Monthly Archives: Novembre 2024

In Italia ci sono 6 milioni di obesi, e i giovani sono sempre di più

 AGI - Rispetto a 20 anni fa, sono circa 1,6 milioni in più le persone con obesità in Italia, per un totale di quasi 6 milioni di cittadini. Un incremento del 38 per cento rispetto al 2003, dove il tasso di obesità risulta in aumento soprattutto tra i giovani adulti: in particolare nella fascia di età 18-34 la percentuale di persone affette è passato dal 2,6 per cento al 6,6 per cento, raddoppiando tra gli uomini e triplicando tra le donne, mentre in quelle 35-44 è passata dal 6,4 per cento al 9,8 per cento. Anche tra gli over74 il tasso incrementa dall'11,0 per cento del 2003 al 13,8 per cento del 2023.

 

Questi sono alcuni dei dati Istat 2023 sull'epidemiologia dell'obesità in Italia che verranno presentati oggi pomeriggio durante il sesto Italian Obesity Barometer Summit "Unire gli sforzi per ridurre, prevenire e curare l'obesità" durante il quale Istituzioni, esperti, società scientifiche e associazioni pazienti si confronteranno per definire le strategie da mettere in atto per contrastare la pandemia di sovrappeso e obesità nel nostro Paese.

 

L'evento è realizzato, su iniziativa della Sen. Daniela Sbrollini, in collaborazione con l'Intergruppo parlamentare obesità, diabete e malattie croniche non trasmissibili, Intergruppo parlamentare qualità di vita nelle città, Italian Barometer Diabetes Observatory (IBDO) Foundation Spin off Università di Roma Tor Vergata, Istat, Coresearch, Crea Sanità, Bhave, Università di Roma Tor Vergata - Dipartimento di medicina dei servizi, le società scientifiche di area1, Italian Obesity Network, Open Italy, Amici Obesi e con il contributo non condizionato di Novo Nordisk nell'ambito del progetto internazionale Driving change in obesity. L'obesità è associata a oltre 200 complicazioni, inclusi tumori, malattie cardiovascolari, diabete tipo 2 e malattie respiratorie croniche con conseguenze sulla morbilità e mortalità. L'obesità grave è stata associata a una diminuzione dell'aspettativa di vita e ad un aumento del tasso di mortalità indipendentemente dall'età, regione geografica, titolo di studio o l'abitudine di fumare.

 

"L'obesità è molto più di un semplice eccesso di peso, basti pensare che il 41 per cento di tutta la mortalità cardiovascolare negli Stati Uniti corrisponde a un alto indice di massa corporea (IMC). Esiste, infatti, una chiara associazione tra IMC e ipertensione alla base delle principali malattie cardiovascolari, come infarto, ictus e insufficienza cardiaca. è stato osservato in Italia che l'ipertensione è presente nel 45 per cento delle persone con un IMC normale, nel 67 per cento di quelle con sovrappeso, fino ad arrivare all'87 per cento in coloro che soffrono di obesità", dice Paolo Sbraccia, Presidente di IBDO Foundation.

 

"Secondo le stime Istat più aggiornate, nel 2023 sono l'11,8 per cento gli adulti con obesità in Italia. Il lieve aumento registrato rispetto al 2022 (0,4 punti percentuali) non risulta statisticamente significativo nel complesso della popolazione adulta, ma dall'analisi per età emerge un incremento importante tra i più giovani tra gli adulti, ovvero quelli compresi nella fascia di età 18-34 anni. Infatti, anche se la percentuale di persone con obesità in questa fascia di età rimane sempre inferiore rispetto alle altre, si è passati dal 5,0 per cento nel 2022 al 6,6 per cento nel 2023.

 

Si conferma dunque la tendenza all'aumento dell'obesità tra i giovani adulti registrata nel lungo periodo. La quota più elevata di obesità si registra come sempre tra gli anziani di 65-74 anni, dove si stima che oltre 1 persona su 6 abbia la malattia (15,9 per cento) nel 2023", spiega Roberta Crialesi, Responsabile del Servizio Sistema integrato salute, assistenza e previdenza dell'Istat. "Restano invece del tutto stabili rispetto all'anno precedente i livelli complessivi di eccesso di peso, che continua a riguardare complessivamente quasi un adulto su due in Italia (46,3 per cento)". 

Impresa al Benabeu per il Milan, 3-1 sul Real Madrid

AGI - Il Milan fa l'impresa in Champions League e batte in trasferta il Real Madrid nella sfida valevole per la quarta giornata. Al Santiago Bernabeu i rossoneri s'impongo 3-1 al termine di una gara sontuosa grazie alle reti di Thiaw, dell'ex Morata e di Reijnders, mentre a nulla serve il rigore del momentaneo pari realizzato da Vinicus (annullato dal Var anche un gol di Rudiger nel finale). Secondo successo europeo di fila per la squadra di Paulo Fonseca che sale a 6 punti in classifica, agguantando proprio gli uomini dell'altro grande ex Carlo Ancelotti.

Buono l'impatto sul match dei rossoneri, che dimostrano subito gran carattere ed intraprendenza e al 12' passano immediatamente avanti con il gol di Thiaw: il tedesco impatta di testa sul corner di Pulisic e firma il vantaggio ospite. I blancos non ci stanno e tentano di rispondere appena un giro di lancette piu' tardi, spaventando Maignan con Mbappe prima e Vinicius poi ma senza trovare fortuna.

