Stretto di Messina Spa: «La deroga al tetto degli stipendi non è per il cda»

L’ipotesi di norma di deroga al tetto degli stipendi per la società Stretto di Messina Spa, in discussione nel tardo pomeriggio di lunedì 7 agosto sul tavolo del Consiglio dei ministri, riguarda «l’assunzione di dipendenti, ovvero ingegneri ed esperti con le massime competenze da parte della società e non è rivolta al presidente e all’ad e in generale al consiglio di amministrazione» incaricata di portare avanti i lavori dell’infrastruttura che collegherà Calabria e Sicilia. Lo ha precisato all’Ansa l’amministratore delegato Pietro Ciucci, sottolineando che la società assumerà 100 risorse da Anas e Rfi, aziende per le quali il tetto non è previsto.

Stretto di Messina Spa: «La deroga al tetto degli stipendi non è per il cda». La precisazione dell’amministratore delegato Ciucci.
Pietro Ciucci (Imagoeconomica).

La deroga al tetto degli stipendi del cda ha scatenato l’ira delle opposizioni

La deroga al tetto degli stipendi, contenuta nel decreto “Omnibus”, ha scatenato l’ira delle opposizioni. «Indecenti. Dicono che i salari non si fanno per legge, eppure fanno leggi per togliere il tetto massimo ai salari sopra i 240mila euro mentre affossano il limite minimo che chiediamo per non scendere sotto i 9 euro all’ora», ha dichiarato la segretaria del Pd Elly Schlein. Per il M5s «la volontà di Meloni e Salvini di concedere una deroga al tetto degli stipendi per i vertici della società Stretto di Messina Spa è scandalosa», mentre per Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde e deputato di Avs è «un insulto agli italiani». Contro la deroga hanno puntato il dito anche Azione e Italia Viva.

Stretto di Messina Spa: «La deroga al tetto degli stipendi non è per il cda». La precisazione dell’amministratore delegato Ciucci.
Matteo Salvini e Pietro Ciucci (Imagoeconomica).

Per i dirigenti di Stretto di Messina Spa resta il limite dei 125 mila euro

Ma, appunto, come ha precisato Ciucci la deroga ai salari è una misura che non si applicherà al consiglio di amministrazione di Stretto di Messina Spa, per il quale il tetto è stato fissato a 125 mila euro. La società «deve poter contare sulle migliori professionalità ingegneristiche e tecniche» sul mercato, che possono guadagnare ben più di 240 mila euro l’anno. Per il momento nessuno ministro, né Palazzo Chigi, si è espresso ufficialmente sulla misura tanto criticata.

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