Archivio
- Novembre 2024 (39)
- Agosto 2024 (1)
- Dicembre 2023 (73)
- Novembre 2023 (1333)
- Ottobre 2023 (1631)
- Settembre 2023 (1468)
- Agosto 2023 (1417)
- Luglio 2023 (1389)
- Giugno 2023 (441)
- Maggio 2020 (30)
- Marzo 2020 (94)
- Febbraio 2020 (1)
- Gennaio 2018 (10)
Grammy Awards, l’ex Ceo Neil Portnow accusato di stupro
Una cantante statunitense, protetta dall’anonimato, ha denunciato l’ex Ceo dei Grammy Awards Neil Portnow per violenza sessuale. I fatti risalirebbero al 2018 in una stanza d’albergo di New York. Sotto accusa anche la Recording Academy, il gruppo no profit che organizza gli Oscar della musica, per aver ignorato lo stupro nonostante ne fosse al corrente già almeno dal 2020. Immediata la replica del 75enne newyorkese, che ha risposto tramite un suo portavoce. «Si tratta di parole completamente false», ha spiegato in un’email riportata anche dal Guardian. «Senza dubbio, sono motivate dal rifiuto di Portnow di ottemperare alle oltraggiose richieste di denaro e assistenza della ricorrente per ottenere un visto di soggiorno». La notizia arriva a poche ore dall’annuncio delle nomination ai Grammy Awards 2024, attese alle 16.45 italiane del 10 novembre.
L’ex Ceo dei Grammy Awards avrebbe aggredito la cantante dopo averla drogata
Sebbene non si conosca l’identità dell’artista americana che ha sporto denuncia, i media hanno affermato che è una cantante di fama mondiale che, nel corso della sua carriera, ha suonato alla Carnegie Hall, una delle più importanti sale da concerto negli States che ha ospitato anche Beatles, David Bowie, Maria Callas, Tina Turner e Frank Sinatra. Secondo l’accusa, Neil Portnow avrebbe incontrato l’artista, che all’epoca dei fatti aveva 37 anni, nella camera di un hotel di Manhattan per questioni di lavoro. Prima di aggredirla sessualmente, le avrebbe offerto un drink che l’avrebbe stordita tanto da farle perdere conoscenza a intermittenza. La cantante ha ricordato poi di aver contattato già alla fine del 2018 la Recording Academy, che però non le ha creduto. «Riteniamo che le affermazioni siano prive di fondamento», si legge nella risposta ufficiale dell’epoca. «Vogliamo difendere vigorosamente l’Academy dalle accuse».
Non è però la prima volta che Portnow finisce al centro delle polemiche per il suo comportamento o per via di alcune dichiarazioni infelici. Nel 2019, l’anno in cui annunciò le sue dimissioni dalla carica di presidente e amministratore delegato dei Grammy Awards, dichiarò in piena epoca #MeToo che le donne della musica in tutto il mondo devono «farsi avanti se vogliono maggiori riconoscimenti». L’anno successivo, invece, emersero per prima volta le voci di una sua aggressione sessuale nei confronti di un’artista, prontamente insabbiate al fine di evitare lo scoppio di uno scandalo. Deborah Dugan, che aveva preso il posto di Portnow alla guida dei Grammy, avrebbe ricevuto forti pressioni arrivando a rassegnare le dimissioni dopo pochi mesi per aver cercato di portare a galla una serie di abusi nella musica.