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Il debito pubblico tocca un nuovo record: 2.858 miliardi a luglio
Cresce ancora il debito pubblico italiano. Come comunica la Banca d’Italia a luglio 2023 è aumentato di 10,4 miliardi rispetto a giugno, risultando pari a 2.858,6 miliardi di euro. L’aumento delle disponibilità liquide del Tesoro (26,6 miliardi, a 68,4) e l’effetto degli scarti e dei premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione dei tassi di cambio (0,5 miliardi) hanno più che compensato l’avanzo di cassa delle amministrazioni pubbliche (16,7 miliardi). Con riferimento alla ripartizione per sotto-settori, il debito delle Amministrazioni centrali è aumentato di 11,3 miliardi, mentre quello delle Amministrazioni locali è diminuito di 0,9 miliardi. Il debito degli Enti di previdenza è rimasto invece sostanzialmente stabile. La vita media residua del debito è rimasta stabile a 7,7 anni.
Le entrate tributarie contabilizzate sono state pari a 66 miliardi
La quota del debito detenuta da Bankitalia è diminuita al 25,2 per cento (dal 25,4 per cento del mese precedente), mentre a giugno (ultimo mese per cui questo dato è disponibile) quelle detenute dai non residenti e dagli altri residenti (principalmente famiglie e imprese non finanziarie) sono leggermente aumentate, collocandosi rispettivamente al 26,9 e all’11,8 per cento. A luglio le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 66 miliardi, in aumento del 12,6 per cento (7,4 miliardi) rispetto al corrispondente mese del 2022. Nei primi sette mesi del 2023 le entrate tributarie sono state pari a 297,4 miliardi, in aumento del 7,5 per cento (20,6 miliardi) rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente.