Stefano Tacconi sulla riabilitazione post aneurisma: «Ho avuto le allucinazioni»

Stefano Tacconi è stato ospite della trasmissione Verissimo e ha parlato della sua riabilitazione dopo l’aneurisma che l’ha colpito nell’aprile del 2022. L’ex portiere della Juventus ha raccontato del momento in cui si è sentito male, della paura, delle allucinazioni post intervento al cervello e del difficile percorso che sta affrontando per tornare ad una vita normale.

Tre operazioni in un anno e mezzo

«L’anno e mezzo che sono stato fermo negli ospedali e il mangiare è stato difficile per i miei calcoli al fegato» ha detto Tacconi, «ma non ho avuto paura dopo quello che ho passato. Faccio riabilitazione due volte a settimana, non ce la faccio più. Mia moglie mi chiama l’orso». Proprio questo accumularsi di problemi fisici avrebbe reso necessario un’altro intervento chirurgico alla cistifellea e dunque non collegato all’aneurisma: «Una settimana fa ho fatto una visita di controllo e il dottore mi ha detto dobbiamo operarci d’urgenza e ho fatto la terza operazione in due anni. Però andiamo avanti».

La moglie, Laura Speranza, ricorda il giorno in cui si è sentito male

In studio, con Stefano Tacconi, c’è stata anche la moglie Laura Speranza, che ha ricordato il giorno in cui l’ex numero uno bianconero si è sentito male. «Lui è la mia roccia», ha detto, «quel giorno era ad Asti con Andre (il figlio ndr) e doveva raggiungermi, ma poi non l’ho più sentito». Intorno alle ore 14 la chiamata dall’ospedale, con la dottoressa che la informa dell’accaduto e la corsa al nosocomio, dove Stefano Tacconi era «attaccato a tubi ovunque» e iniziava il suo personale percorso per sopravvivere, fatto di operazioni e tanti mesi di ospedale.

Le allucinazione nel periodo post operatorio

«Lui è stato rioperato per una seconda volta», ha aggiunto Laura Speranza, «e anche quell’operazione è stata devastante, aveva delle allucinazioni devastanti. Vedeva serpenti, cavalli e acqua che scendeva dai soffitti. È stato terribile. Ma anche lì ha avuto la forza di combattere questa cosa». Sulle allucinazioni è intervenuto lo stesso Tacconi: «Mi arrabbiavo perché vedevo i cavalli fuori dalla finestra ma gli altri non mi credevano. Purtroppo quando viene toccato il cervello è dura. Ricordavo avvenimenti di 40 anni fa e non quello avevo mangiato il giorno prima».

Stefano Tacconi
Stefano Tacconi (Getty Images).

Il ringraziamento ai medici

Nel corso dell’intervista è intervenuto anche il dottor Barbanera, che ha operato ed ha in cura Stefano Tacconi, il quale ha detto: «Sei stato una grande mia sfida, ci si rivede davanti una birra». A queste parole, che hanno suscitato emozione in studio, l’ex bianconero ha risposto sottolineando che «i dottori sono sottopagati per quello che fanno».

Powered by WordPress and MasterTemplate