Sciopero aerei, in 50 bloccati in Egitto: «Siamo in albergo ma la compagnia latita»

Disavventura per un gruppo di 50 turisti italiani che in queste ore si sono purtroppo ritrovati bloccati in Egitto a causa del recente sciopero che ha paralizzato il traffico aereo.

«Siamo in albergo ma la compagnia latita»

Nonostante le proteste sindacali fossero in programma solo per la giornata di sabato 15 luglio 2023, i loro strascichi si sono fatti sentire anche nelle ore seguenti. Tutto a causa dell’overbooking dei voli successivi. I turisti in questione avrebbero infatti dovuto fare ritorno in Italia con la compagnia Wizzair che però sabato, alle 9.30, aveva loro comunicato via e-mail la cancellazione del volo delle 16.30 per Napoli. Sempre Wizzair, successivamente, aveva inviato agli utenti registrati un link attraverso il quale avrebbero potuto richiedere il rimborso e prenotare un altro volo. Per tutto il tempo, purtroppo, il relativo sito è rimasto inaccessibile. Stando al racconto dei diretti interessati, che in attesa nel loro hotel hanno anche hanno provato a chiamare il consolato, «la compagnia era sparita e non rispondeva alle e-mail». Un altro dei turisti interessati ha dichiarato: «Non abbiamo ancora nuove notizie. Siamo in albergo con pensione completa. Ci è stato detto che il pagamento è a carico della compagnia aerea, ma da quello che sappiamo c’è in corso una trattativa tra la compagnia e l’albergo che ci ha anche avvertito che non hanno avuto ulteriori risposte e quindi non sappiamo come proseguiranno i prossimi giorni». Né ambasciata né consolato, nel frattempo, sono riusciti a riorganizzare la partenza dei turisti, e nemmeno a reperire informazioni.

Contattato il deputato Borrelli

Alla luce della situazione, una rappresentanza delle famiglie coinvolte nella vicenda ha chiesto aiuto al deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli. Quest’ultimo, colpito e sdegnato da quanto accaduto, ha già sollecitato il ministero degli Esteri affinché la situazione si possa risolvere nel più breve tempo possibile. Queste le sue parole: «Non capiamo perché la compagnia aerea si si data alla latitanza. È suo dovere rispondere alla richiesta degli utenti e fare di tutto per far rientrare gli italiani bloccati a Sharm. Stiamo interessando della questione il ministero degli Esteri affinché si attivi per riportare tutte le famiglie in patria entro pochissimi giorni dato che tra di esse ci sono persone bisognose di cure».

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