Salman Rushdie negli Usa: «I Repubblicani minano i valori democratici»

«Ci troviamo di fronte a un altro vecchio nemico, l’autoritarismo». Lo scrittore Salman Rushdie, intervenuto in un convegno a Philadelphia, ha parlato dei pericoli per la libertà di parola negli Usa e nel mondo. «Se me l’avessero chiesto 10 o 20 anni fa, avrei indicato l’estremismo religioso», ha proseguito l’autore del libro I versi satanici. «Penso che ora però il problema sia principalmente politico, c’è un reale aumento globale della demagogia populista autoritaria». Come riportato dal Guardian, Rushdie ha poi puntato il dito contro il Partito repubblicano di Donald Trump, che a suo avviso sta cercando di «minare i valori democratici degli Stati Uniti d’America». La stessa ascesa del tycoon, così come la Brexit nel Regno Unito, sarebbe il risultato di un falso mito dell’età dell’oro, impossibile da raggiungere.

Salman Rushdie contro i Repubblicani sulla libertà di parola negli Usa

Rushdie ha parlato mercoledì 13 settembre al National Constitution Center, durante un forum dedicato alla libertà di espressione. «Il problema principale è che essenzialmente esiste un solo grande partito politico che sembra credere nei valori democratici», ha spiegato lo scrittore. «Mentre l’altro sembra fare tutto il possibile per indebolirli». A sostegno della sua affermazione, ha riportato il caso delle presidenziali Usa 2020, ricordando come molti elettori repubblicani si sentano derubati della vittoria. «Ogni volta che ne parla, una grande maggioranza di loro crede che Trump abbia vinto e che il risultato sia frutto di brogli», ha proseguito Rushdie. «Se l’assalto alla verità ha raggiunto quel livello di successo, allora siamo nei guai».

Salman Rushdie a un convegno negli Usa: «L’autoritarismo è il più grande nemico della libertà di parola». E punta il dito contro Trump.
Lo scrittore Salman Rushdie in un convegno negli Usa (Getty Images).

Nel corso del suo intervento, Salman Rushdie ha parlato anche dell’ascesa di Donald Trump. «Make America Great Again», ha ricordato lo scrittore, citando il motto del tycoon. «Mi sono sempre chiesto, qual è esattamente la grandezza statunitense cui dobbiamo ritornare? Era prima che le donne ottenessero il diritto di voto? Prima del movimento per i diritti civili? Oppure quando c’era la schiavitù?». Rushdie ha quindi parlato di un falso mito dell’età dell’oro, cui la gente aspira senza conoscere davvero la storia. «Non è mai esistita», ha ricordato Rushdie. «È stata sempre usata per giustificare le azioni del presente. Lo stesso è successo al Regno Unito con la Brexit, dove si pensava che sbarazzandosi degli stranieri si poteva tornare al passato glorioso. Si sono dimenticati di ricordare come la prosperità di oggi sia frutto di 200 anni di saccheggi nel mondo».

Powered by WordPress and MasterTemplate