Monthly Archives: Novembre 2024

Napoli, 19enne accoltellato da una 15enne dopo una lite

AGI - A Napoli un ragazzo di 19 anni è stato ricoverato in ospedale e ha denunciato di essere stato ferito a coltellate da una 15enne al culmine di una lite. I carabinieri sono intervenuti al pronto soccorso dell'ospedale Cardarelli dove era arrivato il giovane, accompagnato dai familiari. Il 19enne ha riportato una lesione al retto dell'addome con una prognosi di 15 giorni. È ancora ricoverato in osservazione ma non è in pericolo di vita.

 

Da una prima sommaria ricostruzione pare che i fatti siano accaduti verso mezzanotte nei pressi dell'uscita della metropolitana Scampia - Piscinola. Le primissime indagini hanno permesso ai carabinieri di raccogliere diversi elementi. Pare che la vittima avesse discusso in metropolitana con la 15enne, che conosceva. La ragazzina, al termine della discussione, lo avrebbe aggredito con qualcosa di tagliente. La 15enne sarà segnalata alla procura per i minori.

Il Papa: “Indagare se a Gaza è in atto un genocidio”. 

AGI - "A detta di alcuni esperti, ciò che sta accadendo a Gaza ha le caratteristiche di un genocidio. Bisognerebbe indagare con attenzione per determinare se s'inquadra nella definizione tecnica formulata da giuristi e organismi internazionali". Lo afferma Papa Francesco nel suo nuovo libro per il Giubileo, "La speranza non delude mai. Pellegrini verso un mondo migliore", di cui il quotidiano La Stampa anticipa oggi alcuni brani. Il Pontefice riflette sulla famiglia e l'educazione, sulla situazione sociale, politica ed economica del pianeta, su geopolitica e migrazioni, sulla crisi climatica, le nuove tecnologie e la pace. Il volume è a cura di Hernan Reyes Alcaide (Edizioni Piemme). Uscira' martedi' in Italia, Spagna e America Latina, e poi a seguire in vari altri Paesi.

 

"Altre 20 persone morte" negli attacchi israeliani a Gaza

La Protezione civile palestinese di Gaza ha reso noto che 20 persone, tra queste quattro donne e tre bambini, sono morte in attacchi aerei israeliani condotti nella Striscia di Gaza. Attacchi che, secondo la stessa fonte, hanno anche provocato decine di feriti. L'attacco più letale, che ha ucciso dieci persone, "ha preso di mira una casa nel campo profughi di al-Bureij, nel centro di Gaza", stando a quanto dichiarato all'Afp dal portavoce della protezione civile palestinese, Mahmoud Bassal.

Massiccio attacco russo sull’Ucraina, la Polonia fa decollare i caccia

AGI - La Russia ha sferrato un massiccio attacco missilistico" su diverse città ucraine. Il ministro ucraino dell'Energia German Galushchenko ha dichiarato su Telegram che è in corso un "massiccio attacco al sistema elettrico" e che le forze russe stanno "attaccando le strutture di generazione e trasmissione dell'elettricità in tutta l'Ucraina". Le autorità locali e i media ucraini hanno riferito di numerose esplosioni in tutto il Paese e in diverse città tra cui Zaporizhzhia, Odessa e Mykolaiv.

 

L'esercito polacco ha annunciato di aver fatto decollare i jet da combattimento e di aver mobilitato "tutte le forze e le risorse disponibili" per proteggere il proprio territorio. "A causa di un attacco massiccio da parte della Federazione Russa, che sta effettuando attacchi con missili da crociera, missili balistici e droni contro strutture situate, tra l'altro, nell'Ucraina occidentale, sono iniziate le operazioni degli aerei polacchi e alleati nel nostro spazio aereo", ha scritto il Comando centrale polacco sul social network X. 

 

Secondo quanto riferito dai media ucraini, missili ipersonici sono stati lanciati su Kinzhal. Diverse le esplosioni a Kiev. Il sindaco della capitale Vitaliy Klitschko ha riferito che è stato colpito il distretto di Obolon.

