De Luca contro Schlein: «Commissariare il Pd? Delinquenza politica»

Vincenzo De Luca attacca ancora una volta Elly Schlein. Lo scontro politico tra il governatore della Campania e la segretaria del Pd non si ferma e il presidente torna sull’argomento anche durante la conferenza stampa di presentazione a Napoli della mostra Hostia. Pier Paolo Pasolini, da oggi alla Cappella Palatina del maschio Angioino. E sfrutta proprio il celebre poeta e scrittore per l’ennesima stoccata alla leader del partito: «Pasolini ha introdotto nella vita pubblica e intellettuale del nostro Paese un principio di verità con il suo radicale anti-ideologismo, ha parlato un linguaggio di verità. Nessuno fra gli uomini intellettuali di sinistra ha parlato con più lucidità delle finzioni coltivate dalla sinistra di questo Paese. E non aveva ancora consapevolezza dell’armocromia, ma oggi sarebbe nel suo a spiegare quanto di finzione e di cialtroneria vi sia in alcune petizioni apparentemente di sinistra, ma sostanzialmente piccolo borghesi e volgari».

Il governatore De Luca attacca ancora Schlein su armocromia, terzo mandato e commissariamento
La segretaria del Pd Elly Schlein (Imagoeconomica).

De Luca: «Mi imbarazza chi spende 300 euro l’ora per le imbecillità»

Il presidente della Regione Campania non si ferma, stuzzicato dai giornalisti presenti. Come riportano Repubblica e Il Giornale, affonda il colpo, restando sempre sull’armocromia: «Mi imbarazza avere gente che magari consuma 300 euro l’ora per le imbecillità; e 300 euro l’ora sono i due terzi di una pensione al minimo, e mi domando quale credibilità possa avere chi ha questo rapporto di coerenza fra il modo di vivere e il modo di parlare». E poi il riferimento ai risultati elettorali e al cammino intrapreso dal partito: «Da parte del Pd, registro in questo momento una linea più che suicida, inesistente. Questo è il nulla. Questi sono un pò di cortei in giro per l’Italia, ma non è una proposta di governo».

Le accuse a Schlein sul commissariamento: «Delinquenza politica»

Ma De Luca insiste e torna anche sulla decisione presa da Elly Schlein di commissariare il Pd nella Regione di De Luca. «Qualcuno dovrà spiegare come e perché si sia verificato il sequestro del Pd in Campania», dichiara il governatore. «Qui alle primarie il 70 per cento ha detto di no al look della Schlein e, siccome ha detto di no, viene sequestrato il partito con argomenti penosi. Vedrete prossimamente, mostreremo i verbali. Da Roma non sono stati in grado di spiegare per quale motivo: perché, chi, come. Hanno sequestrato il partito regionale. Questa è delinquenza politica». E quando i cronisti di Repubblica contestano la parola a De Luca, parlando dei sospetti sul tesseramento e del «rischio di infiltrazioni criminali» paventato da Franco Roberti a febbraio, il governatore ribatte: «Fate i nomi e cognomi, lo dico a tutti. Fate i nomi e i cognomi. Il giornalismo italiano non fa verifiche».

Sul terzo mandato nessun dietrofront: «Lei li ha già fatti»

De Luca poi si sofferma sul terzo mandato, confermando che si candiderà anche nel 2025 per le regionali. «Ma ci rendiamo conto», accusa, «che il tema viene sollevato da gente che ha tre, quattro, cinque e persino sette mandati alle spalle di che parliamo? Io ho preso quasi 3 volte i voti della Schlein. Che, tra l’altro, i suoi bei tre mandati li ha fatti, non lo dimentichiamo: Parlamento europeo, Consiglio regionale dell’Emilia Romagna e Parlamento italiano. Il tempo delle finzioni è finito». E conclude: «Io non ho fatto una sola iniziativa per le primarie, neanche una. E sono stato aggredito mediaticamente durante quel congresso. Io che ho preso il 70 per cento in Campania. Ma siamo arrivati al punto che il consenso diventa un motivo di polemica politica; vanno bene solo quelli che non hanno neanche il voto della madre. La democrazia è fatta di consenso».

Il governatore De Luca attacca ancora Schlein su armocromia, terzo mandato e commissariamento
Vincenzo De Luca (Imagoeconomica).
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