Al 21' però arriva l'episodio che porta al pari spagnolo: Vinicius viene steso in area da Emerson Royal, l'arbitro fischia il penalty e lo stesso brasiliano realizza con freddezza l'1-1. La squadra di Fonseca non sembra comunque accusare il colpo e, dopo un tentativo di Reijnders parato da Lunin, ritrova il vantaggio al 39' con l'ex Morata: lo spagnolo si avventa sulla respinta del portiere dopo un tiro di Leao e da pochi passi non sbaglia il 2-1 rossonero. Nel finale di primo tempo il Real prova ad acciuffare il nuovo pareggio, ma deve fare i conti ancora con un attento Maignan che salva su un diagonale in contropiede del connazionale Mbappe. Nella ripresa ci si aspetta un cambio di passo da parte degli spagnoli, al 52' pero' e' ancora il Milan a sfiorare la rete con Leao, che impatta di testa su cross di Emerson chiamando Lunin all'intervento.

Al 69' invece ci riprova Morata, sfortunato nel colpire l'esterno del palo con una deviazione sul corner di Pulisic. Per il tris milanista e' questione di attimi, perche' appena tre minuti piu' tardi ecco la fiammata di Leao, che sgasa a sinistra e serve a Reijnders la palla dell'incredibile 3-1. I padroni di casa non mollano e nel finale troverebbero il gol della speranza con Rudiger, reso pero' vano da un intervento del Var che punisce un fuorigioco attivo di Rodrygo. Prima del triplice fischio succede di tutto: Loftus-Cheek ha sui piedi la palla del poker ma se la lascia respingere da Lunin, mentre dall'altra parte Maignan ha un grande riflesso sul colpo di testa ravvicinato di Brahim Diaz. 

Vlahovic risponde a David. È pareggio (1-1) tra Lille e Juve

AGI - La Juve non riesce a riscattare l'ultimo ko europeo con lo Stoccarda, tornando da Lille con un pareggio nella gara della quarta giornata di Champions League. In terra francese finisce 1-1 con le reti di David e di Vlahovic su rigore: la squadra di Thiago Motta sale così a 7 punti in classifica, così come i rossoblu che si mettono in tasca il terzo risultato utile consecutivo dopo le vittorie prestigiose contro Real e Atletico Madrid. I ritmi sono altissimi sin dai primi minuti e la gara è godibile e combattuta in entrambe le metà campo.

I bianconeri sono quelli a rendersi più pericolosi, al 14' con un mancino di Vlahovic terminato sul fondo, dieci minuti più tardi invece con Koopmeiners che troverebbe la rete se non fosse per un fuorigioco dello stesso Vlahovic. Dal possibile vantaggio ospite si passa all'1-0 francese nel giro di pochissimo: Zhegrova s'inventa una gran giocata mandando in porta David, che solo davanti a Di Gregorio non fallisce.

La Juve non ci sta e al 34' risponde andando ad un passo dal pareggio con Vlahovic, che indovina una grande girata di destro sul cross di Locatelli salvata da una parata miracolosa di Chevalier. Nel finale di primo tempo viene poi annullato un altro gol a Koopmeiners, stavolta per una posizione irregolare di Yildiz. Nella ripresa gli uomini di Motta continuano a premere sull'acceleratore e a ridosso dell'ora di gioco realizzano il meritato 1-1 con Vlahovic dal dischetto, dopo un panalty concesso per fallo ai danni di Conceicao. Il match prosegue sul filo dell'equilibrio e dell'incertezza, con piccole potenziali chances da una parte e dall'altra ma senza regalare tante emozioni: prima del triplice fischio non succede piu' nulla e resiste l'1-1.

Favorì la latitanza di Messina Denaro, condannata a 11 anni l’amante del boss

AGI - Il gup del tribunale di Palermo Paolo Magro ha condannato a undici anni e 4 mesi Laura Bonafede, maestra di Campobello di Mazara (Trapani) e amante del boss Matteo Messina Denaro. La donna era imputata per avere assistito e fiancheggiato durante la latitanza il capomafia di Castelvetrano (Trapani), legandosi a lui anche sentimentalmente; imputata in un altro processo anche la figlia, Martina Gentile. Messina Denaro, catturato il 16 gennaio 2023, è morto il 25 settembre successivo per gli effetti di un tumore al colon. Oggi il giudice ha accolto le richieste dei pubblici ministeri Gianluca De Leo e Pierangelo Padova, del pool coordinato dal procuratore aggiunto di Palermo Paolo Guido.

"Io sono nata in una famiglia purtroppo mafiosa e ho vissuto fin da bambina con questo clima". A dirlo è Laura Bonafede, l'amante del boss Matteo Messina Denaro, condannata oggi a 11 anni e 4 mesi dal Gup del tribunale di Palermo Paolo Magro: la donna aveva reso dichiarazioni spontanee nel corso di un'udienza tenuta l'11 giugno, ma oggi si è appreso del contenuto di ciò che aveva detto nel corso del processo, che si è svolto col rito abbreviato e dunque in camera di consiglio. Figlia del boss Leonardo Bonafede, scomparso nel 2020, la donna, oggi riconosciuta colpevole di associazione mafiosa, aveva detto di essere "cresciuta cosi, abbiamo frequentato anche persone dello stesso ambiente, mio padre parlava delle sue cose anche a casa", ma "noi figlie e nemmeno mia madre, abbiamo mai fatto parte di questa vita, di nessuna associazione". La conoscenza con Messina Denaro risale agli anni '70, "eravamo entrambi bambini, ci vedevamo con le famiglie, andavamo a trovarli a Zangara".

La donna, originaria di Campobello di Mazara (Trapani), ha detto di aver avuto poi Messina Denaro vicino nei momenti difficili, l'arresto del padre e del marito, ergastolano a causa di un omicidio ordinato proprio da colui che poi sarebbe diventato l'amante della moglie. Che ha negato di aver mai vissuto con il superlatitante e ha detto di averlo incontrato "nel gennaio del 2008, mentre io mi trovavo nella cartoleria Giorgi a Campobello, cioè lui si è fatto riconoscere".

