Wimbledon permetterà alle tenniste con il ciclo di indossare biancheria scura

A Wimbledon cambia una delle regole che più caratterizzano il torneo. Lo storico abbigliamento bianco, un protocollo mai infranto fin dall’Ottocento, cade a favore di quelle tenniste che scenderanno in campo tra giugno e luglio, nei giorni del proprio ciclo mestruale. Soltanto in quel caso sarà permesso loro di indossare indumenti intimi scuri a tinta unita, così da non dover convivere con il timore di macchiare il completo bianco. Una regola che cambia tra gli applausi delle tenniste. Magda Linette, numero 23 al mondo, aveva dichiarato: «Non sono sicura che le persone possano capire quanto siano snervanti le giornate di ciclo». Durante la passata edizione, alcune manifestanti avevano protestato con pantaloncini rossi fuori dai campi.

Cogo Gauff: «Grande sollievo»

Molte atlete hanno prontamente commentato la notizia. Coco Gauff, tennista statunitense, ha parlato a Sky Sport di «un grande sollievo». Poi ha raccontato: «Avevo il ciclo l’anno scorso durante Wimbledon, ed è stato molto stressante. A volte andavo in bagno solo per controllare e assicurarmi che non si vedesse niente. Sicuramente per me e per le altre ragazze è positivo». Dello stesso avviso anche Anne Keothavong, ex numero 1 britannica attualmente membro del consiglio dell’All England Club, che ospita lo Slam. Per lei si tratta di «un gradito cambiamento in termini di regole». E l’amministratrice delegata del club, Sally Bolton, ha spiegato che la regola aiuterà le tenniste «a liberarsi di una forma d’ansia e permetterà loro di concentrarsi solamente sul gioco».

Cambia il regolamento a Wimbledon: sì a indumenti intimi scuri per chi ha il ciclo
Coco Gauff in azione a Wimbledon (Getty).

Ons Jabeur: «Così sapranno tutti che hai il ciclo»

Tra le sportive, però, c’è anche chi non la pensa così. Ons Jabeur, prima giocatrice africana e araba a raggiungere i quarti in un torneo del Grande Slam (agli Australian Open nel 2020), ha dichiarato che «è meglio non essere paranoici». Poi ha avanzato un dubbio: «Tutti sapranno che hai il ciclo. Quindi davvero non so fino a che punto questa è una cosa buona e per questo ho sentimenti contrastanti». Difficoltà sottolineate anche da Heather Watson: «Parlo apertamente del mio ciclo, non credo sia un argomento tabù e mi piacerebbe che le persone ne parlassero di più. L’anno scorso ho preso la pillola per fermare l’emorragia perché sapevo che dovevo indossare mutande bianche e non volevo alcun imbarazzo».

Cambia il regolamento a Wimbledon: sì a indumenti intimi scuri per chi ha il ciclo
La tunisina Ons Jabeur (Getty).
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