L’ennesimo ritorno di Britney Spears e il rischio revival

Attenzione attenzione: è tornata Britney Spears. Non che se ne sia mai andata davvero, ma stavolta è tornata. O è tornata di nuovo, come già altre volte in passato, un ritorno recidivo. Del resto, certi miti, sin dai tempi degli antichi greci, sono destinati a cadere e rialzarsi in una sorta di loop. Non fai in tempo a vederli rovinare a terra, la caduta del mito – non diciamo niente di nuovo, è uno degli spettacoli che più appassiona le masse sin dai tempi dei circhi al Colosseo – che eccoli rialzarsi, come Hulk Hogan quando i suoi incontri di wrestling sembravano destinati a terminare con una sua clamorosa sconfitta. Lui è lì a terra, l’avversario picchia come un fabbro e sembra non esserci ormai nessuna chance. Quando ecco che si alza il braccio, poi dalla mano chiusa a pugno si alza il dito indice, a fare il segno del no, tempo pochi secondi e il risultato si ribalta, il mito vince ancora, bye bye cattivone di turno.

Britney Spears, anni passati tra scandali, sfoghi e rivelazioni shock

Succede da sempre e da che i miti sono diventati le star del pop, con le loro mega hit, il successo sbriluccicoso del bling bling e le loro fragilità, gli eccessi e i vizi lasciati lì sotto gli occhi di tutti. Succede anche a loro, Michael Jackson e Madonna, almeno finché Michael Jackson c’è stato, a guidare la nuova stagione di miti. In questo Britney Spears è stata sin da subito un punto di riferimento perché, uscita dal mondo della Disney, amica nemica dell’altra popstar dei suoi tempi Christina Aguilera (una storia con l’altro Disney Justin Timberlake vissuta sotto gli occhi di tutti, con tanto di addio raccontato da quest’ultimi nel video di Cry Me a River), ha inanellato una serie di scivoloni più o meno rovinosi sin da subito: il matrimonio lampo, la carriera incartata e buttata nel cassonetto, i problemi di salute mentale esibiti a vantaggio di camera (tutti ricorderete il momento in cui si è rasata i capelli in pubblico). E, ancora, l’allontanamento dei figli e il padre che per 13 anni ha preso il controllo sulla sua vita e le sue finanze, con tanto di processo, anche quello sbandierato ai quattro venti, che l’ha vista vincitrice, finalmente tornata in possesso del suo destino. Nel mezzo, ma anche prima e pure recentemente, le foto in topless, quelle al naturale, le dichiarazione shock, una volontà quasi incrollabile di lavare quelli che tecnicamente sarebbero catalogabili come i panni sporchi, suoi e della sua famiglia, in pubblico. Al punto che, anche su questo si è a lungo discusso, il duetto fatto recentemente con Elton John, in una versione anch’essa imbarazzante e rovinosa di Tiny Dancer, è stato da molti letto come un tentativo in extremis aiuto da parte di chi, Elton John, da sempre si spende per aiutare i colleghi. Ricorderete tutti la mano data a George Michael dopo lo scandalo che lo coinvolse negli Usa.

La nuova collaborazione con Will.I.AM

Come se ci prendesse gusto a mettere a disagio chi la segue, evidenziando in tutti i modi le difficoltà che si trova a vivere e superare, e anche esponendosi a giudizi sommari e commenti perfidi, Britney, la Britney in teoria rinata dopo la sentenza che ha visto suo padre uscire di scena, decide finalmente di tornare. Così, a sorpresa, con un nuovo singolo dal titolo Mind Your Business, forse proprio un brano atto a raccontare le sue recenti vicende familiari. Un brano la cui uscita è prevista per il 21 di luglio, che viene annunciato alla chetichella da alcuni suoi fan sui social, e che, va detto, con quella collaborazione annunciata con Will.I.AM dei Black Eyed Peas, terza collaborazione in carriera tra i due, dopo Screem & Shout e e Big Fat Bass, potrebbe riservare non poche sorprese. Non solo. In autunno è atteso il primo libro della popstar, l’autobiografia The Woman in me edito in Italia da Longanesi.

Perché l'ennesimo ritorno di Britney Spears sa di revival
Il nuovo singolo di Britney Spears e Will.I.Am si intitola Mind your Business.

Un ritorno che ha il sapore di revival

Non fosse che nel mentre il mondo della musica si è totalmente rivoluzionato, l’età del target di riferimento della discografia si è abbassato verso i bambini, come se oggi fosse proprio il mondo Disney a essere al centro della loro attenzione, e Britney, che ricordiamolo nei primi Anni zero veniva indicata come ipotetica erede di Madonna, ben prima delle varie Lady Gaga, Beyoncé o Billie Eilish – fu lei la prima a baciarla, non scordiamolo – rischia di tornare, per l’ennesima volta, ma sotto forma di revival. Una specie di artista da baraccone destinata a una versione americana de I Migliori anni della nostra vita. Del resto anche Madonna ultimamente non se la passa troppo bene, non solo fisicamente – tutti abbiamo saputo del salvataggio in extremis con una iniezione di Narcan pochi giorni fa – ma anche artisticamente, sorta di labile ombra della regina del pop che è indubbiamente stata in passato. Non sempre, forse, conviene tornare, perché capita, come ci raccontava con tutta la maestria del caso Stephen King nell’introduzione della raccolta di racconti intitolata, appunto, A volte ritornano, che si finisca per credere a quei mostri che da sempre temiamo siano nascosti sotto il nostro letto di notte, e che anche quando pensavamo non esistessero non hanno mai mancato di farci paura.

 

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