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Messina Denaro a processo per estorsione ma con rito abbreviato
La richiesta di essere giudicato con rito abbreviato nel processo che lo vede accusato di estorsione a Palermo, avanzata da Matteo Messina Denaro attraverso la legale e nipote, Lorenza Guttadauro, è stata accolta. La decisione è a firma del gup del tribunale di Palermo Rosario Di Gioia. Il boss, attualmente detenuto a L’Aquila al 41bis, ha scelto il rito abbreviato, che prevede lo sconto di un terzo della pena, ponendo una condizione: sentire le «persone offese» di un tentativo di estorsione.
La lettera di rivendicazione della proprietà
In uno dei suoi interrogatori davanti ai pm della Direzione distrettuale antimafia di Palermo, Messina Denaro aveva respinto le accuse che gli venivano mosse in relazione a una lettera a sua firma in cui rivendicava la proprietà di un terreno di Campobello di Mazara (Trapani) che formalmente apparteneva a Passanante padre, che sarebbe stato però intestatario fittizio. Secondo il boss, riporta l’Agi, era stata una «sfida» perché Giuseppina Passanante ammettesse e restituisse il maltolto. Disposto dunque il rinvio a settembre, quando saranno «esaminati» Giuseppina Passanante, figlia di un prestanome del boss, e il marito.