Deficit e Patto di stabilità, come cambiano le norme Ue causa coronavirus

Non verranno contate le spese per sanità, imprese, regioni e lavoratori. Stop alle raccomandazioni. Pronto l'ultilizzo di una clausola anti-crisi. Così Bruxelles vuole allentare la morsa sui Paesi colpiti dal Covid-19.

L’Unione europea è pronta a chiudere un occhio. Dopo la crisi sanitaria, per riemergere dalla crisi economica che avrà portato il coronavirus servono meno paletti. E così da Bruxelles arrivano aperture: come l’esclusione dal calcolo del deficit di tutte le misure per contenere e contrastare la pandemia di Covid-19, per il sistema sanitario, per sostenere imprese, regioni e lavoratori.

LINEE GUIDA CHE L’UE PRESENTERÀ

E in caso di crescita negativa o crollo delle attività, gli sforzi di bilancio richiesti ai Paesi si adatteranno alla situazione specifica dell’economia che si è creata in conseguenza del coronavirus. Queste, salvo modifiche, sono le principali linee guida del Patto di stabilità che l’Ue ha deciso di presentare venerdì 13 marzo, secondo quanto anticipato dall’Ansa.

SOSPESI GLI AGGIUSTAMENTI DI BILANCIO

La Commissione Ue, tra l’altro, è pronta a utilizzare la clausola anti-crisi del Regolamento 1466/97 sulla sorveglianza dei bilanci, che di fatto sospende gli aggiustamenti di bilancio in caso contrazione severa dell’economia.

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