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Eunice Newton Foote, chi è la protagonista del doodle del 17 luglio
Google celebra una delle scienziate più importanti ma forse meno note dell’ultimo secolo. Per il 17 luglio, il doodle – alterazione del logo del motore di ricerca in home page – ha come protagonista Eunice Newton Foote in occasione dei 204 anni dalla nascita. Originaria del Connecticut, negli Stati Uniti, ha scoperto per prima l’importanza dell’effetto serra sul pianeta grazie ad alcuni studi sull’anidride carbonica. Ignorata dalla comunità scientifica per oltre un secolo in quanto donna, è stata riscoperta soltanto nel 2019 nel corso di una conferenza dell’Università della California. Brillante studiosa, si batté a lungo per la parità di genere nella società e negli studi accademici.
Eunice Newton Foote, chi è la protagonista del nuovo doodle di Google
La passione di Eunice Newton Foote nacque già durante gli studi presso il Troy Female Seminary, che frequentò dal 1836 al 1838 anche grazie al supporto di suo padre Isaac Newton, omonimo del grande studioso. Dopo aver imparato i fondamenti di gran parte delle materie scientifiche, soprattutto biologia e chimica, in uno dei suoi esperimenti si imbatté in un fenomeno allora pienamente sconosciuto: l’effetto serra. Foote infatti utilizzò quattro termometri, due cilindri di vetro e una pompa per studiare l’anidride carbonica. Con l’aiuto della pompa estrasse l’aria da uno dei cilindri e la passò nell’altro, registrando le variazioni della temperatura ogni tre minuti a cicli continui. Notò subito come facesse più caldo con l’aria più densa e più fresco in quella rarefatta. Ripetendo i test, registrò la variazione maggiore in presenza di quello che chiamò «gas acido carbonico», oggi noto come CO?.
«Un’atmosfera carica di questo gas darebbe alla nostra Terra una temperatura elevata», scisse Eunice Newton Foote nella sua ricerca, pubblicata nel 1856. «Se l’aria fosse mescolata in una proporzione sempre maggiore, ne deriverebbe una temperatura ancora più alta». In pratica, descrisse in maniera dettagliata l’effetto serra e il suo impatto sul clima terrestre, molti anni prima che gli scienziati decidessero di concentrare i loro studi sul fenomeno. Per decenni però, in quanto donna, venne ignorata dai colleghi, tanto che in molti hanno attribuito il successo all’irlandese John Tyndall, che però giunse anni dopo di lei. Proprio per i numerosi ostacoli che incontrò sul proprio cammino, la scienziata si batté a lungo per la parità di genere. Nel 1848 aveva infatti partecipato alla prima Convenzione per i diritti delle donne a Seneca Falls, nello Stato di New York, dove aveva sottoscritto la Dichiarazione dei sentimenti, documento per chiedere l’uguaglianza nello status sociale e legale.