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Minzolini attore di sinistra, il personaggio che perde tutto al gioco e gli altri spifferi
Al Grand Hotel Principe di Piemonte di Viareggio è andata in scena la confessione di Augusto Minzolini. L’appuntamento con il giornalista, inserito nel ciclo “Gli Incontri del Principe”, ha permesso di rivelare una sua “vita precedente”, sia professionale sia politica: «Ho recitato in due film di Nanni Moretti, Ecce Bombo e prima Io sono un autarchico. Ho ripetuto una battuta 24 volte, perché mi impappinavo. È nata così: era il 1977, andavo al liceo, era il periodo delle assemblee. In quel periodo ero di sinistra: ho cambiato quando, da giornalista, mi sono trovato davanti all’hotel Raphael nel giorno delle monetine a Bettino Craxi e ho avuto un’idea del linciaggio che mi ha dato fastidio. Comunque, c’era questo personaggio con i capelli lunghi, che aveva 10 anni più di noi e ci ascoltava attentamente: era Moretti. Con quello che dicevamo in quelle assemblee ha fatto le sceneggiature e ha voluto che anche noi recitassimo, anche perché non aveva i soldi per pagare gli attori. La mia battuta, quella che ho ripetuto 24 volte, era: “Abbiamo fatto le squadre, chi porta il pallone?”».
Chi è quell’attore che perde tutto al gioco?
A Roma se ne parla, nei salotti che contano: al centro delle chiacchiere appare un famoso personaggio dello spettacolo, amatissimo per le sue interpretazioni, prima negli schermi televisivi poi su quelli delle sale cinematografiche. Da tempo è in crisi, ma riesce a mascherare bene la sua attuale, critica, condizione. Quasi tutte le sere sale a bordo di una piccola automobile e va a giocare, d’azzardo: e perde, pare, cifre importanti. Per lui non è un problema, dato che nel corso della sua carriera ha guadagnato somme da favola. Ogni volta torna nel gruppo dei giocatori pensando di vincere e cambiare il corso della vita, ma non accade. Continua a lasciare assegni sul tavolo, al minimo da cinque zeri. Ma non basta: anche la sua metà ha deciso di voltargli le spalle, come la fortuna. Una vita passata insieme è stata cancellata in pochi minuti. Valigie riempite in fretta dopo una discussione, e via. E lui, solo soletto, abbandonato al suo destino, come compagni trova solo quelli del gioco. Ma le sue finanze sono messe a dura prova da tutte quelle sconfitte. Chissà come finirà…
Bancomat porta fortuna a Zamboni
Roberta Zamboni assieme a Fremantle Italia aveva realizzato con Rai Pubblicità il nuovo branded content “Io & te. Insieme a tutti i costi”, in quattro puntate realizzato per Bancomat. Si trattava di un divertente docu-reality con una “improbabile” coppia di personaggi del mondo dello spettacolo (come Jo Squillo e Roberto da Crema), ciascuno con gusti e abitudini differenti, costretti a trascorre insieme un intero weekend per conoscersi ed entrare l’uno nel mondo dell’altro attraverso una serie di “experience” messe a disposizione da Bancomat per celebrare i suoi 40 anni. Zamboni, già alla guida del Branded Entertainment Department di Fremantle Italia, dopo aver attivato oltre 100 nuove partnership commerciali è stata promossa Global Head of Branded Content Sponsorship. Bancomat ha portato fortuna.
L’agenda di Vattani non conosce soste
È sempre stato il regno di Umberto Vattani: il circolo degli Esteri di Roma, sul Lungotevere, è un’isola di tranquillità a pochi passi dal centro storico e un luogo di incontri riservati per la diplomazia e la politica. Ora il numero uno è Vincenzo Scognamiglio, ma Vattani il 6 settembre tornerà nel circolo nella veste di presidente di Venice International University intervenendo all’inaugurazione della mostra “The Enchanted Garden” con le lastre di ottone dedicate al mondo floreale di Micaela Legnaioli. Come sottolineano alla Farnesina guidata da Antonio Tajani, «l’agenda dell’ambasciatore Vattani, classe 1938, non conosce soste».