 

In Friuli Venezia Giulia 1.776 imprese sono a rischio usura

AGI - Sono 1.776 le imprese del Friuli Venezia Giulia che si trovano a rischio usura. Dopo anni in cui erano in calo, rispetto a un anno fa, il numero complessivo di queste realtà è cresciuto di 72 unita' (+4,2%). Si tratta prevalentemente di artigiani, esercenti, commercianti o piccoli imprenditori che sono 'scivolati' nell'area dell'insolvenza e, conseguentemente, sono stati segnalati dagli intermediari finanziari alla Centrale dei Rischi della Banca d'Italia. Di fatto, questa 'schedatura' preclude a queste attività di accedere a un nuovo prestito. A denunciarlo è l'Ufficio studi Cgia.

A livello provinciale, in Friuli Venezia Giulia la situazione più critica la scorgiamo a Udine con 854 attività segnalate alla Centrale dei Rischi. Seguono Pordenone con 425, Trieste con 267 e Gorizia con 230. Rispetto all'ultimo anno, invece, l'incremento percentuale più importante ha interessato Trieste con il +11,3%. Seguono Pordenone con il +5,7 e Udine con il +3,6. Solo a Gorizia si è registrata una contrazione pari al -3,4%. 

 Gli Usa verso siccità più lunghe e inondazioni più distruttive

AGI - Gli USA e in particolare l'area Nord orientale del New England sperimenterà nel breve e medio periodo siccità più lunghe e inondazioni più distruttive. È quanto emerge dai dati preliminari di un progetto che mira a studiare le acque di quella parte degli States e la loro evoluzione in relazione al clima. Grazie a una sovvenzione di 498.999 dollari dallo United States Geological Survey (USGS), David Boutt, professore presso il Dipartimento di Scienze della Terra, Geografiche e Climatiche dell'Università del Massachusetts Amherst (UMaas Amherst), trascorrerà i prossimi tre anni a sviluppare modelli idrologici integrati avanzati che consentiranno al New England di prevedere con precisione spaziale come cambierà il bilancio idrico della regione nel prossimo futuro.

 

“Sono passati 30-40 anni da quando il clima del New England ha iniziato a subire cambiamenti significativi”, afferma Boutt, “e stiamo assistendo a notevoli cambiamenti in tutto, dalla falda freatica, che sta aumentando in tutta la regione, all'intensità dei temporali, che stanno diventando più violenti, alla durata e alla tempistica delle siccità”. Tradizionalmente, la maggior parte della ricerca idrologica negli Stati Uniti si è concentrata sulle zone aride del paese, ma, nota Boutt, “specialmente sulla scia delle devastanti inondazioni che hanno colpito il Vermont e il Massachusetts occidentale nelle ultime estati, l'USGS sta rispondendo in modo proattivo alla necessità del New England di ricerca avanzata”.

 

Da parte sua, Boutt, insieme al suo team dell'UMass Amherst, che comprende un ricercatore post-dottorato, uno studente laureato e due studenti universitari, ha tre obiettivi. Il primo è analizzare i dataset idrologici passati dell'USGS e di altre agenzie statali e partner. “Siamo estremamente fortunati che il Massachusetts e l'USGS abbiano una lunga storia di stretta collaborazione e abbiamo uno dei migliori, più ampi e più solidi dataset strumentali su precipitazioni, flusso dei corsi d'acqua, livelli delle falde acquifere e altro ancora”, afferma Boutt. Lo stato ha anche set di dati più recenti ed estremamente granulari sul livello delle falde acquifere che possono essere utilizzati per tracciare gli effetti di particolari eventi idrologici.

 

“In passato, i dati venivano spesso registrati mensilmente a mano, ma più di recente l'USGS e i suoi partner nel Massachusetts hanno registrato dati a intervalli di 15 minuti, il che significa che possiamo tracciare esattamente come l'acqua, ad esempio, di un particolare temporale si è mossa attraverso il sistema idrologico”, afferma Boutt. Nella seconda fase del progetto, Boutt e il suo team analizzeranno gli isotopi stabili dell'acqua nelle acque sotterranee e superficiali. Questi isotopi sono come impronte digitali e possono dire ai ricercatori esattamente da dove provengono le precipitazioni. Dato che il cambiamento climatico sta alterando i modelli meteorologici, Boutt vuole vedere da dove proviene l'acqua nel New England (l'Atlantico settentrionale, l'Artico, il Golfo del Messico) e come la sua origine stia cambiando nel tempo.

