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Tijl De Decker morto a 22 anni: il ciclista belga si è scontrato con un’auto
Tijl De Decker, ciclista belga di 22 anni, è morto dopo due giorni d’agonia. Il 23 agosto scorso il corridore della Lotto-Dstny si è scontrato con un’auto durante un allenamento a Lier. Dopo essere stato trasportato all’ospedale di Lierre, ad Anversa, è stato sottoposto a un primo intervento chirurgico. Poi il trasferimento all’ospedale universitario, dov’è morto oggi a distanza di 48 ore. Un dramma per il mondo del ciclismo, che perde una delle sue promesse. De Decker nello scorso marzo ha vinto la Parigi-Roubaix Under 23.
Il comunicato della Lotto-Dstny: «Tijl ha perso la sua battaglia»
L’annuncio è arrivato direttamente dalla Lotto-Dstny, squadra belga che il prossimo anno avrebbe fatto debuttare De Decker tra i professionisti. Su Twitter il profilo ufficiale scrive: «È con grande tristezza che annunciamo la scomparsa di Tijl De Decker, a seguito di un incidente in allenamento mercoledì scorso. La squadra ha il cuore spezzato da questa notizia e invia tutto il suo amore e i suoi pensieri alla famiglia e ai suoi cari di Tijl in questo momento incredibilmente difficile». Poco prima è stato inviato il comunicato ufficiale: «Nonostante i migliori sforzi del personale dell’ospedale, Tijl non è riuscito a farcela e questa mattina ha perso la sua battaglia».
It is with great sadness that we announce the passing of Tijl De Decker, following a training accident past Wednesday.
The team is heartbroken by this news and sends all of its love and thoughts to Tijl’s family and loved ones in this incredibly difficult time
pic.twitter.com/Sq8HnndiJF
— Lotto Dstny (@lotto_dstny) August 25, 2023
Heulot: «Lo ricorderemo sempre come un giovane talentuoso»
A parlare è stato anche il Ceo della squadra, Stéphane Heulot: «Siamo devastati dalla perdita. Tijl aveva mostrato grandi progressi quest’anno e abbiamo creduto nel suo margine di crescita. Passare al team professionistico sarebbe stata una scelta logica. Sfortunatamente non diventerà mai professionista e lo ricorderemo sempre come un giovane talentuoso, un ragazzo cordiale e amichevole». Si tratta della seconda tragedia che sconvolge il mondo del ciclismo in pochi mesi. Il 16 giugno scorso a morire è stato il ciclista svizzero Gino Mäder, caduto in un burrone durante una discesa al Giro di Svizzera.