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Giappone, ragazza di 13 anni muore per un colpo di calore
Mentre la Cina è investita dal tifone Doksuri, Giappone e Corea del Sud devono fare fronte a un’intensa ondata di caldo. Sebbene le temperature non superino di molto i 35 gradi, preoccupa l’umidità quasi mai inferiore al 75 per cento, che non consente all’organismo di raffreddarsi tramite il sudore. Nel weekend del 29 e del 30 luglio, 15 persone hanno perso la vita, tre delle quali nel Paese del Sol Levante. Fra questi anche una ragazza di appena 13 anni della provincia settentrionale di Yamagata, che si è accasciata al suolo mentre tornava da scuola. Secondo il quotidiano locale Mainichi, era in sella alla sua bicicletta intorno alle 11 mentre rientrava da un allenamento sportivo con i suoi compagni, terminato un’ora in anticipo proprio per il caldo. Trovata priva di sensi su un marciapiede, è stata portata d’urgenza in ospedale ma non è stato possibile salvarle la vita.
13-yr-old girl dies of suspected heatstroke in Japan on way home from school clubhttps://t.co/MuqgxNkvZl
— The Mainichi (Japan Daily News) (@themainichi) August 1, 2023
Tre morti in Giappone e 12 in Corea del Sud, le vittime del caldo record
A Tokyo, venerdì 28 luglio un uomo di 90 anni e sua moglie di 80 hanno perso la vita nella loro abitazione. Per la polizia, il duplice decesso è riconducibile a un colpo di calore, anche perché i climatizzatori erano spenti. Secondo una ricerca del Japan Times, le vittime per le alte temperature in Giappone sono in costante aumento. Dal 2018 al 2022 sono morte quasi 1300 persone ogni anno, mentre fra il 1995 e il 1999 si superavano di poco le 200 unità. Quasi nove su 10 avevano più di 65 anni, dimostrando come gli anziani siano sempre più suscettibili alle variazioni improvvise di temperatura. Non va meglio la situazione in Corea del Sud, dove l’agenzia di stampa Yonhap ha confermato la morte nel weekend di 12 persone, di cui cinque agricoltori e sette Over 70. Soltanto sette giorni prima le autorità avevano constatato il decesso di altre tre persone per complicazioni dovute a un colpo di calore.
Come ha riportato l’India Times, l’agenzia meteorologica sudcoreana ha diramato da domenica 30 luglio un’allerta in gran parte del paese. Ad alto rischio sia la provincia nordoccidentale di Gyeonggi-do, poco a sud di Seul, sia quella meridionale di Jeolla-do. Le autorità hanno esortato la popolazione a non uscire nelle ore più calde, a idratarsi continuamente ma soprattutto ad astenersi dall’attività sportiva all’aperto. Ciò che preoccupa maggiormente gli esperti è però, anche in questo caso, il costante e inesorabile invecchiamento della popolazione. Entro il 2025, infatti, secondo uno studio pubblicato sulla rivista Lancet, il 20 per cento dei sudcoreani avrà più di 65 anni. Un dato che potrebbe addirittura raggiungere il 44 per cento alla metà del secolo.