I due sarebbero andati insieme in una strada isolata e avrebbero parlato delle proprie vite. Da quel momento in poi, incontri regolari, a cadenze quasi fisse, per evitare occhi indiscreti "e le mie conoscenze", perché il "paese è piccolo, mi conoscevano tutti e io mi trovavo in una posizione anche particolare, una donna sposata, una donna sola, e cosi' mi sono nascosta". Comunque col boss il rapporto all'epoca fu ottimo, proseguendo nel tempo, "perché lui a quanto pare girava tranquillamente nel mio paese, ma io non me lo aspettavo ed era lui a farsi riconoscere". Una relazione tra alti e bassi, divenuta epistolare negli ultimi anni della latitanza e della vita di Messina Denaro, catturato il 16 gennaio 2023 e morto in carcere, all'Aquila, il 25 settembre successivo.

Il pm Gianluca De Leo, che nell'udienza in cui la Bonafede aveva reso le dichiarazioni aveva chiesto per lei 15 anni, aveva osservato che in fondo lo stragista del '92-'93, dalle dichiarazioni dell'amante, veniva fuori come una "figura buona, spiritosa ed educata" e comunque con "un buco nella storia, ci siamo spostati dal '92 al '96, quindi sono spariti degli anni in cui, non so se la signora (Bonafede, ndr) se n'è accorta, in Sicilia e in Italia saltavano autostrade, chiese, gallerie d'arte, sono morti magistrati e anche donne incinte, tante donne incinte, anche nel Trapanese". Un riferimento preciso ad Antonella Bonomo, compagna di Vincenzo Milazzo, uccisa con lui ad Alcamo (Trapani) e finita proprio da Messina Denaro. "Pero' dal '92 al '96 - ha chiosato De Leo - non sappiamo cos'è successo e non lo sa nemmeno la signora". 

In attesa del voto Usa, il dollaro perde terreno

AGI - Il biglietto verde perde terreno nel giorno delle elezioni presidenziali Usa, che secondo gli ultimi sondaggi vede un sostanziale testa a testa tra Donald Trump e Kamala Harris. A fine mattinata la valuta americana ha perso lo 0,19% contro l'euro a 1,0897 dollari e lo 0,19% contro la sterlina, a 1,2983 dollari.


Oggi negli Stati Uniti si decide chi vince la corsa alla Casa Bianca, al termine di un'aspra campagna elettorale segnata da molteplici colpi di scena, con due tentativi di omicidio contro Trump e la sostituzione in corsa di Joe Biden con la Harris.
L'indice del dollaro, che confronta la valuta degli Stati Uniti con un paniere di sei monete, si è attestato a 103,75, in ribasso dello 0,50% rispetto alla chiusura di venerdì.


Il biglietto verde era stato precedentemente sostenuto dalla prospettiva di politiche potenzialmente inflazionistiche previste da Trump, mentre il bitcoin aveva beneficiato dell'atteggiamento pro-criptovaluta dell'ex presidente.

 

I seggi elettorali sono stati già aperti negli Stati della costa orientale, mentre oltre 82 milioni di voti sono stati espressi in anticipo o inviati per posta. Tuttavia, per stabilire il risultato finale potrebbero volerci parecchie ore o addirittura giorni.

 

In caso di vittoria di Trump, il dollaro potrebbe emergere "leggermente piu' forte", stima Brooks, mentre "se vince Harris e se il Congresso si divide tra repubblicani e democratici", la valuta americana è probabile che "nei prossimi giorni calerà".

 

Da parte sua, lo yuan onshore, scambiato nella Cina continentale, è sceso di appena lo 0,04% rispetto al biglietto verde, a 7,1049 yuan per dollaro. Le autorità di Pechino hanno annunciato misure per stimolare l'attività economica, tra cui tagli dei tassi e allentamento delle restrizioni sugli acquisti immobiliari. Ma molti analisti hanno criticato per il momento l'assenza di una quantificazione del complessivo pacchetto di stimoli.

 

L'atteso annuncio potrebbe arrivare venerdì, dopo la riunione del comitato permanente dell'Assemblea nazionale del popolo, l'organo principale del Parlamento. Il renminbi potrebbe quindi beneficiare "a breve termine" di un "nuovo vento favorevole", stima Volkmar Baur, analista di Commerzbank. 

Paola Egonu può tornare ad allenarsi, c’è il via libera dei medici

AGI -  Paola Egonu è pronta a tornare in campo. La campionessa azzurra, che si è sottoposta a un intervento al naso a inizio ottobre, "ha avuto un controllo medico con il chirurgo che l'ha operata. L'esame ha dato un risultato positivo, consentendo all'atleta di riprendere gli allenamenti. Paola è molto felice di ricominciare ad allenarsi con la squadra e non vede l'ora di tornare in campo per aiutare il club e i suoi compagni di squadra a raggiungere i loro obiettivi stagionali", si legge in una nota condivisa su Instagram dall'agenzia della pallavolista e dalla stessa Egonu.

 

"Per quanto riguarda le voci della scorsa settimana, è solo speculazione. Paola si concentra esclusivamente sul tornare e aiutare la squadra a vincere", prosegue la nota, facendo riferimento alle voci di una possibile rottura con la Numia Vero Volley Milano e di un ritorno in Turchia, al Vakifbank. 

Djokovic salta le Atp Finals, “sono ancora infortunato”

AGI - Niente Atp Finals per Novak Djokovic: il tennista serbo ha annunciato su Instagram che non potrà prendere parte al torneo di Torino, in programma dal 10 al 17 novembre alla Inalpi Arena, perché non si è ancora ripreso dall'infortunio. "E' un onore qualificarsi per le Atp Finals, non vedevo l'ora di essere lì, ma a causa di un perdurante infortunio non giocherò la prossima settimana", ha spiegato Nole, campione in carica e numero 5 del mondo.