 

Infine, nella terza fase della ricerca, Boutt e il suo team utilizzeranno quanto appreso dalle analisi storiche e dalla ricerca sugli isotopi per costruire una serie di modelli idrologici avanzati in grado di fornire previsioni dettagliate su come i cicli delle acque superficiali e sotterranee cambieranno in base a diversi scenari climatici.

Cina-Usa: Xi, “sono pronto a lavorare con il presidente Trump”

AGI - La Cina è pronta a collaborare con la nuova amministrazione statunitense per garantire una "transizione senza intoppi" nei rapporti bilaterali. Lo ha dichiarato il presidente Xi Jinping al presidente uscente Usa Joe Biden quando oggi si sono incontrati a Lima prima del ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca. La Cina "si impegnerà per una transizione senza intoppi" nella ricerca di una relazione "stabile, sana e sostenibile" con gli Stati Uniti, ha detto Xi nei commenti tradotti mentre i due si sedevano a colloquio in un hotel della capitale peruviana.

 

L'attesissimo faccia a faccia è avvenuto dopo che la vittoria elettorale di Trump sulla democratica Kamala Harris ha suscitato timori di nuove guerre commerciali e sconvolgimenti diplomatici, che hanno caratterizzato il vertice di Lima. La rimonta del miliardario repubblicano ha gettato una nube di incertezza anche sugli sforzi - avviati in occasione di uno storico incontro tra Xi e Biden in California un anno fa - per allentare le tensioni tra Washington e Pechino. La Casa Bianca aveva detto che il bilaterale Xi-Biden si sarebbe concentrato su un "delicato periodo di transizione" e sulla garanzia che la competizione con la Cina "non sfoci in un conflitto". Xi ha anche detto a Biden che la Cina è "pronta a lavorare con la nuova amministrazione statunitense per mantenere la comunicazione, espandere la cooperazione e gestire le differenze".

 

Xi e Biden, che si sono incontrati per la terza volta in totale, hanno avvertito separatamente negli ultimi giorni che ci sono acque agitate in un periodo di incertezza globale. Sabato il presidente cinese ha ribadito le preoccupazioni per il crescente "protezionismo" e ha esortato i Paesi dell'APEC a "unirsi e cooperare". Venerdì Biden aveva detto che il mondo ha "raggiunto un momento di significativo cambiamento politico". 

 

Trump ha segnalato un approccio conflittuale nei confronti di Pechino, minacciando tariffe fino al 60% sulle importazioni di beni cinesi per pareggiare quello che, a suo dire, è uno squilibrio commerciale. Ha anche nominato due grandi falchi della Cina nella sua squadra di vertice, tra cui Marco Rubio come segretario di Stato. Biden cerca di salvare il più possibile la sua eredità in politica estera e venerdì ha incontrato i leader di Giappone e Corea del Sud, alleati chiave degli Stati Uniti in Asia.

 

Biden ha affermato che i forti legami tra i tre Paesi sono essenziali per "contrastare la pericolosa e destabilizzante cooperazione della Corea del Nord con la Russia", mentre Pyongyang invia truppe a combattere in Ucraina. Il ritorno delle politiche "America First" di Trump minaccia le alleanze che Biden ha costruito su questioni che vanno dalle guerre in Ucraina e in Medio Oriente ai cambiamenti climatici e al commercio. Durante il suo primo mandato, Trump ha minacciato di tagliare gli impegni di difesa degli Stati Uniti nei confronti degli alleati asiatici ed europei se questi non avessero sostenuto una quota maggiore dell'onere finanziario per la loro protezione.

 

Gli economisti hanno avvertito che le tariffe punitive di Trump danneggerebbero non solo l'economia cinese, ma anche quella degli Stati Uniti e dei suoi partner commerciali. Potrebbero anche mettere in pericolo la stabilità geopolitica. La Cina sta rafforzando la propria capacità militare e al contempo sta aumentando la pressione sull'autogovernata Taiwan, che rivendica come parte del proprio territorio. Il consigliere per la sicurezza nazionale statunitense Jake Sullivan ha dichiarato che Xi e Biden discuteranno anche di Taiwan e delle tensioni nel Mar Cinese Meridionale, dove Pechino rivendica ampie porzioni di territorio marittimo.

