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Charlie Watts, all’asta libri rari e dischi jazz della sua collezione privata
Charlie Watts, storico batterista dei Rolling Stones morto a 80 anni il 24 agosto 2021, era anche un appassionato collezionista. Parte del suo ‘tesoro’ andrà all’asta il 28 e 29 settembre da Christie’s, dopo essere stato esposto fra Usa e Regno Unito. Fra i pezzi più pregiati dozzine di rare prime edizioni letterarie, tra cui romanzi di Agatha Christie e Arthur Conan Doyle. «Apprezzava il tempo a casa e leggeva per strada», ha ricordato alla Bbc Paul Sexton, autore della biografia Charlie’s Good Tonight. «Non ha fatto questi acquisti pensando al loro valore, ma solo per passione e per la soddisfazione nel possederli». Oltre ai libri, della collezione fanno parte anche dischi, pezzi di argenteria vintage e cimeli della Guerra civile americana.
Dai libri ai dischi jazz, la collezione privata di Charlie Watts
Fra i pezzi più preziosi della biblioteca privata di Charlie Watts spicca una rara prima edizione de Il grande Gatsby, il cui valore è stimato tra le 200 e le 300 mila sterline (240-350 mila euro circa). All’interno la dedica dell’autore Scott Fitzgerald ad Harold Goldman, sceneggiatore con cui lavorò per Un americano a Oxford nel 1938. All’asta anche una prima edizione de Il mastino di Baskerville di Arthur Conan Doyle. Non mancano rare copie dei romanzi di Agatha Christie e James Joyce, oltre a una bozza primaria di Ritorno a Brideshead di Evelyn Waugh. Si tratta di una versione mai arrivata in commercio, in quanto l’autrice cambiò il finale e i nomi di alcuni protagonisti prima di consegnarlo all’editore.
Oltre ai libri, Watts ha collezionato anche numerosi Lp di musica jazz. Iniziò ad acquistarli già prima di arrivare al successo con gli Stones, spendendo tutti i suoi risparmi per i dischi di Johnny Dodds, Charlie Parker e Dizzy Gillespie, solo per citarne alcuni. Uno dei suoi album preferiti però era Walkin’ Shoes del Gerry Mulligham Quartet con Chico Hamilton alla batteria. Cercò più volte di imitarlo suonando lo strumento con alcune spazzole metalliche. «Fu incredibilmente influenzato dal jazz», ha proseguito Sexton. «Non solo dal ritmo, ma anche dal look. Voleva persino le magliette indossate dai cantanti nelle foto di copertina dei dischi». All’asta di Christie’s ci sarà anche la colonna sonora di Porgy and Bess. Firmata e annotata da George Gershwin, potrebbe fruttare fra 10 e 15 mila sterline (circa 11-23 mila euro).