Lele Mora vittima di stalking con foto e chat a luci rosse. Minacciato anche il figlio

Lele Mora vittima di un ricatto hard. A riportare la notizia è il Corriere del Veneto, dove si legge che l’ex manager dei vip, il 6 luglio scorso, ha sporto denuncia ai carabinieri di Villafranca Veronese, dichiarando: «Sono vittima di stalking e richieste estorsive da più di un mese, hanno iniziato a perseguitarmi da giugno». La vicenda avrebbe avuto inizio con l’invio di foto di nudo «con corpi sia maschili che femminili» e messaggi su Whatsapp con offerte a luci rosse, proposte a cui Mora non avrebbe risposto.

L'ex manager dei vip, Lele Mora, ha sporto denuncia ai carabinieri dopo aver ricevuto richieste estorsive con foto e chat a luci rosse.
Lele Mora (Getty Images).

Il presunto ricattatore: «Paga o finisci a Le Iene e su Striscia»

Dopo l’invio del materiale fotografico e dei messaggi, il presunto ricattatore è passato alle minacce e alle «piazzate» davanti all’abitazione di Lele Mora, rivolgendosi a lui con frasi come: «Paga o ti sputt… pubblicamente, vedrai che finisci a Le Iene e su Striscia la Notizia». Come prima reazione, l’ex manager avrebbe prima provato a bloccare il numero del ricattatore – un uomo di nazionalità italiana residente a Milano – ma senza successo perché lo stalker sarebbe passato all’utilizzo di altre utenze, continuando a tempestarlo di telefonate e messaggi.

«Ho dato loro dei soldi, non volevo essere denigrato in tv»

A seguito delle pressioni continue, Lele Mora ha ceduto al pagamento di una somma: «Ho dato loro dei soldi perché avevo paura, non volevo essere denigrato in tv». Una cifra che non è bastata a tenere lontano il ricattatore che avrebbe preteso «centomila euro». È stato a quel punto che l’ex manager si è rivolto ai carabinieri. Dopo Lele Mora, anche il figlio Mirko ha sporto denuncia a Milano a seguito del danneggiamento della sede della sua azienda pubblicitaria, la Mediastar, e della sua abitazione colpita con «martellate alla porta di casa» seguite da una telefonata anonima al numero fisso dello studio: «Siamo del clan Pellizzari, siamo i calabresi, stiamo arrivando».

 

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