio con 543 voti su 990, divenendo il primo esponente proveniente dal Partito Comunista a ricoprire la più alta carica dello Stato. Il 20 aprile 2013, a conclusione del suo primo mandato al Quirinale, è stato rieletto alla Presidenza (alla sesta votazione con 738 voti su 997), primo tra tutti i presidenti della Repubblica a essere chiamato per un secondo mandato – oltre che il più anziano al momento dell’elezione nella storia repubblicana. Il 14 gennaio 2015 ha rassegnato le dimissioni, preannunciate nel messaggio di ?ne 2014, per le difficoltà legate all’età. In quanto presidente emerito, è rientrato in Senato come senatore di diritto e a vita.

Addio a Giorgio Napolitano, il primo comunista a diventare presidente della Repubblica
Napolitano con Ciampi nel 2001 (Imagoeconomica).

Ha conferito l’incarico a cinque presidenti del Consiglio

In qualità di capo dello Stato ha conferito l’incarico a cinque presidenti del Consiglio dei ministri: Romano Prodi (2006-2008), Silvio Berlusconi (2008-2011), Mario Monti (2011-2013), Enrico Letta (2013-2014) e Matteo Renzi (2014-2016); cinque giudici della Corte costituzionale (Paolo Grossi nel 2009, Marta Cartabia nel 2011, Giuliano Amato nel 2013 e, infine, Daria de Pretis e Nicolò Zanon nel 2014); cinque senatori a vita (lo stesso Mario Monti il 9 novembre 2011, Renzo Piano, Carlo Rubbia, Elena Cattaneo e Claudio Abbado il 30 agosto 2013).

Powered by WordPress and MasterTemplate