Hacker filoucraini, attacco al sito dell’Ufficio dell’inventario tecnico di Mosca

Nella notte del 7 agosto, sulla pagina principale del sito web dell’Ufficio dell’inventario tecnico della città di Mosca (MosgorBTI) è apparso un messaggio da parte di hacker filoucraini, che hanno comunicato di aver ottenuto l’accesso ai dati sui proprietari di immobili della capitale russa e di averli consegnati alle autorità ucraine, così come di aver eliminato il database del sito dell’istituzione che custodisce i documenti relativi agli immobili moscoviti.

Hacker filoucraini, attacco al sito dell’Ufficio dell'inventario tecnico di Mosca. MosgorBTI nega la fuga di dati.
Il messaggio apparso sul sito di MosgorBTI.

«I nemici saranno trovati e distrutti!»

«Abbiamo tutti i dati sui luoghi di residenza e proprietà degli abitanti della capitale del dannato Paese aggressore che ha scatenato una guerra con uno Stato pacifico. Le informazioni su funzionari pubblici, politici, militari e rappresentanti dei servizi speciali che sostengono la guerra sono state trasferite alle forze di difesa dell’Ucraina. Conosciamo tutti! Sappiamo tutto! I nemici saranno trovati e distrutti!», si legge nel messaggio. Gli hacker che hanno rivendicato la violazione del sito di MosgorBTI si erano resi protagonisti di un grande attacco informatico a RuTube nel maggio 2022, quando la piattaforma di video sharing più popolare di Russia è diventata inaccessibile per due giorni. E poi ha anche rivendicato l’hacking del sito web del sistema della Fondazione Skolkovo, avvenuto a maggio del 2023.

Hacker filoucraini, attacco al sito dell’Ufficio dell'inventario tecnico di Mosca. MosgorBTI nega la fuga di dati.
Mosca (Getty Images).

MosgorBTI ha negato la fuga di dati

MosgorBTI ha confermato la violazione del sito, negando però la fuga di dati. «L’informazione secondo cui gli hacker hanno ricevuto dati sui diritti di proprietà dei moscoviti non è vera. I malfattori hanno ricevuto l’accesso solo alla pubblicazione di materiali sul sito», ha precisato l’organizzazione. «Le informazioni sugli oggetti immobiliari e sui proprietari sono archiviate in un database separato, protetto in modo sicuro. Il sito è solo un canale per l’ordinazione di documenti e non è direttamente collegato con i sistemi informativi dell’ente. I tecnici stanno indagando sull’accaduto».

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