Faida dei trapper: condannato Simba La Rue

Quattro anni per Simba La Rue e altre cinque condanne fra gli otto mesi e i tre anni e otto mesi. Confermati dunque entrambi i capi d’accusa per lesioni e rapina. Si tratta dell’esito del patteggiamento avvenuto all’interno del processo in abbreviato noto come la faida tra trapper.

L’aggressone alla gang rivale

L’episodio risale al mese di marzo del 2022, quando il gruppo di Simba affrontò una gang rivale che faceva capo a Baby Touché, con calci, pugni e un coltello, in via Settala, a Milano. Due persone finirono al pronto soccorso. Per gli stessi  fatti, altre due persone sono state già condannate. Durante la penultima udienza, la difesa di Simba a cura dell’avvocato Nicolò Vecchioni, aveva sostenuto che il giovane non aveva rubato il telefono, così da far cadere l’accusa di rapina, che tuttavia non avvenne.

Le condanne

A ricevere la condanna maggiore tra gli imputati è stato proprio Simba La Rue, il cui vero nome è Mohamed Lamine Saida. La giudice Rossana Mongiardo ha poi condannato a 3 anni e 8 mesi Mevljudin Hetem, a 3 anni e 5 mesi Sara Ben Salha, alla quale è stata riconosciuta un’attenuante per “concorso anomalo”, e ancora a 10 mesi Ndiaga Faye e a 8 mesi gli altri componenti della crew: Pape Ousmane Loum e Chakib Mounir. Ha invece patteggiato 3 anni e 4 mesi Alan Momo.

I precedenti

Sul rapper Simba La Rue pende anche un processo con Baby Gang, noto trapper, e altri giovani, per una sparatoria nella notte tra il 2 e il 3 luglio 2022 in via di Tocqueville, vicino a corso Como, in cui rimasero feriti due senegalesi. Per l’esito di questo processo, bisognerà attendere il 15 novembre.

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