Samuel Eto’o e gli alimenti non pagati: la figlia chiede un anno di prigione

Guai in vista per Samuel Eto’o, l’attuale presidente della Federcalcio del Camerun, che potrebbe rischiare un anno di carcere in Spagna. A chiedere la condanna è la figlia 22enne Erika Do Rosario Nieves, tramite il suo avvocato. La giovane, mai riconosciuta dall’ex attaccante di Barcellona e Inter, nel 2018 avviò una causa per ottenere il riconoscimento per via giudiziaria, fornendo le prove per dimostrare il legame di sangue con il giocatore. Lo scorso febbraio la ragazza ottenne il parere favorevole del tribunale, che riconobbe la paternità del calciatore dopo il test del Dna.

L'ex attaccante sarebbe in arretrato con il pagamento degli alimenti di ben cinque anni. La figlia ha chiesto un anno di carcere.
Samuel Eto’o (Getty Images).

Cinque anni di alimenti non pagati

Dopo aver vinto la causa, Erika Do Rosario Nieves ha così richiesto cinque anni di alimenti non pagati pari a una cifra di circa 90 mila euro. Il legale della 22enne ha affermato che «la condizione economica della figlia è molto precaria, mentre il padre vive nel lusso», come riportato dal Corriere. Il calciatore è stato già condannato a un anno e 10 mesi per un reato fiscale in Spagna, mentre nel nostro Paese è stato convocato in tribunale per gli alimenti non pagati di un’altra figlia, nata dalla relazione con una donna sarda. Secondo l’avvocato di Erika non sarebbe normale che l’ex giocatore rivesta cariche di spicco nel proprio Paese, nonostante i suoi trascorsi legali.

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