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Madame confessa: «Frequentavo i neocatecumenali, fino a 15 anni mi odiavano tutti a Vicenza»
Una intervista-confessione, nata durante il podcast Tintoria con Daniele Tinti e Stefano Rapone, di cui Madame è stata ospite, e durante la quale la cantante ha parlato del suo passato nel gruppo cattolico dei neocatecumenali: «Ho frequentato per qualche anno una comunità neocatecumenale, c’erano belle canzoni, il fondatore è spagnolo e ha riarrangiato tutti i salmi con ritmi latini… Sono dei canti incredibili, voglio sposare qualcuno, stonato, che me li canti mentre vado all’altare».
Madame e la frequentazione dei neocatecumenali
Quando parla della sua esperienza con i neocatecumenali, Madame afferma: «È un genere di ambiente difficile, in cui devi avere consapevolezza di quello che stai facendo». L’intervista prosegue toccando altri aspetti della vita dell’artista, come i social, in particolare Twitter, «C’è chi mi ama, chi mi odia, e chi mi difende da chi mi odia. È un mondo che non mi vuole. Qualsiasi cosa io dica, su Twitter c’è qualcuno che sottolinea quanto io sia una persona di merda… è un social in cui o ti amano, come succede a Tananai ed Elodie, o ti odiano, tipo me. Infatti invidio Tananai, tutti ne parlano bene, beato lui che si è preso il popolo di Twitter. Io ora mi faccio problemi anche a pubblicare la data di uscita del mio nuovo singolo». Del suo passato, Madame racconta gli anni in cui socializzare non è stato facile: «Sono sempre stata abbastanza odiata a Vicenza, dai 15-16 anni ho cominciato a farmi degli amici, prima era abbastanza difficile. Anche perché diventare un rapper del tuo paese è un po’ come fare le elezioni comunali: per farlo devi proprio piacere alla tua zona».
Cosa sono i neocatecumenali
Il Cammino neocatecumenale è un itinerario di formazione cattolica di iniziazione cristiana. Diffuso in Spagna nei primi anni sessanta, è nato per volere del pittore Kiko Argüello e di Carmen Hernández. Secondo i suoi fondatori, «non è un movimento o un’associazione, ma uno strumento nelle parrocchie al servizio dei Vescovi per riportare alla fede tanta gente che l’ha abbandonata». Per Statuto è rivolto principalmente a coloro che: pur battezzati si sono allontanati dalla Chiesa; non sono stati sufficientemente evangelizzati e catechizzati; desiderano approfondire e maturare la loro fede; non sono battezzati e desiderano diventare cristiani; provengono da confessioni cristiane non in piena comunione con la Chiesa cattolica. Gli aderenti hanno il compito di «rendere visibile un nuovo modo di vivere il Vangelo, tenendo presenti le esigenze degli uomini contemporanei», senza distruggere niente, ma rispettando tutto e «presentando il frutto di una Chiesa che si rinnova».