Grecia, 18 migranti morti in un incendio al confine con la Turchia

Diciotto corpi carbonizzati, secondo la stampa greca migranti, sono stati ritrovati nella foresta di Dadia, nel nord-est della Grecia, nella regione della Tracia vicino al confine con la Turchia dove si sono propagate nella giornata del 21 agosto le fiamme di un incendio scoppiato quattro giorni prima nei pressi della città portuale di Alessandropoli.

Nella zona evacuati diversi centri abitati a causa della vicinanza delle fiamme

Secondo quanto riferito dal portavoce dei vigili del fuoco greci, Giannis Artopoios, le autorità stanno «indagando sulla possibilità che si tratti di persone entrate illegalmente nel Paese», probabilmente dopo aver attraversato il fiume Evros, che segna il confine tra Grecia e Turchia. La polizia locale ha attivato una squadra di riconoscimento delle vittime e ha iniziato a indagare sull’accaduto. Nella zona diversi centri abitati sono stati evacuati a causa della vicinanza delle fiamme, alimentate dalle alte temperature, dalla siccità e dai forti venti. Come ha evidenziato il portavoce dei vigili del fuoco, erano state inviate notifiche di evacuazione per tutta la zona, con messaggi trasmessi anche ai telefoni cellulari delle reti straniere presenti nell’area.

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