In Piemonte il Pd punta su Chiara Gribaudo per costruire il campo largo

La corrente della segretaria dem Elly Schlein è pronta a sostenere la deputata e vicepresidente del Partito democratico Chiara Gribaudo nella sua candidatura a presidente della Regione Piemonte. Questo è quanto emerso dalla videoconferenza nella quale martedì 10 ottobre Gribaudo ha riunito una sessantina di componenti del partito dell’area Schlein in Piemonte, annunciando ufficialmente la propria disponibilità a correre per sfidare Alberto Cirio.

In Piemonte il Pd punta su Chiara Gribaudo per costruire il campo largo
La deputata e vicepresidente del Pd Chiara Gribaudo (Imagoeconomica).

L’appuntamento del festival “Proxima” per parlare di lavoro e salute

La deputata cuneese è vista come la persona che meglio potrebbe interpretare quel cambiamento che la segreteria Schlein sta cercando di portare avanti, e che ai loro occhi non sarebbe adeguatamente rappresentato dall’altro contendente, il vicepresidente dem del Consiglio regionale Daniele Valle. Inoltre, Chiara Gribaudo, anche grazie alla sua sintonia con l’ex sindaca in quota M5s di Torino Chiara Appendino, sembra essere la candidata più adatta alla realizzazione del cosiddetto “campo largo” per le regionali. Sarà “Proxima“, il festival dell’area politica rosso-verde che si svolgerà a Torino dal 19 al 21 ottobre al Bunker, l’occasione in cui si potrebbero meglio definire i contorni di questa alleanza. La due giorni organizzata da Sinistra Italia è infatti una iniziativa pubblica dedicata al lavoro e alla salute, i due temi sui quali il Partito democratico sta puntando per tessere alleanze con tutte le opposizioni al governo Meloni, dal Movimento 5 stelle ad Azione e Italia viva.

Campo largo? Lo schema «sembra più adatto a stringerlo»

Ma la realizzazione del campo largo in Piemonte è tutt’altro che scontata. Innanzitutto perché è la stessa Gribaudo a non voler sentire parlare di campi, stretti o larghi che siano: «Quella che vogliamo costruire è una grande alleanza che sia un’alternativa forte e credibile alle forze che sostengono uno degli esecutivi più di destra della storia repubblicana». Inoltre, una fonte che ha assistito alla videoconferenza di martedì, ha raccontato a La Stampa che Gribaudo sostiene si stia «delineando uno schema che sembra più adatto a stringere il campo, piuttosto che allargarlo», la sua è una spinta «ad andare oltre le paure di quanti, anche all’interno del partito, sembrano interessati a conservare lo status quo».

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Da Giuseppe Conte ancora messaggi ambigui

Ma se per le regionali il Pd punta all’impresa di riunire sotto un unico programma Sinistra italiana-Verdi, il M5s, Azione e Italia viva, sulle alleanze allargate i partiti di opposizione del centrosinistra nutrono ancora forti resistenze. Il Movimento 5 stelle in Piemonte continua a prendere tempo e da Giuseppe Conte arrivano messaggi ancora ambigui, che sembrano riferirsi alle differenze insormontabili con Azione e Italia viva: «Non mi parlate di campo largo. Noi abbiamo l’ambizione, come Movimento 5 Stelle di allargare sì il campo ma sulla base del consenso crescente che gli italiani mostrano verso le nostre proposte, non certo dando vita a un cartello elettorale con tante forze politiche diverse che creano un campo frammentato e ingestibile».

Diversità di vedute anche in Azione

E altrettanto complesso è il caso di Azione, dove in Piemonte si registrano diversità di vedute. Enrico Costa, vicesegretario nazionale, ha già aperto alla lista civica di Cirio, mentre il segretario Carlo Calenda temporeggia. Infine, sulla candidatura ufficiale di Chiara Gribaudo è ancora tutto da decidere. A determinare se la vicepresidente dem sarà la sfidante di Alberto Cirio saranno i tavoli romani. Il primo nodo da sciogliere è quello relativo alle Primarie, il partito nazionale vorrebbe evitare una lotta interna e convergere su un unico nome, superando le diffidenze interne al partito nei confronti di Elly Schlein. Per non correre il rischio di imporre un candidato senza consultare la base, il segretario regionale Domenico Rossi ha esplicitamente evocato le primarie al termine della segreteria di lunedì sera. Anche l’altro candidato alle regionali, Daniele Valle, si è detto disponibile a sottoporsi al voto dei tesserati e degli elettori.

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