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Realtà virtuale, anche T-Pain prepara un concerto VR: i precedenti
Nell’estate 2017 era su tutte le radio italiane con Senza pagare assieme a Fedez e J-Ax. Qualche anno prima faceva ballare le discoteche con Pitbull in Hey Baby. Ora il rapper americano T-Pain si prepara a entrare nelle case dei suoi fan. Come ha riportato in anteprima la Cnn, l’artista sta girando negli Usa il suo primo concerto in realtà virtuale grazie alla compagnia AmazeVR, la stessa che nel 2022 aveva annunciato una collaborazione simile con Megan Thee Stallion. «Amo palcoscenici più grandi», ha spiegato il cantante. «Così però i fan saranno più vicini, godendo della performance in molti modi». Fra biglietti più economici e numero di posti illimitato, le esibizioni cui assistere con un visore ottico stanno catturando grande interesse in tutto il mondo. C’è anche chi le preferisce in quanto più ecologiche e rispettose del clima. Un’esperienza testata in passato già da altri performer.

Fra i maggiori successi in realtà virtuale il concerto di Megan Thee Stallion
Fra le esperienze VR più riuscite c’è indubbiamente il concerto in realtà virtuale di Megan Thee Stallion. La rapper statunitense, finita sulle pagine di gossip anche per la relazione con il neo attaccante della Roma Romelu Lukaku, ha realizzato con AmazeVR il suo personale Enter Thee Hottieverse verso la fine del 2022. Tramite un visore Meta Quest e l’app dedicata, spendendo 6,99 dollari (poco meno di 6,5 euro) si poteva comprare un biglietto digitale per il live valido per un anno. Nessun problema di visibilità o distanza dal palcoscenico: ogni utente ha potuto vedere la rapper da vicino, come se stesse assistendo a un evento privato. Disponibili però soltanto quattro canzoni, tra cui le hit Savage e Kitty Kat. «Questi eventi permetteranno di connettersi in un modo sempre nuovo con i performer», ha detto a Billboard Steve Lee, fondatore di AmazeVR. «È la nuova frontiera dei tour».
La società, nata nel 2015, ha in programma nuove collaborazioni ed esperienze sempre più immersive. In cantiere infatti una partnership con il gruppo K-Pop al femminile Aespa, il cui stile ricorda da vicino quello delle più celebri BlackPink. «Siamo in trattative anche con varie etichette discografiche», ha specificato la società. AmazeVR è al lavoro anche su concerti in realtà mista, ossia una combinazione tra oggetti virtuali sovrapposti a elementi ripresi dal vivo. «Permetteremo ai fan di interagire con gli artisti musicali usando solamente i gesti delle mani», ha concluso un portavoce dell’azienda. «Cambieremo il modo in cui il nostro cervello percepisce gli ambienti digitali».
Da Travis Scott ad Ariana Grande, il successo dei concerti su Fortnite
Impossibile non citare poi i concerti sulla piattaforma di videogiochi Fortnite. Sebbene non si tratti nello specifico di live in realtà virtuale, dato che vi si poteva accedere comodamente di fronte alla tivù senza un visore ottico, hanno attirato milioni di fan in tutto il mondo. Pioniere dell’iniziativa è stato Marshmello, dj statunitense che il 2 febbraio 2019 “si esibì” di fronte a oltre 10 milioni di spettatori digitali. La performance avvenne interamente in diretta, con gli utenti presenti grazie al loro avatar personale. Il successo ha spinto Epic Games, società madre del videogame, a replicare l’anno successivo, il 23 aprile del 2020, con il rapper Travis Scott, capace di radunare oltre 12 milioni di fan. Nel 2022 ha cantato nel mondo virtuale anche Ariana Grande, esibitasi per appena 14 minuti. In scaletta hit come 7 Rings, Positions e The Way. Nel gennaio 2023, l’ultimo a tenere un concerto virtuale è stato invece The Kid Laroi.