 

Il primo ministro giapponese Shigeru Ishiba ha espresso "serie preoccupazioni per la crescente attività dell'esercito cinese" in un incontro con Xi al vertice APEC, ha dichiarato il ministero degli Esteri di Tokyo. Le preoccupazioni per le prossime mosse di Trump continuano a gettare un'ombra sull'agenda diplomatica internazionale nei colloqui sul clima in corso in Azerbaigian e per il vertice del G20 a Rio de Janeiro la prossima settimana, a cui parteciperanno anche Biden e Xi. 

 

 

La Cina è pronta a lavorare con il nuovo presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Lo ha detto il presidente cinese Xi Jinping durante l'incontro a Lima con il suo omologo statunitense Joe Biden. "La Cina è pronta a lavorare con la nuova amministrazione statunitense per mantenere la comunicazione, espandere la cooperazione e gestire le differenze", ha dichiarato Xi all'inizio del suo ultimo incontro faccia a faccia con Biden prima del passaggio di poteri a Trump il 20 gennaio. L'obiettivo di mantenere "una relazione Cina-USA stabile, sana e sostenibile rimane lo stesso". 

 

Xi Jinping ha anche detto a Biden che la Cina "si impegnerà per una transizione morbida" nelle relazioni con gli Stati Uniti. I due Paesi dovrebbero "continuare a esplorare la strada giusta" per andare d'accordo e "raggiungere una coesistenza pacifica a lungo termine", ha detto Xi durante l'incontro tenutosi dopo il vertice della Cooperazione economica Asia-Pacifico (APEC). 

Due razzi cadono nel cortile di casa di Netanyahu. Israele, “pericolosa escalation”

AGI - Lo Shin Bet e la polizia affermano che due razzi sparati contro la residenza privata del primo ministro Benjamin Netanyahu a Cesarea sono caduti nel cortile dell'abitazione, lo scrive il Times of Israel. Non si sono verificati danni e una dichiarazione congiunta degli organi di sicurezza sottolinea che Netanyahu e la sua famiglia non erano in casa in quel momento. Anche la polizia e lo Shin Bet affermano di aver aperto un'indagine e denunciano "il grave incidente, che segna una pericolosa escalation".

 

Il presidente israeliano Isaac Herzog ha condannato l'episodio e ha messo in guardia "contro un aumento della violenza nella sfera pubblica". "Ho parlato con il capo dello Shin Bet e ho espresso l'urgente necessità di indagare e affrontare i responsabili dell'incidente il prima possibile", ha dichiarato Herzog in un post su X. Non è stato subito chiaro chi ci fosse dietro i razzi ma unanime è stata la condanna di tutto lo spettro politico israeliano scrive il Times of Israel.

 

Il leader dell'opposizione Yair Lapid e il presidente di National Unity Benny Gantz hanno entrambi rilasciato dichiarazioni in cui condannano l'incidente e chiedono alle forze dell'ordine di "assicurare i colpevoli alla giustizia". Nel frattempo, il ministro della Sicurezza nazionale di estrema destra Itamar Ben Gvir dichiara che "l'incitamento contro il primo ministro Benjamin Netanyahu supera ogni confine" e che l'incidente di questa sera "supera un'altra linea rossa. Oggi è un razzo e domani è fuoco vivo", afferma, chiedendo di porre fine "all'incitamento contro Netanyahu e la sua famiglia".

 

Facendo eco a Ben Gvir, il ministro dell'edilizia abitativa Yitzhak Goldknopf afferma che l'incidente "è il risultato diretto dell'incitamento selvaggio contro il governo israeliano e il suo leader, che ha travolto il paese negli ultimi mesi", mentre il ministro delle finanze Bezalel Smotrich insiste sul fatto che "la violenza sta erodendo le fondamenta della democrazia israeliana". 

