Lizzo, nuove accuse sui social: «Arrogante, narcisista e scortese»

Ancora accuse nei confronti di Lizzo. Dopo tre ex performer del suo corpo di ballo, stavolta è il turno della regista Sophia Nahli Allison. In un messaggio condiviso sul proprio profilo Instagram e Twitter, ha infatti raccontato di aver lasciato la direzione di un documentario dedicato alla popstar dopo sole due settimane di lavoro. «Lizzo crea un ambiente tossico e ostile», ha scritto la cineasta in alcune stories. «È arrogante, egocentrica e scortese, una narcisista prepotente». Dicendosi felice di aver abbandonato il progetto prima che la situazione peggiorasse ulteriormente, si è schierata accanto alle tre ballerine che hanno citato in giudizio la cantante. Fra le accuse, molestie sessuali, discriminazioni razziali e religiose e body shaming. Come hanno sottolineato Variety e Deadline, né Lizzo né il suo entourage hanno ancora risposto.

Parla Sophia Nahil Allison, che ha lasciato la direzione del documentario su Lizzo dopo due settimane: «Ha costruito un'immagine sulle bugie».
Le stories della regista Sophia Nahli Allison (Instagram).

Le accuse della regista Allison: «Ha creato la sua immagine sulle bugie»

Nel suo sfogo su Instagram, Allison ha ricordato il tempo trascorso assieme a Lizzo per trarre informazioni utili alla sceneggiatura del documentario nel 2019. «Sono stata trattata con una totale mancanza di rispetto per due settimane», ha spiegato la regista. «Ho visto quanto possa essere crudele. Non ero protetta e mi sono ritrovata in una situazione di m**** con scarso supporto». Nel messaggio seguente, ha poi aggiunto di aver ricevuto numerose testimonianze di altre donne che hanno vissuto esperienze simili alla sua con la popstar. Ha confermato inoltre di poter contare sul supporto di alcune «persone che hanno assistito a quello che ho passato». La regista ha infine ricordato di come avesse inizialmente accettato con entusiasmo la proposta di raccontare la vita di Lizzo, cantante nera e paladina della body positivity, salvo poi scoprire che si tratta di una facciata. «Ha costruito la sua immagine sulle bugie».

Beyoncé rimuove il nome di Lizzo da un suo brano durante un concerto

Il caso intanto ha attirato l’attenzione anche di Beyoncé. Nel suo ultimo concerto a Boston del 2 agosto, infatti, Queen B ha rimosso il nome della popstar Lizzo dal testo di Break My Soul (Queen’s Remix) che celebra il talento e il ruolo delle donne afroamericane nell’intrattenimento tra cui anche Nina Simone e Nicki Minaj. Durante l’esibizione Beyoncé, per la parte «Badu, Lizzo, Kelly Row» sembra ripetere più volte il primo nome prima di passare direttamente al terzo, omettendo la collega al centro delle accuse. Come ha spiegato la Cnn, si tratterebbe di una scelta dell’ultimo minuto, in quanto il testo sul maxischermo non ha presentato differenze.

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