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Lega, il tesoriere Alberto Di Rubba condannato per peculato
Alberto Di Rubba, nominato ad aprile nuovo amministratore federale della Lega, è stato condannato a Milano a due anni e 10 mesi per peculato, con interdizione perpetua dai pubblici uffici e una confisca di 38 mila euro. Oltre che tesoriere della Lega, Di Rubba è anche ex presidente della Lombardia Film Commission ed ex direttore amministrativo del Carroccio al Senato.
La condanna in una tranche di indagine scaturita dal caso Lfc
La condanna è arrivata in una tranche di indagine scaturita da quella sul caso Lfc, riguardante la compravendita di un immobile nell’hinterland milanese acquistato da Lombardia Film Commission tra il 2017 e il 2018, con cui sarebbero stati drenati 800 mila euro di fondi pubblici. Il relativo processo aveva già portato a una condanna per Di Rubba e per Andrea Manzoni, ex revisore contabile della Lega alla Camera.
Nel nuovo filone a carico di nove persone, chiuso a marzo del 2022, a Di Rubba e Manzoni e altri erano stati contestati, a vario titolo, reati fiscali, peculato (solo a Di Rubba) e bancarotta. Manzoni ha scelto il rito ordinario ed è stato rinviato a giudizio assieme ad altri imputati (Pierino Maffeis, Elio e Alessandro Foiadelli e Gabriele Nicoli) con la prima udienza fissata per il 23 novembre davanti alla terza sezione penale.