 

Lo sparo di razzi contro la residenza privata del primo ministro Benjamin Netanyahu a Cesarea costituisce solo l'ultimo "anello di una catena di azioni violente e anarchiche, il cui scopo è quello di provocare l'assassinio del primo ministro e il rovesciamento del governo eletto per mezzo di un violento colpo di stato": ad affermarlo è il ministro della Giustizia Yariv Levin. Il vice premier del Likud , scrive il Times of Israel, sostiene che tale comportamento dura due anni "sotto gli auspici dell'applicazione selettiva delle leggi da parte delle autorità competenti", che egli accusa di aver sanzionato con l'Alta Corte di Giustizia.

 

"Fin dall'istituzione del governo, ho lottato per cambiare radicalmente le cose", inclusa la composizione della Corte Suprema, continua Levin, riferendosi al programma di revisione giudiziaria del governo, nel frattempo sospeso, che secondo lui deve essere ripreso. "E' giunto il momento per tutti i membri della coalizione, tutte le fazioni e tutti i membri della Knesset, di annunciare, come un solo uomo, il loro inequivocabile sostegno alle mosse che ho guidato e che sono state fermate, e per qualsiasi altra mossa necessaria per cambiare la situazione", ha detto. "E' giunto il momento di dare pieno sostegno alla riabilitazione del sistema giudiziario e delle forze dell'ordine e di porre fine all'anarchia, al caos, all'insubordinazione e ai tentativi di danneggiare il primo ministro". 

Jannik Sinner in finale. Travolto Ruud 6-1 6-2 in 70 minuti

AGI - Alle Atp Finals tutto procede secondo pronostico. Jannik Sinner accede alla finale (la seconda di seguito dopo la sconfitta subita da Nole Djokovic nell'edizione precedente) e domenica alle ore 18 si giocherà il trofeo sfidando l'americano Taylor Fritz, il numero 5 del circuito, che ha già incontrato e sconfitto a inizio girone e che a sorpresa sabato 16 novembre ha battuto Alexander Zverev in tre set. In palio ci sono i 1500 punti Atp e un assegno di 4.881.500 dollari. Il numero uno al mondo non ha fatto troppa fatica per sbarazzarsi in semifinale del norvegese Casper Ruud, liquidato 6-1 6-2 in un'ora e dieci minuti. Sinner, che continua a non perdere neppure un set ed è in forma eccezionale, ha dato l'impressione di controllare e poter spingere il piede sull'acceleratore (e lo ha fatto) come e quando voleva. Solo sul 3-2 e servizio a suo favore ha rischiato di subire il contro-break annullando due palle del 3-3 a Ruud sul 15-40. Poi nulla più. Un dominio tale e una differenza di categoria tra il n.1 del mondo e un avversario in top-10 (con merito) non si vedeva sui campi di tennis dai tempi dei 'Big Three'. Per Sinner è la vittoria numero 69 (contro 6 sconfitte) del 2024.

 

"Sono molto contento di questa prestazione. Sono partito molto bene, soprattutto all'inizio di breakarlo subito, cosa che mi ha dato tanta confidenza. Sono contento di come ho giocato - ha spiegato Sinner a fine gara - e di come ho reagito quando lui ha avuto l'occasione del contro-break nel primo set. Domenica sarà di nuovo una sfida molto difficile, molto dura, ma non vedo l'ora di scendere in campo e poi vediamo cosa succede". "Sto provando a giocare al cento per cento in qualsiasi giorno e il risultato non lo posso controllare, posso solo controllare come sto in campo, quanta energia posso usare di quella che mi trasmette il pubblico. Credo che oggi sia stata una partita che si poteva complicare, perché comunque ero sopra con un break, ma poi mi sono trovato 15-40 e se avessi perso quel game lì magari la partita sarebbe stata un'altra. Invece sono stato bravo a restare lì mentalmente e poi nel secondo ho cercato di alzare il ritmo e ci sono riuscito", ha concluso Sinner. 

 

 

L'edizione 2024 delle Nitto Atp Finals 2024 è la più ricca di sempre tra i tornei dell'Atp con un montepremi complessivo che si è alzato dai 15 milioni della passata stagione ai 15.250.000 dollari americani di questa stagione, un lieve incremento. Il jackpot del vincitore da imbattuto, cosa eccezionalmente in controtendenza, è inferiore a quello offerto a Riyad per le Wta Finals, dove la vincitrice da imbattuta incassa 5,15 milioni di dollari. Il montepremi record per la vittoria di un torneo non appartiene però alle Atp Finals, ma al 'Six Kings Slam' di Riad, esibizione di stralusso fuori dal circuito Atp disputata per la prima volta il 16, 17 e 19 ottobre di quest'anno: per il vincitore della tre giorni in Arabia Saudita il premio era di 6 milioni di dollari. E a portarsela a casa è stato Sinner che ha battuto in finale Carlos Alcaraz. L'azzurro n.1 del mondo adesso punta anche a vincere il secondo piu' alto montepremi di sempre. Guadagnerebbe cosi', solo di premi, undici milioni di dollari in un mese.