 

"Chiedo scusa a tutti quelli che si erano organizzati per vedermi. Auguro a tutti i giocatori un grande torneo. Ci vediamo presto", ha concluso Djokovic il quale, costretto a saltare il Masters 1000 di Parigi-Bercy per un guaio al ginocchio destro, è da poco rientrato a Belgrado da una vacanze con la famiglia alle Maldive. 

 

Per le Finals, dunque, dopo Jannik Sinner, Alexander Zverev, Carlos Alcaraz, Daniil Medvedev e Taylor Fritz, sono ufficialmente qualificati Casper Ruud, finalista nel 2022, Andrey Rublev e Alex De Minaur, l'unico degli otto alla prima partecipazione in carriera nel torneo.

 

Per l'altoatesino numero uno al mondo cominciano oggi, con una doppia sessione, gli allenamenti su un campo del Circolo della Stampa. Il programma prevede che dalle 12 alle 14 Sinner si allenerà con Nikolai Budkov Kjaer, mentre dalle 15 alle 16.30 lo farà con il suo staff.  Arrivato a Torino due giorni fa, il tennista di San Candido ha trovato una calda accoglienza da parte di centinaia di tifosi che lo hanno aspettato all'ingresso dell'hotel. 

 

 

Jannik Sinner arrives in Turin and is greeted by so many fans.

They're singing to him.

A hero's welcome. ??

pic.twitter.com/311f6pqH7G

— The Tennis Letter (@TheTennisLetter) November 3, 2024

 

Sogin, iniziato a Caorso lo smantellamento dei componenti dell’edificio reattore

AGI - Sogin ha iniziato nella centrale di Caorso le attività di smantellamento dei sistemi e componenti all'interno dell'edificio reattore. Questo progetto rappresenta un passaggio cruciale nel programma di dismissione dell'impianto emiliano, poiché segna l'attacco al cuore della centrale.

 

In particolare, sono cominciate le operazioni di “spooling” in cui i tecnici stanno tracciando i punti di taglio per smontare i sistemi e componenti in pezzi (spool). Tale lavoro è necessario per garantire che ogni elemento possa essere facilmente identificato e raggruppato in base al sistema di impianto di provenienza e alla sua eventuale contaminazione. 

 

Le attività condotte finora hanno incluso la realizzazione dell'impianto elettrico di cantiere e proseguiranno con l'installazione dei mezzi per la movimentazione dei materiali smantellati e con l'allestimento dell'impianto per eseguire tagli a caldo, specificatamente progettato per affrontare i componenti più complessi per dimensione e spessore.

I primi sistemi e componenti ad essere smantellati saranno quelli posti a piano campagna. Una scelta dettata dalla necessità di liberare gli spazi per il passaggio dei materiali provenienti dagli altri piani dell'edificio reattore. A piano campagna si trova infatti un corridoio confinato, denominato waste route, realizzato da Sogin, dove i componenti tagliati verranno trasferiti in sicurezza nell'edificio turbina per essere eventualmente decontaminati, tagliati e ulteriormente ridotti di volume per facilitare la loro successiva gestione.

 

Il progetto di smantellamento è articolato per “aree”, ciascuna delle quali prevede un piano di smontaggio dettagliato. Questa pianificazione assicura il rispetto dei criteri di sicurezza e delle prescrizioni indicate dall'Isin, l'Ispettorato nazionale per la sicurezza nazionale e la radioprotezione.

 

Saranno smantellate complessivamente 3.400 tonnellate di materiale, di cui circa l'88% sarà rilasciabile dopo le operazioni di trattamento e decontaminazione necessarie, mentre il restante 12% sarà gestito come rifiuto radioattivo e stoccato nei depositi temporanei del sito in attesa di essere trasferito al Deposito Nazionale, una volta disponibile.

 

Questo risultato dimostra come Sogin, grazie alle tecniche avanzate di trattamento e decontaminazione utilizzate durante le attività, sia in grado di recuperare una significativa percentuale dei materiali smantellati, confermando che è possibile implementare buone pratiche di economia circolare anche nel decommissioning nucleare, in linea con l'impegno della Società a favorire lo sviluppo sostenibile del Paese

Treni fermi, è in corso lo sciopero dopo l’aggressione a un capotreno

AGI - Giornata di protesta e disagi per il trasporto ferroviario in Italia. È iniziato alle 9 lo sciopero nazionale di otto ore del personale di Trenitalia, Trenitalia Tper, Fs Security, Italo Ntv e Trenord. Mobilitazione proclamata dopo l'accoltellamento di un capotreno a bordo del treno regionale Genova-Busalla, all'altezza della stazione di Rivarolo.

La protesta, che proseguirà fino alle 17, è stata proclamata dai sindacati di categoria Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Fast Confsal e Orsa Trasporti. Sigle che hanno anche respinto anche l'appello del Garante che li invitava a ridurre lo sciopero.

 

Ritardi e cancellazioni

Le conseguenze sono state immediate. Monitorando lo stato delle partenze delle principali stazioni italiane, sono numerosi i treni già cancellati. Da Milano Centrale sono saltati numerosi convogli: come i treni dell'Alta velocità per Napoli delle 09:58, delle 11.25 e delle 11.58, quelli per Torino delle 11.10, per Reggio Calabria delle 11.10 e per Venezia delle 11.45.

Ma anche i regionali per Brescia (10.25), Bergamo (11.05), Tirano (11.05), il collegamento per Zurigo (11.10) e i treni per l'aeroporto di Malpensa delle 10.25 e delle 10.55. A Roma Termini si registrano ritardi ai convogli dai 10 ai 70 minuti. Anche nella Capitale scattano le cancellazioni come il treno Italo delle 10.05 per Milano, l'Intercity per Trieste delle 10.22 e il regionale per Civitavecchia delle 10.42.

