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Bardonecchia, la sindaca Rossetti accusa l’ex comandante dei vigili di molestie
A Bardonecchia, in provincia di Torino, la sindaca Chiara Rossetti ha denunciato di essere stata molestata dall’ex comandante della Polizia locale, Alessandro Lovera. L’uomo ora è accusato di molestia sessuale oltre che di altri reati, tra cui peculato e falso in bilancio. Le indagini si sono concluse alla fine della scorsa settimana e ora sarà la procura a decidere se archiviare o chiedere il rinvio a giudizio per l’ex comandante. Nella parte dell’inchiesta riguardante i reati contro la pubblica amministrazione sono state inserite anche altre cinque persone. Tra loro il sindaco e il segretario del comune di Vernante, in provincia di Cuneo, luogo in cui ha lavorato Lovera prima di trasferirsi a Bardonecchia.
Rossetti denuncia contatti molesti e un bacio sulla guancia
La sindaca Rossetti ha denunciato diversi comportamenti inappropriati sul luogo di lavoro. L’accusa parla di un’occasione in cui la prima cittadina si sarebbe rifugiata in un ascensore e poi nel suo ufficio perché braccata dall’ex comandante. E inoltre nella denuncia contro Lovera si parla di contatti fisici senza il consenso di Rossetti, compreso un bacio sulla guancia. Tutto sarebbe accaduto tra l’agosto e il dicembre 2022, ma l’ex comandante nega e parla di un rapporto cordiale tra i due, senza alcun secondo fine. Al Corriere della Sera, Lovera si lascia rivela: «Già nelle motivazioni del gip che ha respinto le misure cautelari si parla di un rapporto di cordialità. Forse sono altre le motivazioni che hanno scatenato quest’odio che prima non era tale».
Rossetti: «Sono serena»
La sindaca di Bardonecchia, sempre al Corriere della Sera, spiega: «Sono serena perché ho fatto ciò che era giusto fare, per me in quanto donna e per il mio ruolo di sindaca». Parla di «attenzioni ossessive» e «strusciamenti», ma racconta anche di messaggi come «oggi sei stupenda», o con altri complimenti. Insieme al legale Riccardo Solomon ha dichiarato: «I primi i approcci erano spesso difficili da decifrare, in ogni caso li ho sempre arginati. Quando, però, hanno preso una piega che aveva dei risvolti anche sull’attività amministrativa ho capito che non potevo più passarci sopra. Sono andate avanti dall’agosto al dicembre 2022. Avvenivano anche in Comune, alla presenza di altre persone e impiegati, mettendomi in grande imbarazzo. Toccatine, strusciamenti, bacetti sempre più fastidiosi, visto anche il mio ruolo. Situazione che mi creava un fortissimo stress, essendo una donna sposata, ho due figli, e sono una docente di liceo».