Daily Archives: 11 Settembre 2025

Vino, Barolo e Etna Doc alleati per ‘conquistare’ Parigi

AGI - In 30 per sfidare i francesi in casa loro: il prossimo 4 novembre il Barolo e l'Etna DOC 'invaderanno' Parigi, in un evento organizzato dal Consorzio I Vini del Piemonte e dal Consorzio di tutela dei Vini Etna Doc e in collaborazione con la Strada del Barolo e grandi vini di Langa

Trenta aziende dei due territori si confronteranno al Pavillon Wagram con importatori, distributori, ristoratori, sommelier e stampa specializzata per approfondire la conoscenza di queste due denominazioni d'eccellenza.

Degustazioni e incontri, trenta aziende protagoniste

"L'iniziativa è nata da un connubio che parte già a fine dell'anno scorso, quando abbiamo cominciato a collaborare: al Vinitaly abbiamo concordato un paio di cose ed è venuto fuori questo progetto. Il territorio francese è molto complesso, ed è opportuno andare con due nomi altisonanti e che messi assieme possano fare solo bene", spiega Seby Costanzo, titolare di 'Cantine di Nessuno', a margine di una degustazione di Barolo e di Etna Doc organizzata dall'Associazione italiana sommelier (Ais) nel corso della ViniMilo 2025.

L'interesse francese per i vini dell'Etna

Costanzo sottolinea, tra l'altro, un interesse francese verso i vini dell'Etna determinato da un fattore economico interno: "Al Wine Paris ho incontrato i titolari di una piccola enoteca: sono venuti poi in Sicilia a trovarci, hanno comprato, si sono portati via diverse quantità di bottiglie. Si dice che l'Etna sia caro, ma forse i francesi cominciano a vedere che alcune zone in patria, come la Borgogna, stanno rendendo proibitivi i costi dei vini".

Strategie di promozione

Insomma, i vini dell'Etna possono risultare convenienti anche oltralpe. Il connubio Langhe-Etna "comincerà con Parigi, per poi proseguire con altre città", dice Nicola Argamante, presidente del consorzio di promozione "I Vini del Piemonte". "Cercheremo - prosegue - sia di promuovere i nostri vini che di portare in Italia il pubblico che verrà alle degustazioni. Il mercato francese per noi è interessante, esportiamo poco e oggi con l'Etna arriviamo con una unione che fa la forza".

L'Italia del vino, eccellenza e qualità

Arrivano i piemontesi? "No - risponde - arrivano gli italiani. L'obiettivo è fare gli eventi con 4-5 denominazioni italiane più importanti insieme, e se l'Italia del vino vuol farsi conoscere deve mandare avanti, come ci insegna il mondo della moda, le eccellenze". Il Barolo, con la complessità, struttura e longevità del vitigno Nebbiolo, e l'Etna Doc, con l'energia unica del Nerello Mascalese e del Carricante, sono chiamati "a dimostrare la capacità dei vini italiani di presentarsi uniti sul palcoscenico globale, offrendo un messaggio di qualità, autenticità e grande potenziale".

Milo e l'Etna Bianco Superiore

È stata Milo, patria dell'Etna bianco Superiore, a 'benedire' la missione: "Quest'anno il livello delle degustazioni è stato altissimo - ha spiegato il sindaco, Alfio Cosentino - e adesso l'obiettivo è fare di Milo un punto di riferimento costante tutto l'anno in questo settore, a partire dai produttori". È stato detto che l'Etna bianco Superiore può diventare il vino iconico d'Italia. "Secondo me sì", risponde Costanzo. "Oggi - aggiunge - non c'è un bianco iconico d'Italia, e i bianchi che possono dare segnali molto interessanti sul piano della longevità sono quelli dell'Etna".

La rivoluzione del vino sull'Etna

Costanzo racconta un percorso lungo, lento, esploso poi in tante, forse troppe, manifestazioni, masterclass e rassegne intorno al vulcano mentre sembra mancare una regia centrale: il sito web del Consorzio Etna Doc, ad esempio, è fermo al 2022 (fa eccezione un bando) mentre quello dei Vini del Piemonte e quello della Strada delle Langhe è aggiornatissimo. "L'Etna - dice Costanzo - produce vino da centinaia di anni, ma solo 35 anni fa c'è stata una rivoluzione: il produttore Benanti fu il primo a farla portando una nuova mentalità".

Negli anni successivi l'Etna è cambiato perché hanno fatto il loro ingresso 20-25 imprenditori, non importa se grandi o piccoli, che si sono spesi con un know-how fatto di marketing, immagine, relazioni che fino a quel momento non erano parte di una cultura aziendale. Negli ultimi cinque sei anni la qualità media dei vini dell'Etna, a partire dall'Etna bianco Superiore, è cresciuta notevolmente e oggi siamo qui. Un produttore friulano una volta mi ha detto: 'Siete gli unici con cui possiamo competere'".

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Caro affitti, per una singola i prezzi oscillano tra i 200 e i 650 euro

AGI - La stanza singola è diventata ormai la sistemazione in assoluto più richiesta dagli studenti italiani, mentre la domanda sulle doppie va scemando. Gli studentati universitari restano una soluzione marginale, spesso costosa e comunque incapace di soddisfare la domanda. Solo una quota ristretta di famiglie benestanti sceglie ancora di affittare interi mono o bilocali

Lo rileva uno studio di SoloAffitti che ha scattato la fotografia del mercato delle locazioni per studenti universitari in Italia in vista dell'avvio del nuovo anno accademico.

