Spagna, torna la caravella portoghese: allerta in cinque regioni

Cresce l’allarme sulle spiagge di almeno cinque regioni spagnole dopo che sono stati recuperati decine di esemplari di caravella portoghese. Si tratta della medusa fluorescente Physalia physalis, una specie particolarmente pericolosa per il veleno contenuto nei tentacoli, che possono causare ustioni anche molto dolorose, ed è capace di paralizzare e uccidere rapidamente piccoli pesci e prede. Lo segnalano fonti della protezione civile citate dai media.

La caravella portoghese è un sifonoforo

In realtà la caravella portoghese è un sifonoforo, un organismo gelatinoso coloniale formato da tanti piccoli individui chiamati polipi che si aggregano in maniera strutturata a formare una sorta di super organismo che funziona sinergicamente come fosse una cosa sola. Più comuni nelle acque temperate dell’Oceano Atlantico, da giorni hanno fatto la comparsa lungo le coste iberiche non solo a nord ma anche nel Mediterraneo.

Le regioni coinvolte

La prima autonomia a correre ai ripari, dopo che numerosi bagnanti sono stati soccorsi per gravi lesioni, è stato il Paese Basco, che ha lanciato l’allerta per le spiagge di San Sebastián, Zarautz, Getaria y Hondarribia. L’avvistamento nel golfo di Biscaglia di numerosi esemplari ha forzato la chiusura di alcune spiagge fra cui quelle di Laga, Arrietara, Bakio y Aritzatxu. E l’allarme con bandiera rossa per la pericolosa caravella portoghese è stato attivato sui alcuni dei litorali del nord-ovest di Galizia, delle Asturie, della Cantabria e a sud-est della Comunità Valenciana.

La scorsa estate una donna punta alle isole Ciclopi

La caravella portoghese non è nuova nel Mar Mediterraneo. La scorsa estate sono state decine gli avvistamenti in tutta Italia, dal mar Ligure alle coste della Sardegna, passando poi per lo Stretto di Messina e lungo tutto il litorale della Sicilia orientale. E c’è stato anche un caso di ricovero dovuto proprio alla puntura di una medusa. Una donna è finita in terapia intensiva al Policlinico San Marco di Catania dopo essere entrata a contatto con una caravella portoghese alle isole Ciclopi.

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