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Psg, la polizia a casa di Al Khelaifi: indagine su detenzione illegittima e tortura
Sembra non esserci pace per il Paris Saint-Germain. Dopo Lionel Messi con il suo addio e Kylian Mbappé con le voci di un passaggio al Real Madrid, a riempire le pagine dei giornali francesi è il presidente Nasser Al Khelaifi. Ma lo fa con una vicenda che non ha nulla a che vedere con il calcio. La polizia francese, infatti, ha fatto irruzione nella casa del milionario numero uno del club parigino a causa di un’indagine su detenzione illegittima e tortura di un uomo in Qatar. A sporgere denuncia, secondo Afp, è stato il franco-algerino Tayeb Benabderrahmane.
La denuncia del 42enne: «Trattenuto per sei mesi»
Secondo la versione di Tayeb Benabderrahmane, il 42enne si è trasferito nel gennaio del 2020 in Qatar per lavorare come lobbista. Ma lì è stato trattenuto per sei mesi e interrogato dalla polizia locale, che gli imputava il possesso di documenti compromettente contro Al Khelaifi. Il franco-algerino è stato poi messo agli arresti domiciliari e soltanto nel novembre 2020 è arrivata l’autorizzazione a lasciare il Paese, dopo aver firmato un accordo di non divulgazione dei documenti. Il presidente del Psg, tramite il proprio portavoce, aveva spiegato il 5 luglio che «il giudice istruttore ha chiesto ulteriori informazioni e l’accesso, che gli sono stati completamente forniti in piena trasparenza e collaborazione con le autorità».
Per l’intelligence francese tra i documenti anche video intimi
La Dgsi, il servizio di intelligence francese, ha diramato una nota in cui si parla di documenti che includerebbero anche video intimi di Al Khelaifi con una donna. Ma ci sarebbero anche diverse conversazioni che il presidente del Psg, ex segretario generale della Fifa, avrebbe avuto con Tamim bin Hamad Al Thani, emiro del Qatar, riguardo alla vicenda dei Mondiali del 2022. Si parla non soltanto dell’assegnazione della manifestazione al Paese qatariota, ma anche della gestione milionaria dei diritti tv. Benadberrahmane è stato inserito in un’indagine separata rispetto alle accuse avanzate nei confronti di Al Khelaifi.