Frontiera Ventimiglia: «Tanti migranti vulnerabili respinti»

Respinti dalla polizia francese, senza assistenza adeguata in Italia. È il destino di migliaia di migranti che cercano di passare la frontiera di Ventimiglia, secondo quanto denuncia il rapporto di Medici senza frontiere «Vietato Passare – La sfida quotidiana delle persone in transito respinte e bloccate alla frontiera franco-italiana», presentato venerdì 4 agosto. Tra i «rifiutati» ci sono anche persone vulnerabili, come minori non accompagnati, donne incinte o con bambini, anziani e individui con patologie mediche.

Più di un terzo dei migranti dichiara di essere respinto

Tra i 320 pazienti visitati dalla clinica mobile di Msf nell’area di Ventimiglia tra febbraio e giugno di quest’anno e le 684 persone in transito che hanno partecipato ad attività di promozione della salute e orientamento ai servizi socio-sanitari, l’80% ha dichiarato di aver tentato più di una volta di raggiungere la Francia e di essere stato respinto. Più di un terzo dei 48 minori non accompagnati assistiti da Msf ha riferito di essere stato respinto, mentre diverse persone hanno raccontato di essere state detenute arbitrariamente dalla polizia francese e trattenute in container durante la notte, in condizioni di promiscuità e senza alcuna protezione specifica per donne e minori. Secondo quanto riferito al team medico, nelle notti trascorse nei container non sempre sono stati forniti cibo e acqua, l’assistenza medica è stata spesso negata, i servizi igienici ritenuti inadeguati e le persone sono state costrette a dormire a terra in spazi ridotti e spesso sovraffollati. Inoltre, solo nella prima metà dell’anno, Msf ha registrato almeno quattro casi di separazione familiare durante i respingimenti.

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