Arabia Saudita, Bin Salman: «Se l’Iran avrà armi nucleari, le avremo anche noi»

Se l’Iran avrà un’arma nucleare, anche l’Arabia Saudita si muoverà per procurarsene uno. Ad affermarlo il principe ereditario Mohammed Bin Salman durante un’intervista all’americana Fox News, raro intervento a una televisione occidentale. «Siamo molto preoccupati dal fatto che qualsiasi Paese possa dotarsi di armi nucleari», ha spiegato l’erede al trono di Riad. «Ogni Paese che dovesse però utilizzarle in un conflitto sarà in guerra con tutto il mondo». Ha poi aggiunto che non è possibile «tollerare una nuova Hiroshima e non ha senso possedere armi atomiche in quanto non si possono usare». Non si tratta del primo avvertimento da parte di Bin Salman, che già nel 2018 aveva suggerito una possibile corsa al nucleare da parte dell’Arabia Saudita. Affermazioni che mettono in dubbio il possibile accordo, al momento in fase di negoziazione, di cooperazione con gli Stati Uniti.

Bin Salman: «Arabia Saudita e Israele sempre più vicini»

Durante l’intervista, Mohammed Bin Salman ha potuto parlare anche dei rapporti fra l’Arabia Saudita e Israele. «Ogni giorno siamo più vicini a normalizzare le relazioni», ha detto il principe saudita, negando pertanto i rumors secondo cui i colloqui fossero sospesi. «La questione palestinese, tuttavia, rimane per noi molto importante da risolvere». Come ha spiegato anche Ap News, Riad sta discutendo un importante accordo con gli Usa per stringere rapporti diplomatici con Israele in cambio di un patto di difesa americano per respingere l’influenza della Cina e dell’aiuto nello sviluppo del programma nucleare civile. «Dobbiamo risolvere il problema», ha proseguito Bin Salman. «Finora ci sono stati però buoni negoziati. Vogliamo facilitare la vita dei palestinesi e rendere Israele un attore importante del Medio Oriente».

Bin Salman ha confermato a Fox News progressi nei rapporti fra Israele e Arabia Saudita. E sul caso Khashoggi nega ogni coinvolgimento.
Mohammed Bin Salman ha concesso un’intervista a Fox News (Getty Images).

L’intervista di Mohammed Bin Salman è andata in onda poche ore dopo l’incontro fra Joe Biden e il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu a New York. Secondo Associated Press, il presidente americano ha espresso preoccupazione per il trattamento riservato ai palestinesi in Israele e ha poi esortato lo stesso premier a prendere provvedimenti per migliorare le condizioni in Cisgiordania. Dal canto suo, quest’ultimo si è detto soddisfatto dell’incontro, «che potrebbe favorire notevolmente la conclusione del conflitto arabo-israeliano e facilitare la creazione di un corridoio economico che colleghi Asia, Europa e Medio Oriente». Sulla questione, il principe ereditario dell’Arabia Saudita ha confermato di essere disposto a collaborare con chiunque si renda necessario per «portare la calma nella regione».

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Il caso Khashoggi e gli investimenti nello sport

Bin Salman ha negato ogni suo coinvolgimento nell’omicidio di Jamal Khashoggi, dissidente ucciso nel 2018 secondo gli americani in un’operazione approvata dal principe. «È stato molto doloroso», ha invece detto a Fox News. «Tutti i responsabili hanno scontato la pena in prigione. Abbiamo riformato il nostro sistema di sicurezza per evitare che questo tipo di errori non si ripetano». Nel corso dell’intervista spazio anche per i ricchi investimenti nello sport, soprattutto nel calcio e nel golf, e alle accuse di spendere enormi somme di denaro per migliorare l’immagine del Paese. «Se continueranno a far crescere il Pil dell’Arabia Saudita, noi continueremo a fare sportwashing», ha concluso ironicamente Bin Salman.

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