Instagram testa etichette per le foto realizzate dall’intelligenza artificiale

Meta sta lavorando per consentire a Instagram di identificare ed etichettare foto e contenuti generati dall’intelligenza artificiale. Lo ha annunciato in anteprima con un post su Twitter lo sviluppatore italiano Alessandro Paluzzi, che spesso anticipa alcune funzionalità della piattaforma social prima del rilascio ufficiale online. Si cerca così di porre un freno alla diffusione sempre più capillare di fake news grazie a immagini deepfake o creazioni esclusivamente digitali dell’IA. La società, come hanno riportato i media americani Engaged e The Verge, ha rifiutato tramite il suo portavoce di commentare i rumors.

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Come funziona lo strumento di Instagram per le foto IA

Nel suo tweet, Paluzzi ha pubblicato anche uno screenshot di una pagina nell’app di Instagram. «Il creator o Meta hanno detto che questo contenuto è creato o modificato con l’intelligenza artificiale», si legge in un messaggio nella parte superiore. Seguono anche il link per una descrizione dell’IA generativa e una guida per riconoscere un post o una foto creati dai chatbot. Non è chiaro come Meta intenda automatizzare il sistema di riconoscimento o se si baserà su segnalazione degli utenti. Tuttavia, come sottolinea The Verge, la presenza nel messaggio della locuzione «Meta ha detto» fa pensare che in alcuni casi l’azienda interverrà in prima persona per effettuare un check ulteriore sulla validità del contenuto. La stessa società intanto sta progettando strumenti che sfruttino l’intelligenza artificiale generativa per migliorare l’esperienza sull’app. Paluzzi ha individuato una funzione di riepilogo dei messaggi in direct e un nuovo strumento per modificare le proprie stories.

La mossa di Meta, qualora dovesse concretizzarsi con un rilascio ufficiale della nuova funzione, potrebbe diventare essenziale per frenare la diffusione di deepfake sui social. Tra le immagini virali più famose del 2023 c’è indubbiamente la foto – rivelatasi una bufala – di Papa Francesco con indosso un cappotto bianco Balenciaga. In tanti hanno condiviso sui propri profili l’immagine, spacciandola per vera, salvo poi dover riconoscere che è stata realizzata con Midjourney, software di intelligenza artificiale disponibile in Rete. Celebri anche gli scatti di Donald Trump dietro le sbarre con tanto di tuta arancione. Per porre un freno all’avanzata delle bufale, sette aziende hi-tech tra cui Apple, OpenAI e Google hanno sottoscritto a luglio con il governo americano un documento per uno sviluppo responsabile dell’IA.

Lo sviluppatore italiano Alessandro Paluzzi ha scoperto una funzione di Instagram che potrebbe identificare le immagini create dall'IA.
La foto di Papa Francesco generata dall’IA (Twitter).
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