 

Accordo Ita-Lufthansa bloccato nella notte. Roma: “L’Italia non svende”

AGI - L'accordo tra il ministero dell'Economia e il gruppo Lufthansa su Ita Airways rischia di saltare. Secondo un'esclusiva del Corriere della Sera, nella notte, "poco prima di inviare a Bruxelles i documenti per l'ok alle nozze, le due parti hanno iniziato a "litigare" in particolare sul prezzo". Il Corriere lo apprende da due fonti a conoscenza delle discussioni. Mef non commenta. Lufthansa non ha risposto al momento della pubblicazione dell'articolo.

 

"Italiani e tedeschi, secondo le fonti, hanno iniziato a discutere su alcune clausole contrattuali relative alla cifra da sborsare in seguito al primo aumento di capitale riservato a Lufthansa. A quel punto — è una delle ricostruzioni — il colosso tedesco avrebbe evidenziato che il closing, plausibilmente a fine anno, dovrebbe vedere un "aggiustamento" della cifra relativa alla seconda tranche da 325 milioni (più 100 milioni di bonus) perché Ita rispetto a sei mesi prima avrà perso valore", si legge nell'articolo.

 

Un ragionamento "che la parte italiana respinge. Roma non accetta alcun aggiustamento sulla seconda tranche sulla base dei risultati finanziari dell'ultimo trimestre dell'anno che nel trasporto aereo è anche uno dei peggiori perché il periodo nel quale le aviolinee perdono soldi. «L'Italia non svende la sua compagnia», filtra da fonti del governo".

 

 

Anche Zappi si candida a nuovo capo degli arbitri, sarà duello con Trentalange

AGI - Sarà tra Antonio Zappi e Alfredo Trentalange la corsa per la presidenza dell'Associazione Italiana Arbitri. Dopo l'annuncio della discesa in campo dell'ex numero uno ("lo faccio per un'Aia solida, concreta, libera, che tutti devono poter chiamare casa"), oggi Zappi lancia in una nota la sua candidatura in vista delle elezioni del 14 dicembre.

 

"Mi candido per portare l'Aia verso un futuro di autonomia, dialogo e innovazione, costruito sui valori dell'eccellenza arbitrale" è il proposito del professionista, 59 anni, che lavora nel campo della formazione fiscale e della consulenza tributaria e ha una lunga esperienza come arbitro e dirigente. "Sono prima di tutto un arbitro ed è per la passione e l'amore per questa Associazione che ho deciso di candidarmi. Voglio mettere al servizio dell'Aia le competenze maturate sul campo e nel mio percorso professionale, per dare nuova energia a questa istituzione che merita di essere un punto di riferimento per il calcio italiano e internazionale" afferma Zappi. 

 

Nel suo programma insiste molto sui temi dell'innovazione tecnologica e della trasparenza. "L'Aia ha un ruolo da protagonista nell'evoluzione tecnologica del calcio, e il mio impegno sarà quello di continuare a sperimentare e migliorare strumenti come il VAR, aprendo con convinzione anche sull'introduzione del VAR a chiamata. Vogliamo un arbitraggio che riduca al minimo gli errori e che garantisca certezze a tifosi e club. Se vi saranno le condizioni, punteremo a trasmettere anche in diretta i dialoghi tra arbitri e VAR e introdurremo interviste periodiche con i direttori di gara. Questo percorso permetterà a tutti di comprendere meglio le dinamiche arbitrali e di instaurare un dialogo più diretto con il pubblico".

 

Attualmente il presidente dell'Aia è Carlo Pacifici che subentrò proprio a Trentalange che si dimise in seguito alle polemiche seguite all'arresto dell'allora procuratore dell'associazione, Rosario D'Onofrio, poi condannato a 5 anni di carcere. 

Addio auto o tecnologia, il cibo è il nuovo lusso (e perché si tratta di “effetto rossetto”)

AGI - Basta sfogliare un giornale, accendere la tv, ascoltare la radio o navigare in internet per capire che il cibo sta vivendo un grande momento di splendore. Chef ed esperti del gusto vengono osannati come filosofi o poeti ed eccellenze agroalimentari spuntano un po' ovunque. Una cosa è certa: il cibo è divenuto il nuovo lusso. Un lusso del tutto inedito anche per un Paese fortemente legato all'agroalimentare. Un lusso molto più accessibile.

Per gli economisti si tratta di "effetto rossetto", ovvero il fenomeno economico e psicologico per cui i consumatori tendono a ridurre le spese per acquisti di beni costosi e durevoli ma continuano a concedersi piccoli lussi o piaceri più accessibili. I piccoli lussi più gettonati sono cibi gourmet, conosciuti anche come luxury food, come vini o liquori pregiati, ma anche ingredienti all'apparenza semplici come l'olio d'oliva, alla base della cucina. Non mancano poi prodotti come il caviale, il foie gras, e i tartufi che si trovano non solo sulle tavole più esclusive, ma si fanno protagonisti di un consumo sempre più diffuso.

I luxury food si affermano sempre più come simbolo di esclusività e raffinatezza, garantendo esperienze culinarie di lusso anche a casa, nonostante una situazione economica piuttosto tesa dal punto di vista mondiale che però non basta a scoraggiare i consumi. Tanto è vero che la prospettiva di crescita del settore alimentare di lusso è del tutto incoraggiante: secondo Zion Market Research, nel 2022, il mercato globale dei prodotti alimentari di lusso valeva circa 160,51 miliardi di dollari e si prevede che crescerà fino a circa 550,65 miliardi di dollari entro il 2030, con un tasso di crescita annuale di circa il 16,66% tra il 2023 e il 2030. Ma non solo, perché secondo un sondaggio condotto da Deloitte e riportato anche dalla rivista specialistica The Grocer ha rilevato che oltre 3 consumatori su 4 hanno acquistato cibi o bevande di lusso, coerentemente con il fenomeno conosciuto come lipstick effect. Tuttavia, sebbene il nome del fenomeno possa far pensare che le persone amino viziarsi con cosmetici, il 34% dei consumatori ha scelto di acquistare prodotti che vanno da caffè speciali al pane artigianale, ma anche liquori premium e prelibatezze dolciarie. Proprio da qui passa la crescita del mercato dei luxury food, dato che si tratta di più di tre volte il numero di persone che hanno deciso di concedersi acquisti nel settore della cura personale.
 
