Romania, il tribunale toglie gli arresti domiciliari a Andrew Tate e al fratello

La decisione è arrivata da un tribunale in Romania, che ha tolto gli arresti al discusso influencer ed ex campione anglo-americano di kickboxing Andrew Tate e al fratello Tristan, in attesa di giudizio per stupro, traffico di esseri umani e associazione a delinquere. I due non potranno comunque lasciare il Paese fino al processo e dovranno presentarsi regolarmente alla polizia: la misura entra in vigore da venerdì quattro agosto e avrà la durata di 60 giorni.

L’arresto a dicembre e le accuse

I Tate, arrestati nello scorso dicembre, erano stati scarcerati e messi ai domiciliari ad aprile, insieme a due donne rumene, presunte complici dei due fratelli americani naturalizzati britannici, Georgiana Naghel e Luana Radu. La giustizia rumena ha accusato Andrew e Tristan Tate di aver attirato delle donne in Romania con la promessa di una relazione seria o di un matrimonio, per poi costringerle a lavorare come modelle nelle chat room di intrattenimento per adulti. All’esame anche le accuse di stupro fatte da una delle testimoni. Gli investigatori hanno confermato che sei donne sono state identificate come potenziali vittime, ma due delle donne coinvolte nelle indagini hanno negato pubblicamente qualsiasi maltrattamento da parte dei due fratelli.

Tate tradito dal cartone della pizza 

Andrew Tate, che si trovava in Romania al momento dell’arresto, è stato tradito dal suo atteggiamento aggressivo nei confronti dell’attivista per il clima Greta Thunberg, con la quale si vantava di quanto inquinano le sue automobili sportive e con la quale ha avuto un furioso scambio di tweet. In un filmato inviato in rete si mostrava mentre mangiava una pizza consegnata a domicilio, dalla cui marca sulla scatola in cartone la polizia rumena è risalita alla sua residenza, facendo scattare il blitz di arresto.

 

 

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