Leggiuno celebra Gigi Riva. I suoi gol più belli [VIDEO]

AGI - Giornata dedicata a Gigi Riva nel paese natale di Leggiuno che ha celebrato e ricordato 'Rombo di tuono', leggendario attaccante del Cagliari (con cui vinse uno scudetto) e dell'Italia, scomparso il 22 gennaio scorso a 79 anni. La Figc e l'intero calcio italiano sono grati a Gigi Riva", le parole del presidente Gabriele Gravina, presente all'evento insieme al capo delegazione della Nazionale A, Gianluigi Buffon, "è stato un calciatore straordinario, che ha fatto innamorare milioni di tifosi azzurri (è ancora suo il record di gol con la maglia azzurra, ben 35 reti in 42 partite), ma soprattutto è stato un esempio per il suo orgoglio e la sua fedeltà. 'Per sempre Gigi Riva' non è un semplice slogan, piuttosto è la missione, l'impegno che mi sento di assumere a nome della Federazione e del Club Italia per tramandare la sua memoria ai giovani".

 

 

La giornata è iniziata nella Sala Consiliare del Comune lombardo, alla presenza del sindaco Giovanni Parmigiani, dove il passato e il presente si sono stretti la mano. Nicola Riva, figlio di Gigi, ha raccontato di un uomo prima ancora che di un campione, mentre Giancarlo Antognoni, campione del mondo '82 e per l'occasione capo delegazione della Nazionale Under 18, ha ricordato con commozione il campione azzurro. Tra i presenti, i ragazzi dell'Asd Leggiuno.

 

 

Dopo un conviviale pranzo all'Oratorio di Leggiuno, il paese si è trasformato in un museo a cielo aperto. Una passeggiata simbolica ha portato i presenti attraverso i luoghi che hanno visto nascere il mito: la Chiesa Parrocchiale, il vecchio campetto da calcio e la casa che ha custodito i sogni di un bambino destinato a diventare una leggenda. La vera magia, però, è arrivata nel pomeriggio, quando la Nazionale Under 18 del tecnico Daniele Franceschini ha calcato il campo dell'ASD Leggiuno. Poco dopo i 120 bambini delle scuole calcio locali sono scesi in campo, guidati dai tecnici del Settore Giovanile e Scolastico della Figc. 

Trenta genitori irrompono in una scuola media e picchiano l’insegnante di sostegno 

AGI - In trenta hanno fatto irruzione in una scuola media, la Salvati, nel rione Scanzano a Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli. Nel mirino è finita una docente di sostegno. Il fatto è accaduto giovedì mattina. Sul posto si trovavano anche i genitori della vittima. Il padre ha provato a difendere la figlia ma ha riportato la frattura di un polso; per la docente la diagnosi è stata di trauma cranico, causato dai colpi ricevuti. I carabinieri allertati da altri docenti sono intervenuti per salvare la donna dal linciaggio.

 

All'origine dell'aggressione sarebbero voci, diffuse sui social, su comportamenti tenuti dalla docente verso alcuni alunni. Sequestrati cellulari e computer. "E' un episodio di enorme gravità e di violenza estrema. Confido nella capacità investigativa dei carabinieri per accertare la verità dei fatti. Bisogna riportare al più presto la serenità nella scuola, tra gli studenti, i loro genitori e il corpo insegnanti", riferisce il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Vicinanza. La scuola media Salvati proprio questa estate era stata premiata dal ministro Valditara. 

