Archivio
- Novembre 2024 (39)
- Agosto 2024 (1)
- Dicembre 2023 (73)
- Novembre 2023 (1333)
- Ottobre 2023 (1631)
- Settembre 2023 (1468)
- Agosto 2023 (1417)
- Luglio 2023 (1389)
- Giugno 2023 (441)
- Maggio 2020 (30)
- Marzo 2020 (94)
- Febbraio 2020 (1)
- Gennaio 2018 (10)
Leslie Van Houten, ‘angelo della morte’ di Charles Manson, scarcerata dopo 53 anni
Leslie Van Houten, seguace negli Anni 60 della setta di Charles Manson, dopo 53 anni di carcere è stata rilasciata in libertà condizionale. Una notizia attesa da tempo, dato che il governatore della California, dove si trova la prigione femminile in cui stava scontando la pena, ha rinunciato a impugnare la decisione della Corte d’appello statale di concederle la libertà vigilata. Oggi 73enne, partecipò ad appena 19 anni nel 1969 al duplice omicidio di Leno e Rosemary LaBianca. «È entusiasta», ha raccontato all’Associated Press la legale di Van Houten. «È grata che la gente non veda in lei la stessa persona che ha commesso gli omicidi».
LEGGI ANCHE: Morta Linda Kasabian, con la setta Manson partecipò alla strage di Cielo Drive
Leslie Van Houten dovrà ora imparare a familiarizzare con un mondo che non conosce
Leslie Van Houten trascorrerà un anno in una struttura protetta. «È stata oltre 50 anni in prigione», ha raccontato alla Bbc la sua legale Nancy Tetreault. «Non conosce Internet, non sa utilizzare un bancomat o uno smartphone, figuriamoci un computer». Dovrà inoltre imparare diverse abilità di base come fare la spesa, ottenere una carta di debito o effettuare pagamenti senza contanti. A seguire, spera di trovare un lavoro e cominciare una nuova vita. Dietro le sbarre infatti Leslie Van Houten ha conseguito una laurea e un master e ha aiutato in qualità di tutor gli altri detenuti.
Soprannominata l’angelo della morte, fu la più giovane seguace di Charles Manson ad essere condannata per gli omicidi della setta. Come lei stessa raccontò durante il processo, immobilizzò Rosemary LaBianca con una federa sopra la testa mentre gli altri la pugnalavano prima di sferrare personalmente una dozzina di coltellate all’addome. Quanto al marito Leno, dopo averlo assassinato, i killer incisero sulla sua pancia la scritta “War”, guerra. Gli omicidi avvennero il 9 agosto 1969, poco meno di 24 ore dopo quelli di Sharon Tate, allora moglie del regista Roman Polanski e incinta di otto mesi, e tre suoi amici a Cielo Drive. Autori del delitto furono altri tre seguaci di Manson, il 23enne Tex Watson e le 21enni Susan Atkins e Patricia Krenwinkel.
La reazione della figlia dei LaBianca: «Ho il cuore spezzato»
«Io e la mia famiglia abbiamo il cuore spezzato», ha dichiarato invece ad Associated Press Cory LaBianca, figlia 75enne dei coniugi uccisi nel 1969. «Ancora una volta ci ricordiamo tutti gli anni che abbiamo passato senza mio padre e la mia matrigna al nostro fianco». La donna ha confermato il terribile vuoto che quella giornata ha lasciato nella sua vita e, irrimediabilmente, in quella di tutti i suoi cari. «I miei figli e i nipoti non hanno mai avuto l’opportunità di conoscere nessuno dei due», ha concluso.