 “Gli acquirenti vogliono qualcosa di speciale nella loro vita quotidiana e quale migliore opportunità per i commercianti di generi alimentari e i marchi di beni di largo consumo che possono soddisfare e persino superare queste aspettative, trasformando le normali corse al supermercato o una serata al ristorante in viaggi di scoperta e piacere? – ha spiegato Vittorio Vaccaro, regista teatrale e autore del libro "La cucina è il teatro della vita" – Attraverso l'adozione di un lusso accessibile, i prodotti pregiati si sta espandendo dalle cucine stellate alle case dei consumatori, rendendo il gusto e l'esclusività alla portata di un pubblico sempre più ampio”.

È chiaro dunque come i prodotti gastronomici assurgano a veri e propri articoli di piacere che addirittura guidano gli acquisti da parte dei consumatori, malgrado i vincoli di budget. 
 
Anche mangiare fuori diventa quindi una celebrazione di questa tendenza, dato che offre l'opportunità di compiere un'esperienza gastronomica unico. Facendo riferimento al sondaggio Ballin' on a budget realizzato e pubblicato da YouGov infatti il 24% dei consumatori statunitensi afferma che darebbero la priorità a questa categoria di spesa, mentre per gli uomini intervistati, mangiare fuori è la categoria di piacere principale (16%). 

La Lazio soffre ma supera il Cagliari 2-1. I sardi finiscono in 9

AGI - La Lazio batte il Cagliari 2-1 all'Olimpico e raggiunge Atalanta e Fiorentina al terzo posto in classifica a quota 22 punti, due in meno dell'Inter e a distanza di tre dal Napoli capolista. Sono sedici i punti conquistati dai biancocelesti in questa stagione in casa e nessuno ha fatto meglio. Qualche rimpianto per il Cagliari, che si illude con la rete di Luvumbo in risposta al gol di Dia, ma rovina tutto in pochi minuti nel finale con il rigore di Zaccagni e la doppia espulsione di Mina e Adopo che spianano la strada agli uomini di Marco Baroni, premiato come Coach Of The Month nel pre-partita.

 

L'allenatore biancoceleste nel posticipo dell'11esima giornata deve fare a meno dello squalificato Nuno Tavares, autore di otto assist in questo avvio di stagione. Poco male perché in campo c'è Luca Pellegrini, che mette lo zampino in entrambi i gol. Al 2' sul suo calcio di punizione, Scuffet si fa trovare impreparato sul rimbalzo e respinge sui piedi di Dia che deve solo appoggiare in rete. Il Cagliari ha il merito di non sbandare, anche se al 20' Castellanos va ad un passo dal 2-0 con un palo colpito da fuori area. Un episodio a fine primo tempo premia i sardi: Luvumbo lavora un pallone in area e lascia partire un destro non irresistibile, ma che diventa imparabile per Provedel a causa della deviazione di Gila. 

 

All'intervallo Baroni cambia: fuori uno spento (e ammonito) Noslin, dentro Vecino. Meno velocità, ma più presenza in area. E al 58' è proprio l'uruguaiano a sfiorare la rete. Su cross dalla destra, Castellanos schiaccia di testa: Luperto salva sulla linea e si ripete subito dopo immolandosi sulla deviazione sotto porta di Vecino. Al 63' entra in campo Pedro, autore di cinque gol nelle ultime sei partite. Dieci minuti dopo scatta il momento di Zaccagni. Ed è lui a realizzare al 75' il gol del 2-1 su calcio di rigore dopo il fallo di Zortea su Pellegrini in area. Il Cagliari perde la testa e al 78' rimane in 9 uomini: espulsi Mina (secondo giallo per contatto con Castellanos a palla lontana) e Adopo (seconda ammonizione per proteste). La Lazio deve solo gestire nel finale: Baroni si conferma nei piani alti della classifica. 

L’Empoli ritrova il successo, Como sconfitto 1-0

AGI - Nel posticipo dell'undicesima giornata di Serie A, l'Empoli piega 1-0 il Como e torna alla vittoria dopo cinque giornate di digiuno. Al Castellani, l'uomo partita è Pietro Pellegri, autore del gol decisivo al 47'. Entrambe le formazioni si presentano a questo impegno dopo una serie di risultati poco esaltanti. Si avverte, dunque, il peso dei tre punti oggi in palio: ne deriva così partita tattica, dai ritmi piuttosto bassi e dalle poche emozioni, soprattutto nella prima frazione. Nel secondo tempo, però, l'Empoli si sveglia dal torpore e legittima la vittoria, creando svariate palle gol e difendendosi con abnegazione.

 

La moria di centrocampisti in casa Como, costringe Fabregas a schierare il difensore Kempf qualche metro più avanti. La manovra degli ospiti risulta comunque meno fluida, condizionando, di fatto, anche la produzione offensiva. La conclusione a lato di Belotti dopo quaranta secondi e qualche sgroppata di Fadera in contropiede rappresentano gli unici sussulti del primo tempo del Como. Non fa tanto meglio nemmeno l'Empoli, anche a causa dell'eccessiva staticita' dei suoi attaccanti. 


