Eagles, morto a 77 anni il bassista e cantante Randy Meisner

Dopo Sinéad O’Connor, la musica perde un altro importante pezzo di storia. È morto a 77 anni Randy Meisner, bassista e cantante nonché cofondatore gli Eagles. Ad annunciarlo lo stesso gruppo con una nota sul sito ufficiale: «È stato in prima linea nella rivoluzione musicale di fine Anni 60», si legge nel comunicato. «Determinante nel successo della band, aveva un’estensione vocale sorprendente». L’artista è deceduto nella serata di mercoledì 26 luglio per complicazioni dovute a una broncopneumopatia cronica ostruttiva, malattia che ostacola le vie aeree, di cui soffriva da tempo. Originario del Nebraska, creò gli Eagles nel settembre 1971, restandovi per appena sei anni, quando lasciò per divergenze creative. Ha poi pubblicato diversi progetti da solista o assieme ad altre formazioni musicali. Tanti gli omaggi sui social, tra cui Randy Bachman dei Guess Who, gli America e l’attrice Jamie Lee Curtis.

Randy Meisner, la carriera del bassista e cantante degli Eagles

Nato a Scottsbluff, in Nebraska, l’8 marzo 1946, Randy Meisner iniziò la sua carriera musicale nel 1968 con la band Poco, in cui suonavano anche l’ex membro dei Buffalo Springfield Richie Furay e Jim Messina, che lo ha salutato ringraziandolo per «le emozioni vissute assieme». Non vi rimase molto, tanto che abbandonò il gruppo ancor prima che uscisse in radio il primo disco, Pickin’ Up the Pieces, l’anno successivo. Nel 1971 però conobbe il cantautore Glenn Frey e il percussionista Don Henley, allora in supporto alla cantante Linda Ronstad. «Un giorno, tornai a casa e li trovai mentre provavano un pezzo», avrebbe poi raccontato l’autrice di Blue Bayou e Long Long Time. «Erano fantastici, con voci e idee uniche. Un successo garantito». I tre, assieme al chitarrista Bernie Lendon, diedero vita poco dopo agli Eagles. Incisero subito l’album omonimo nel 1972, il primo di cinque produzioni a cadenza annuale.

Randy Meisner, fondatore degli Eagles, è morto a 77 anni a Los Angeles. Suonò nella band fino al 1977, poi una breve carriera da solista.
Gli Eagles nel 1998 con, a sinistra, Randy Meisner (Getty Images).

Nel 1974 uscì Desperado, seguito a ruota da On the Border con la hit The Best of my Love, al vertice della classifica americana. L’anno dopo toccò a One of These Nights, al cui interno è possibile ascoltare Take It to the Limit con la voce di Randy Meisner. Il successo planetario giunse però solo nel 1976 con il disco Hotel California, contenente l’indimenticabile traccia omonima. Ad oggi è il terzo album più venduto di tutti i tempi negli Usa, dietro solo a Thriller di Michael Jackson e a un’altra pubblicazione degli stessi Eagles, Their Greatest Hits, che contiene i successi fra 1971 e 1975 tra cui Take It Easy e Already Gone. Tuttavia la gloria non fece altro che accendere ancor di più i contrasti in seno alla band, tanto che nel 1977 Meisner gettò la spugna e lasciò il gruppo. Tornò solo nel 1998 per il riconoscimento nella Rock and Roll Hall of Fame. Nel 2013 rifiutò invece la reunion per problemi di salute.

I successi da solista e la tragedia della moglie nel 2016

Dopo aver lasciato gli Eagles, Randy Meisner tornò per un po’ di tempo a suonare con i Poco, ma si dedicò principalmente alla carriera da solista pubblicando due album. Nel 1978 uscì infatti un disco omonimo e due anni dopo arrivò One more song che conteneva Hearts on Fire, il suo maggior successo. Nel 2016 ha attraversato un periodo molto difficile a seguito della morte di sua moglie Lana Rae, che si ferì in modo accidentale mentre stava spostando un fucile nella sua abitazione. Nella formazione originale degli Eagles resta oggi soltanto Don Henley dopo l’addio di Lendon e la morte nel 2016 di Frey. In programma un tour d’addio, The Long Goodbye, che potrebbe durare fino al 2025. Ancora non sono disponibili date in Italia.

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