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La Uefa riammette le squadre giovanili russe: «I bambini non paghino per le colpe degli adulti»
Le squadre russe composte da giocatori minorenni sono state riammesse dall’Uefa per disputare i campionati già della stagione 2023/2024. La decisione è stata annunciata al termine della riunione del comitato esecutivo a Limassol. Durante l’incontro, è stata assegnata la finale della Supercoppa Europea dell’agosto 2024 alla città di Varsavia. L’Uefa ha poi ufficializzato la decisione di riammettere le squadre dall’Under 17 in giù. E la scelta coinvolgerà anche le formazioni nazionali.
La Uefa: «I bambini non devono essere puniti»
Nella nota con cui ha ufficializzato la decisione, la Uefa ha sottolineato di essere «consapevole che i “bambini” non dovrebbero essere puniti per azioni la cui responsabilità ricade esclusivamente sugli adulti ed è fermamente convinta che il calcio non debba mai rinunciare a inviare messaggi di pace e speranza. È particolarmente doloroso che, a causa del perdurante conflitto, una generazione di minori sia privata del diritto di competere nel calcio internazionale. Per questi motivi, il Comitato Esecutivo della Uefa ha deciso che le squadre russe composte da giocatori minorenni saranno riammesse alle sue competizioni nel corso di questa stagione».
Saranno reinserite anche le formazioni femminili
E la nota prosegue: «Il Comitato Esecutivo ha chiesto all’amministrazione Uefa di proporre una soluzione tecnica che consenta il reinserimento delle squadre russe U17 (sia maschili che femminili) anche dopo che si sono già svolti i sorteggi. Tutte le partite delle squadre russe si giocheranno senza la bandiera nazionale, l’inno, la divisa nazionale e non sul territorio russo. Allo stesso tempo, il Comitato Esecutivo ha ribadito la sua condanna della guerra illegale della Russia e ha confermato che la sospensione di tutte le altre squadre russe (club e nazionali) rimarrà in vigore fino alla fine del conflitto in Ucraina».