Nella ripresa, però, i ragazzi di D'Aversa approcciano con maggiore grinta. Dopo appena due minuti, Pellegri realizza la rete dell'1-0 per gli azzurri, grazie ad un potente destro a incrociare che non lascia scampo a Reina. Per l'Empoli si tratta della prima rete stagionale davanti al proprio pubblico. Il gol dell'ex attaccante del Torino sembra presagire un secondo tempo completamente diverso per i padroni di casa, che, infatti, flirtano più volte con il raddoppio. In più occasioni Reina salva i compagni, parando i tentativi di Gyasi e De Sciglio: il portiere spagnolo è miracoloso anche sul mancino dal limite di Maleh.

 

Al 75' va vicino al gol pure il neoentrato Colombo, protagonista di un tiro a giro dai trenta metri, terminato di poco a lato. Dall'altra parte, il Como alza si' il proprio baricentro, ma crea poco, nonostante i subentri anche di Cutrone, Paz e Cerri. Nel corso dell'assalto finale gli interventi eroici di Viti e Ismajli blindano un risultato prezioso per l'Empoli. Continua, invece, la crisi nera del Como, fermo ad un punto conquistato nelle ultime cinque giornate.

Genoa corsaro a Parma, vince 1-0

AGI - Nella nebbia del Tardini il Genoa si ritrova, vince con merito e lascia l'ultima posizione. I grifoni non vincevano dal 24 agosto (2^ giornata, 1-0 a Monza). Da quel giorno due pareggi e 6 sconfitte per i rossoblu. Il Parma, invece, continua a deludere: 5 pareggi e 4 sconfitte nelle ultime 9 giornate non rappresentano sicuramente un buon viatico per Fabio Pecchia, la cui panchina comincia a scottare.

Il Genoa parte all'assalto. Cross di Martin per la testa di Vasquez: blocca Suzuki. Al 9' Thorsby serve Ekhator, muro di Delprato a ribattere. Dopo un inizio positivo i grifoni mostrano la loro fragilità soprattutto nel costruire azioni d'attacco. Bonny lancia Haj Mohamed, sinistro debole ed impreciso, naturalmente sul fondo. Al 26' pasticcio tra Vogliacco e Leali che valuta male il passaggio del difensore e deve intervenire con le mani. Ammonizione e punizione a due in area, tirata fuori da Mihaila. Un tiro di Sohm finisce sul fondo allo scoccare del 30'. La gara è bloccata.

Al 44' Ekhator per Thorsby, cross per Pinamonti che arriva con un attimo di ritardo alla deviazione. Nel recupero Martin per Frendrup, tiro secco e grande risposta di Suzuki che nega il vantaggio ai grifoni. 

Nella ripresa pronti via e Zanoli crossa per Thorsby, Suzuki alza in angolo. Allo scoccare dell'ora di gioco doppia occasione per i rossoblù. Pinamonti colpisce il palo, la palla arriva a Badelj che, a porta vuota, tira addosso a Delprato. Gol annullato a Ekhator per fuorigioco, Sabelli dilapida un contropiede poi, al 34', Ekhator approfitta di un grave errore di Estevez che perde palla nella sua metà campo, corre verso Suzuki, tiro respinto ma tap-in vincente di Pinamonti. Finale tutto dei ducali che si rovesciano in attacco ma Leali non deve sporcarsi i guanti per salvare la vittoria.

Usa 2024, i trader riducono le scommesse su Trump e il dollaro va giù

AGI - Gli investitori non danno più così per scontata la vittoria di Trump alla corsa presidenziale degli Stati Uniti e gli effetti sul mercato non si sono fatti attendere. Sul valutario, il dollaro si sta indebolendo mentre sull'obbligazionario sono in rialzo i titoli di Stato. In particolare, il biglietto verde ha perso quota, all'incirca dello 0,6%, segnando il maggior calo giornaliero da settembre. La moneta unica passa ora di mano a quota 1,0906 sulla divisa statunitense.

I rendimenti del debito pubblico statunitense, che si muovono inversamente ai prezzi, sono diminuiti. Quello del Treasury a due anni è sceso di 0,05 punti percentuali al 4,16%, mentre per il titolo a 10 anni è calato di 0,08 punti percentuali al 4,29%. L'inversione di tendenza si è registrata dopo la pubblicazione del sondaggio, condotto dal sondaggista apartitico J Ann Selzer, considerato il "gold standard" dei sondaggi di opinione nello Stato, che riduce le possibilità di vittoria per il tycoon. Nei giorni scorsi, invece, i mercati davano quasi per sicura la sua vittoria e queste attese, insieme a dati economici inaspettatamente forti, hanno spinto il dollaro al top dall'aprile 2022. Anche le azioni di Trump Media, che erano balzate dell'11%, hanno ripiegato e perdono circa il 6% nel pre-mercato.

Gli investitori ritengono che se Trump vincerà e implementerà tariffe commerciali e tagli alle tasse, le pressioni inflazionistiche aumenteranno, rendendo meno probabile un rapido taglio dei tassi di interesse da parte della Fed che si riunirà proprio mercoledì e giovedì prossimi. Secondo Diego Toffoli, Responsabile Investimenti di Intermonte Advisory & Gestione, "sebbene il voto sia previsto per il 5 novembre, a meno di una vittoria schiacciante di uno dei due candidati, l'esito delle elezioni andrà per le lunghe, parliamo anche di settimane, alimentando la volatilità dei mercati azionari".