 

"Nessuno tocchi gli insegnanti, la scuola è un luogo sacro, dove si costruisce la democrazia e la libertà". Il coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, Vito Carlo Castellana, commenta così quanto avvenuto a Castellammare di Stabia. "Quanto accaduto è un atto che sa di barbarie e non deve restare impunito. Quale modello di società - chiede Castellana - vogliamo tramandare ai ragazzi di questa scuola? Dobbiamo garantire prioritariamente la sicurezza di docenti e studenti. Esprimo la mia vicinanza all'insegnante aggredita oltre che a tutto il corpo docente e al dirigente dell'istituto". 

Umbria ed Emilia Romagna in silenzio elettorale: 4,6 milioni chiamati al voto

AGI - Giornata di silenzio elettorale oggi in vista delle elezioni regionali in Emilia-Romagna Umbria di domani e lunedì, in cui saranno chiamati al voto circa 4,6 milioni di cittadini. 

 

In Emilia Romagna sono quattro sono i candidati per la presidenza: Michele de Pascale, sostenuto da un centrosinistra ampio che comprende anche il Movimento 5 Stelle e i renziani inseriti nel listino dei 'civici'; Elena Ugolini, candidata civica sostenuta da tutto il centrodestra; Luca Teodori per la lista no-vax Lealta', Coerenza e Verità e infine Federico Serra, in corso con una lista che rappresenta Potere al Popolo, Rifondazione Comunista e Partito comunista.

 

Ieri sera le ultime iniziative elettorali tra cui quella del grande favorito Michele de Pascale a Bologna con tutti i vertici del partito e Romano Prodi. Gli elettori emiliano romagnoli chiamati al voto sono 3,6 milioni e si tratta questa della dodicesima elezione regionale dal 1970 a oggi. La grande incognita sarà l'affluenza: nel 2020 fu del 67,67% mentre nel 2014 fu solo del 37,71%. I candidati per uno dei 50 scranni all'Assemblea legislativa regionale sono 547. Sara' possibile il voto disgiunto e come di consueto si potrà esprimere la doppia preferenza solo se di sesso diverso. La candidata Ugolini seguira' lo spoglio a Bologna a Palazzo Isolani, via Santo Stefano 16, dove commentera' i risultati. De Pascale sara' invece a CostArena, in via Azzo Gardino 48 a Bologna. 

 

In Umbria i candidati sono 9. L'uscente Donatella Tesei per il centrodestra unito; Stefania Proietti candidata del campo largo Pd+Movimento 5 stelle; Martina Leonardi per Insieme per l'Umbria resistente; Marco Rizzo per Democrazia sovrana popolare e Alternativa Riformista; Moreno Pasquinelli per Fronte del dissenso; Fabrizio Pignalberi per Più Italia sovrana e Quinto polo per l'Italia; Elia Francesco Fiorini per Alternativa per l'Umbria; Giuseppe Paolone per Forza del Popolo; Giuseppe Tritto di Umani insieme liberi. 

 

I seggi resteranno aperti domani dalle ore 7 alle 23 e lunedi' 18 dalle ore 7 alle 15, lo spoglio iniziera' immediatamente.

Il lusso colpito dalla ‘stanchezza’

AGI - La chiamano la "stanchezza da lusso". Gli osservatori ritengono che il settore stia vivendo una fase molto difficile, dovuto principalmente al rallentamento del mercato chiave della Cina, che a sua volta soffre della crisi del mercato immobiliare e dell'elevato tasso di disoccupazione giovanile. Finora la Cina ha rappresentato il paese che spende di più in questo settore, ossia la metà delle vendite globali e i consumatori hanno ridotto la spesa perché preoccupati dalle prospettive economiche sempre più fosche del loro Paese.

 

Ma il trend del paese del Dragone non rappresenta l'unico freno. Lo stesso Frederic Grangie, responsabile della divisione orologi e gioielli di Chanel, che ha coniato appunto il termine "stanchezza del lusso", ha spiegato che dopo tre anni di forte crescita, il calo dei consumi è dovuto anche ad un altro fattore, "molto più preoccupante e spiega perché questa crisi potrebbe durare più a lungo". "Si tratta - ha spiegato - di una sensazione che colpisce i mercati maturi in cui i clienti iniziano a chiedersi che senso abbia questo settore". 