Andamento dei canoni di locazione

Dopo gli incrementi degli ultimi anni, i canoni sembrano aver raggiunto il tetto massimo. In molte città del nord la prospettiva è di stabilità, con la sola Milano che, come spesso accade, anticipa i trend nazionali: le stanze singole oscillano tra i 650 e i 700 euro, con un leggero segnale di contrazione. Tra le altre grandi città, Torino, Trieste e Genova presentano i prezzi più accessibili in assoluto al nord, con stanze singole generalmente comprese tra i 300 e i 400 euro, e punte fino a 450-500 euro per soluzioni di qualità superiore o in posizione strategica. A Trieste, alcuni studenti più facoltosi scelgono di affittare interi appartamenti a circa 650 euro, mentre a Genova la scelta è fortemente influenzata dalla vicinanza ai bus. Nelle città più piccole come Padova, Brescia e Trento, i canoni per una singola si aggirano tra i 400 e i 500 euro, con Padova sopra la media, con canoni che rimangono tra i 400 e i 500 euro, ma possono arrivare a 600 euro per immobili dotati di bagno ad uso esclusivo.

Prezzi degli affitti nel centro Italia

Anche nel centro Italia la stanza singola è la soluzione più richiesta ovunque, con prezzi che variano in modo significativo tra le grandi città e quelle più piccole. Roma è la più costosa, con canoni intorno ai 600 euro. La distanza dal centro è un elemento che incide in modo preponderante sulla scelta, così come le condizioni di sicurezza sismica e impiantistica degli immobili, che nella Capitale sono quasi sempre datati. A seguire, Firenze e Pisa, dove si prediligono zone centrali o ben collegate, con prezzi tra i 300 e i 350 euro in media, e punte fino a 450 euro per stanze con bagno privato. Siena si mantiene più accessibile (250-320 euro), ma il prezzo sale fino a 400-450 euro per piccoli appartamenti autonomi. Ferrara si conferma una delle città più accessibili, con canoni che vanno da 250 a 400 euro a seconda delle condizioni e della posizione dell'immobile. Ancora più economiche sono Perugia e Teramo, dove le stanze singole partono da 200 euro, con una media tra i 250 e i 300 euro. A Teramo cresce la domanda di appartamenti indipendenti da parte di studenti con maggiore disponibilità economica.

Nel sud Italia

Nel sud Italia i prezzi degli affitti per studenti restano i più contenuti del Paese, ma in molte città, la vetustà degli immobili, il quartiere e i collegamenti influenzano fortemente le preferenze abitative. A Bari, i canoni per una singola si collocano tra i 250 e i 350 euro, con prezzi più bassi solo per appartamenti molto datati e più alti (fino a 400 euro) solo in caso di bagno privato. Il potenziamento del trasporto pubblico è in corso, ma la vicinanza all'università resta un fattore determinante. Il tetto massimo si alza per Napoli, dove è possibile trovare una singola stando nella fascia 250-500 euro al massimo.

A Catanzaro, città con una mobilità urbana complessa, la posizione dell'alloggio è cruciale. I prezzi vanno dai 200 ai 250 euro, con valori superiori solo per stanze nuove e molto ampie. Reggio Calabria si distingue per i canoni più bassi: le singole si trovano tra i 140 e i 180 euro, tanto che chi può sceglie spesso un monolocale a circa 350 euro. Tuttavia, molte case per studenti sono vecchie e poco funzionali. A Messina, i prezzi si mantengono tra i 250 e i 300 euro, mentre a Catania si aggirano tra i 250 e i 270 euro, con punte di 300-350 euro per stanze dotate di bagno esclusivo. Anche a Catania e Palermo le singole vanno per la maggiore. A Palermo, i prezzi oscillano tra i 250 e i 350 euro, raramente superando i 400 euro anche per soluzioni migliori. A incidere sul contenimento dei prezzi, là dove funzionano bene, sono soprattutto gli accordi territoriali, che permettono di tenere allineate le aspettative dei proprietari e di garantire maggiore trasparenza agli studenti.

Fattori principali nella scelta dell'alloggio

Gli studenti, rileva la ricerca, definiscono le proprie scelte abitative a partire da tre fattori principali. Il primo è la prossimità all'università, che pesa soprattutto se la zona è vissuta anche di sera. Il secondo fattore è la vicinanza ai mezzi pubblici. Il terzo elemento riguarda le condizioni dell'immobile. La presenza del bagno privato incide, ma non è la regola. Settembre e ottobre restano i mesi di maggiore tensione per la domanda, ma il 2025 introduce una novità: il "semestre aperto" di Medicina, che porta molti studenti a richiedere contratti di soli sei mesi con possibilità di proroga. Una dinamica che introduce incertezza sia per chi cerca casa sia per i proprietari. "I rischi del fai-da-te sono altissimi, soprattutto online, dove dilagano annunci truffa o dai budget fuori mercato. In questa situazione, il nostro ruolo è quello di aiutare gli studenti, fornendo loro soluzioni abitative valide, informazioni affidabili e supporto contrattuale, in modo da garantire un'esperienza abitativa serena e sicura, sia per gli studenti, che per i proprietari", commenta Silvia Spronelli, ad di SoloAffitti.

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