Archivio
- Novembre 2024 (39)
- Agosto 2024 (1)
- Dicembre 2023 (73)
- Novembre 2023 (1333)
- Ottobre 2023 (1631)
- Settembre 2023 (1468)
- Agosto 2023 (1417)
- Luglio 2023 (1389)
- Giugno 2023 (441)
- Maggio 2020 (30)
- Marzo 2020 (94)
- Febbraio 2020 (1)
- Gennaio 2018 (10)
Galleria Vittorio Emanuele II, cominciata la pulizia delle scritte
Sono iniziati subito, a Milano, nella mattinata di mercoledì 9 agosto, i lavori di pulizia delle scritte che hanno deturpato la Galleria Vittorio Emanuele II, in piazza del Duomo, nella serata di lunedì 7 agosto, da parte di alcuni writer. Un’azione, questa, che ha suscitato rabbia e indignazione tra i cittadini. I manutentori sono al lavoro su un’altissima autoscala.
In rete spuntano i primi video dell’atto vandalico
Sul caso della Galleria Vittorio Emanuele II di Milano deturpata spuntano segnalazioni, che già in primavera indicavano la vulnerabilità della struttura alle incursioni, con due video e varie foto pubblicati su Instagram che sarebbero stati segnalati alla Polizia Locale. A raccontarlo è Fabiola Minoletti, esperta di graffitismo: «Il graffitismo sta andando sempre più verso una deriva vandalica e imprese di questo tipo ne sono una tipica manifestazione. Azioni sempre più estreme che trovato nel web nei social un naturale amplificatore alla ricerca di fama e di like». E, a proposito del monumento a Milano, continua: «In rete si trovano già altre azioni che documentano l’accesso alla Galleria indisturbata e pericolosa. Occorre lanciare segnali forti di contrasto e di contenimento a queste azioni estreme che creano danni economici e possono essere emulati. Io stessa avevo segnalato due di questi video alla Polizia Locale nella primavera scorsa». Nei video e nelle foto si vedono dei ragazzi che salgono sui tetti della galleria Vittori Emanuele II utilizzando le rampe e le scale in ferro che permettono di spostarsi sulla sommità della struttura. I ragazzi postano foto spavalde e immortalano la loro incursione aggiungendo, nei post, musiche trap come colona sonora. Non si vedono però in azione con bombolette o a fare scritte, a sostegno dell’idea che non si tratti di vere e proprie «crew» di graffitari ma di gruppi di ragazzi che vogliono compiere vandalismi. Alcuni si vedono sporgersi pericolosamente verso il basso, sia sul lato interno sia verso piazza del Duomo.