L’Acropoli chiude dalle 12 alle 17: troppi malori tra i turisti per il caldo

In attesa dell’arrivo dell’anticiclone subtropicale Caronte, è l’ondata di calore denominata Cerbero ad aver portato le temperature oltre i 40 gradi in gran parte del sud dell’Europa. Come l’Italia, anche la Grecia fa i conti con il caldo record e per questo il governo ha deciso che l’Acropoli, una delle attrazioni principali del Paese, chiuderà nelle ore centrali della giornata. Ad Atene sono migliaia i turisti che ogni giorno scalano la collina che sovrasta la capitale per visitare il Partenone. Ma negli ultimi giorni è stato necessario l’intervento della Croce Rossa, sia per i tanti malori registrati, sia per distribuire bottigliette d’acqua ai visitatori accaldati.

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Ad Atene chiude nelle ore centrali il monumento simbolo della Grecia: troppi malori per il caldo
Volontari della Croce Rossa assistono alcuni turisti (Getty).

Lina Mendoni: «Proteggiamo lavoratori e visitatori»

Solitamente l’Acropoli è visitabile dalle 8 alle 20, per consentire a tutti i turisti di poter accedere senza creare grossi disagi e lunghe attese. La ministra della Cultura Lina Mendoni, però, ha spiegato all’emittente Ert che adesso sarà chiusa già alle 12 e fino alle ore 17 per «proteggere lavoratori e visitatori». La donna ha anche spiegato che il numero dei turisti è aumentato anche rispetto ai livelli precedenti alla pandemia: «Le sole visite del mese di giugno e di inizio luglio sono state l’80 per cento in più del 2019». Per questo ci saranno misure di controllo maggiori anche quando le temperature torneranno a scendere.

Ad Atene chiude nelle ore centrali il monumento simbolo della Grecia: troppi malori per il caldo
Una donna scatta una foto all’Acropoli (Getty).

La Grecia teme gli incendi 

Il governo greco spera di non incappare anche durante l’estate 2023 in quanto accaduto nei due anni precedenti. Per settimane diverse città della Grecia sono rimaste sotto scacco degli incendi, come sta accadendo adesso in Croazia. Vicino la città di Sibenik, sulle coste dell’Adriatico, il villaggio di Grebastica è stato devastato dalle fiamme, che hanno distrutto case e veicoli. La Dalmazia è la regione più colpita e si teme che con l’arrivo di Caronte la situazione possa anche peggiorare. Incendi si registrano anche in Bosnia e diverse altre aree dei Balcani.

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