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I tifosi della Juve non vogliono Lukaku: «Non sarai mai il benvenuto»
A poco più di una settimana dall’inizio della Serie A, il calciomercato è entrato nel vivo. Le ultime settimane d’agosto sono, da sempre, quelle principali che permettono alle squadre di completare le rose, con acquisti e cessioni. C’è una trattativa che fa discutere ormai da tempo: quella tra Romelu Lukaku e la Juventus. L’ex attaccante dell’Inter sarebbe vicino al passaggio in bianconero, dopo un’estate complicata. Ma ora il suo trasferimento potrebbe subire un nuovo stop, dopo l’attacco della curva bianconera al centravanti belga.
Lo striscione dei tifosi: «Non sarai mai il benvenuto»
La Curva Sud della Juventus ha esposto davanti l’Allianz Stadium di Torino uno striscione contro l’arrivo del centravanti. Si legge: «Lukaku resta a Milano. Il secondo portiere già lo abbiamo». La foto è stata poi pubblicata sul profilo Instagram della tifoseria con un attacco duro: «Noi non dimentichiamo quanto accaduto. Lukaku qui non sarai mai il benvenuto». Il riferimento è a quanto accaduto il 4 aprile scorso, quando l’attaccante ha zittito la curva dopo aver segnato su rigore il gol dell’1-1 interista nel match contro la Juventus, valido per la semifinale d’andata di Coppa Italia. Durante la stessa partita, Lukaku è stato bersagliato da cori razzisti e per questo la curva è stata poi squalificata.
Lukaku attaccato anche dagli interisti
Il belga è stato attaccato, il 18 luglio scorso, anche dai tifosi dell’Inter. La Curva Nord nerazzurra ha scritto contro di lui una nota, dopo che l’attaccante, inizialmente vicino al ritorno a Milano, è stato accostato alla Juventus. Il comunicato recitava: «Chi ti ha tradito tornerà a farlo. Non perché ci prova gusto, ma perché è nella sua indole. Già perché tu, Romelu, hai tradito tutti noi. Noi che ti abbiamo difeso a spada tratta durante il tuo periodo no. Noi che ti abbiamo difeso quando i tifosi della squadra che ti ha cercato ti hanno deriso. Ora ci ripaghi con una pugnalata degna del miglior Bruto. Hai baciato quello stemma che per noi vale più della nostra vita e ora come un vile mercenario da quattro soldi ti vendi al miglior offerente. Prima di essere campioni bisogna essere uomini e tu non lo sei. Lukaku, addio infame».