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Il salario minimo per Musumeci è «assistenzialismo»: Pd e M5s all’attacco
Le parole sul salario minimo pronunciate dal ministro della Protezione civile, Nello Musumeci, non sono piaciute ai partiti d’opposizione. L’ex presidente della Regione siciliana ne ha parlato a margine del convegno “Parlate di mafia”, organizzato a Palermo dai gruppi parlamentari Fratelli d’Italia. «Secondo Schlein è anche una risposta alla mafia? Credo che la risposta sia il lavoro», ha attaccato Musumeci. «Basta con questo assistenzialismo. La destra e il centrodestra si contraddistinguono anche per un altro tipo di capacità propositiva». Pd e Movimento 5 stelle hanno immediatamente reagito criticando il ministro.
Schlein: «Non so in che Paese viva Musumeci»
La prima a rispondere è stata la segretaria dem Elly Schlein, chiamata in causa direttamente dal ministro: «Io non so in che paese viva Musumeci, nel nostro ci sono tre milioni e mezzo di lavoratrici e lavoratori poveri. Sono passati da “prima gli italiani” a “prima gli sfruttatori” evidentemente. Vorrei che rileggessero la Costituzione e l’articolo 36 perché non si può tenere insieme lavoro e povero nella stessa frase. Questo è quello che evidentemente vuole fare una destra che pensa che il lavoro sia un favore mentre noi siamo convinti che il lavoro sia un diritto in una repubblica fondata sul lavoro».
La segretaria del Pd insiste: «La destra quando fa queste dichiarazioni dimostra di essere in difficoltà e di arrampicarsi sui vetri senza avere argomenti». E con lei anche il capogruppo al Senato Francesco Boccia, che sottolinea come «considerare assistenzialismo il salario minimo vuol dire non voler garantire ai lavoratori un diritto sancito dalla Costituzione».
Conte: «Parole a vanvera»
Dura presa di posizione anche del leader del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte: «Parole a vanvera. I ministri di Giorgia Meloni non sanno nemmeno che chi chiede il salario minimo lavora da mattina a sera: non chiede di essere assistito, ma semplicemente pretende di essere pagato il giusto, non 3 o 4 euro l’ora. Le forze di questa maggioranza hanno altre idee su diritti ed emergenze del Paese: i vitalizi per gli ex senatori, andare in giro con 5 mila euro in contanti in tasca».
Per il capogruppo pentastellato alla Camera, Francesco Silvestri, le parole del ministro «non denotano solo un una scarsa conoscenza del tema e quindi un uso del vocabolario del tutto improprio, ma sono a dir poco ridicole tenendo conto che grazie al centrodestra sono stati reintrodotti i vitalizi per chi ha lavorato anche un solo anno in Parlamento».