Pontida, Borghezio e Castelli attaccano Salvini

«Con la scelta sbagliata di invitare Marine Le Pen, un personaggio legato in maniera inestricabile al centralismo e alla vecchia ostilità della destra verso le autonomie e i diritti dei popoli, Matteo Salvini ha contribuito alla profanazione del prato di Pontida, che già la forzata assenza di Umberto Bossi aveva preannunciato». Lo ha detto Mario Borghezio, raggiunto dall’Adnkronos al termine del tradizionale raduno leghista nella Bergamasca.

Borghezio contro Salvini: «Ha profanato Pontida. Le Pen non c’entra nulla con la nostra storia, è contraria alle autonomie».
Mario Borghezio (Imagoeconomica).

«Così si butta al vento l’azione forte e incisiva del ministro Calderoli»

«La presenza di Le Pen, contraria alle autonomie, pone un problema serio per i militanti come me. Così si butta al vento l’azione forte e incisiva del ministro Roberto Calderoli, così come si rinuncia a tutte le battaglie per l’autodeterminazione dei popoli», aveva già detto Borghezio in una nota. L’ex europarlamentare ha fortemente criticato «la visione di questa signora, abituata agli champagne di Parigi», aggiungendo: «Non c’entra nulla con la nostra storia. A differenza del padre, la cui esperienza è stata il sangue dell’Algeria, la donna a cui faccio riferimento è altro». Il problema, ha specificato l’ex deputato leghista, non è avere rapporti con Le Pen: «Io stesso sono stato con lei a Lampedusa molti anni fa, ma certamente non mi sarei mai sognato di invitarla a Pontida, perché certamente non è il suo posto e soprattutto non lo è per quello che vogliono vedere le persone a Pontida».

Borghezio contro Salvini: «Ha profanato Pontida. Le Pen non c’entra nulla con la nostra storia, è contraria alle autonomie».
Mario Borghezio e Matteo Salvini a Pontida nel 2016 (Imagoeconomica).

«I leghisti mi sono sembrati gente abbandonata, che ha perso la guida»

Nonostante alla vigilia di Pontida non abbia risparmiato critiche alla scelta di invitare la leader del Rassemblement National, Borghezio ha comunque partecipato al raduno del Carroccio nel luogo in cui secondo la tradizione, nel 1167, si tenne il giuramento che portò alla nascita della Lega Lombarda. E non ha ricavato una buona impressione: «I leghisti mi sono sembrati gente abbandonata, che ha perso la guida e si guarda smarrita. Guardavano con speranza perfino a un vecchio come me. Mi hanno fatto una tenerezza infinita, perché non meritavano un simile comportamento, questo spero che prima o poi Matteo lo capisca, lo spero per lui».

Borghezio contro Salvini: «Ha profanato Pontida. Le Pen non c’entra nulla con la nostra storia, è contraria alle autonomie».
Leghisti a Pontida nel 2023 (Imagoeconomica).

L’ex ministro Castelli: «Non sarò complice del tradimento del Nord»

Pontida 2023 non è piaciuta nemmeno all’ex ministro del Carroccio Roberto Castelli, il quale ha seguito il raduno dal bordo della strada statale che costeggia il “pratone”, dove – spiega Repubblica – è arrivato in bicicletta da Cisano Bergamasco, dove risiede. «Quest’anno niente tessera: non sarò complice del tradimento del Nord. Da Salvini deriva meridionalista», ha detto Castelli. «Rimango al di qua delle transenne mica per caso, questa non è più la mia Pontida».

Powered by WordPress and MasterTemplate