In linea di massima, a suo giudizio, "chiunque sarà il vincitore, il trend rialzista del mercato non dovrebbe comunque essere compromesso, anche perché i programmi sono molto simili". Ad ogni modo, "in caso di vittoria di Trump, i settori più promettenti dovrebbero essere quelli legati a energia e combustibili fossili, aerospaziale e difesa, immobili, infrastrutture e produzione, tecnologia, finanza e telecomunicazioni. Mentre in caso di vittoria dei democratici, i più promettenti dovrebbero essere i settori legati a energie rinnovabili e clima, assistenza sanitaria e industria farmaceutica, infrastrutture e industria manifatturiera, tecnologia, media e beni di consumo". Matteo Ramenghi, Chief Investment Officer di UBS ritiene che la volatilità dei mercati "sia aumentata recentemente e potrebbe crescere ulteriormente se i risultati elettorali tardassero ad arrivare, ma è probabile che scenda verso fine anno, perché i percorsi politici dovrebbero chiarirsi dopo le elezioni e la riunione della Fed di dicembre quando verranno presentate le nuove proiezioni economiche che indicheranno la velocità della riduzione dei tassi d'interesse. Nel complesso, cerchiamo quindi di guardare oltre le elezioni e rimaniamo ottimisti sul mercato azionario statunitense e sull'azionario globale".

Approvata la riforma dello statuto della Figc

AGI - Approvata la proposta del presidente Gabriele Gravina per quanto riguarda la riforma dello statuto della Figc. Nell'assemblea statutaria straordinaria, infatti, sono state votate con ampia maggioranza tutte le proposte avanzate dal presidente federale. Passa la linea di Gravina, quindi, senza bisogno di votare la proposta della Serie A, che ha fatto muro votando in maniera contraria o astenendosi a tutte le proposte.

 

In seguito alle votazioni della proposta del presidente federale, sono stati approvati anche gli emendamenti della Lega Nazionale Dilettanti riguardanti gli articoli 10, 14 e 15. Nell'assemblea statutaria straordinaria sono stati 376,35 i voti favorevoli, 29,33 quelli contrari e 46,40 gli astenuti. Respinte perché decadute o assorbite le proposte di emendamento della Serie A.

L’Opec+ estende i tagli alla produzione di greggio a fine anno

AGI - Diversi membri dell'Opec+, tra cui l'Arabia Saudita e la Russia, hanno annunciato l'estensione dei tagli alla produzione di petrolio fino alla fine di dicembre, rinviando così la riapertura dei rubinetti di fronte al crollo dei prezzi. Otto Paesi "hanno concordato di estendere di un mese i loro ulteriori tagli volontari alla produzione di 2,2 milioni di barili al giorno", ha dichiarato l'alleanza in una nota. Sono coinvolti anche Iraq, Emirati Arabi Uniti, Kuwait, Kazakistan, Algeria e Oman.

Questa decisione è destinata a sostenere i prezzi, con il greggio statunitense Wti e il Brent che si aggirano intorno ai 70 dollari a fronte di una domanda incerta e di un'offerta in accelerazione. Nel 2016, i membri dell'Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio (Opec), guidati dall'Arabia Saudita, e i loro alleati guidati da Mosca, hanno firmato un accordo chiamato Opec+ per aumentare la loro influenza sul mercato.

L'alleanza di 22 membri attualmente mantiene sottoterra quasi sei milioni di barili attraverso tre diversi meccanismi, sia a livello di gruppo che sotto forma di tagli volontari. Tutti i ministri si riuniranno all'inizio di dicembre a Vienna, sede dell'Opec, ma con l'annuncio di domenica, gli otto Paesi che effettuano questi tagli volontari hanno già deciso di non riaprire i rubinetti dell'oro nero fino all'inizio del 2025.

Si tratta di un ritardo di almeno tre mesi rispetto a quanto inizialmente previsto: in occasione dell'ultima riunione ministeriale di inizio giugno, l'Opec e i suoi alleati avevano annunciato l'intenzione di aumentare la produzione a partire da ottobre. Tuttavia, l'alleanza è stata attenta a lasciarsi una via d'uscita, insistendo in più occasioni sul fatto che questa decisione poteva essere rivista in qualsiasi momento.

Da diversi mesi i prezzi del petrolio sono minati dalle incertezze economiche, in particolare in Cina, secondo consumatore mondiale e principale motore della crescita della domanda globale di petrolio, e negli Stati Uniti, dove si attendono ancora i risultati delle elezioni americane previste per il 5 novembre. 

Venerdì nero per i trasporti. Si sciopera l’8 novembre

AGI - Venerdì 8 novembre sciopero nazionale di 24 ore del trasporto pubblico locale con prestazioni ridotte nelle fasce di garanzia e manifestazione a Roma, dalle 10.30, davanti al Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture. A proclamarlo unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna "per il rinnovo del ccnl, per la carenza di risorse, per la mancanza di politiche di programmazione, per la riforma del settore e per la salute e sicurezza sul lavoro".

"Venerdì 8 novembre, a differenza dei precedenti scioperi - riferiscono le organizzazioni sindacali - non si prevede, nel rispetto della legge 146 che regolamenta il diritto di sciopero, la garanzia totale del servizio nelle fasce orarie che tutelano la mobilità dei viaggiatori ma sarà garantito, durante le fasce orarie previste a livello locale, l'utilizzo del 30% del personale viaggiante ed inoltre i servizi assolutamente indispensabili per la generalità degli utenti come collegamenti con porti e aeroporti nonché quelli specializzati di particolare rilevanza sociale quali trasporto dei disabili e scuola bus per materne ed elementari", spiegano in una nota i sindacati.

"Fino al giorno dello sciopero - sottolineano Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna - si tiene in tutte le città e provincie un volantinaggio per spiegare a cittadini e utenti le ragioni dello sciopero, mentre a enti locali e associazioni viene diffuso un Manifesto per il tpl con analisi e proposte per il settore, nel tentativo di costruire alleanze per una vertenza che guarda alla condizione dei lavoratori e alla qualità della vita di tutti i cittadini". 

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