 

Che i maggiori brand siano in affanno, questo è indubbio e basta dare un'occhiata ai conti. L'utile operativo di Kering per il 2024 potrebbe essere pari alla metà di quello dell'anno scorso, a causa del crollo del 25% nel terzo trimestre delle vendite di Gucci, che rappresenta quasi la metà del fatturato e due terzi dell'utile operativo di Kering. Se Atene piange, Sparta non ride. Anche LMVH, il più grande gruppo del lusso al mondo (comprende Louis Vuitton, Christian Dior, Celine, Loewe, Kenzo, Givenchy, Fendi, Emilio Pucci, Marc Jacobs, Berluti, Loro Piana) ha riportato un inatteso calo delle vendite nel terzo trimestre e ha avvertito di un "ambiente economico e geopolitico incerto".

 

A causa della debolezza della spesa dei consumatori cinesi, il fatturato del Gruppo del miliardario francese Bernard Arnault, è sceso del 3% a 19,1 miliardi di euro nei tre mesi fino al 30 settembre rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Gli analisti si aspettavano un aumento dei ricavi dell'1%. Le vendite della divisione principale di moda e pelletteria di LVMH, considerata un indicatore per il settore del lusso, sono scese del 5%, mancando anche il consenso degli analisti, ed è la prima volta che la divisione registra una diminuzione delle vendite dal 2020. Non è solo colpa della Cina: il calo "è dovuto principalmente alla minore crescita registrata in Giappone, essenzialmente a causa dello yen più forte".

 

Controcorrente il gruppo francese del lusso Hermès, noto per i suoi foulard di seta e le borse Birkin, che ha registrato un aumento delle vendite dell'11,3% a 3,7 miliardi di euro a valuta costante nei tre mesi fino a settembre. Secondo gli analisti, Hermès ha resistito al rallentamento del settore meglio dei rivali perché si rivolge ai consumatori di lusso più facoltosi con lunghe liste d'attesa per le sue borse più popolari ma anche perché persegue un modello di business più difensivo con una visibilità relativamente buona sulla crescita dei ricavi, sui margini, sul flusso di cassa e sul profilo dei rendimenti.

 

E cosa accadrà nel prossimo futuro? Secondo l'Osservatorio Altagamma, che stima per il 2024 un giro d'affari per il mercato dei beni di lusso personali di circa 363 miliardi di euro (contro 369 del 2023), "il difficile contesto geopolitico ed economico attuale, caratterizzato da due conflitti, inflazione, aumento dei prezzi con un calo del potere d'acquisto e della fiducia dei consumatori, hanno influito su tutti i mercati".

 

In particolare, "un rallentamento guidato soprattutto dall'Asia, con un contesto di mercato in Cina fortemente negativo, in parte controbilanciato da un'ottima performance del Giappone, con le altre geografie tendenzialmente in linea con lo scorso anno". Si registra però una "forte polarizzazione tra i consumi di altissima gamma, più positivi, e quelli di un lusso più aspirazionale che evidenziano una marcata sofferenza, parzialmente assimilabile al calo di interesse per gli acquisti da parte delle generazioni più giovani". Tutto sommato, Altagamma stima per il 2025 un recupero moderato, con una marginalità delle imprese di circa +3%. Come per dire, i consumatori saranno anche stanchi ma il lusso ha pur sempre un appeal intramontabile.

Calano i tassi sui mutui sulla prima casa

AGI - Calano i tassi d'interesse sulle case. Il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni è diminuito al 3,28%, rispetto al 3,31% di settembre 2024 e in calo rispetto al 4,42% di dicembre 2023. È quanto si evince dall'ultimo rapporto dell'Abi.

 

Calano i prestiti a famiglie e imprese

Il calo dei volumi di credito e conseguente al rallentamento della crescita economica che contribuisce a deprimere la domanda di prestiti: ad ottobre 2024, i prestiti a imprese e famiglie sono scesi del 2,0% rispetto a un anno prima; a settembre 2024 i prestiti alle imprese erano diminuiti del 2,4% e quelli alle famiglie dello 0,4%. E' quanto si legge nel rapporto mensile dell'Abi.

 

Calano a settembre anche i crediti deteriorati delle banche, pari a 30,9 miliardi di euro, da 31,9 miliardi di giugno 2024 (30,5 miliardi a dicembre 2023). Rispetto al loro livello massimo, 196,3 miliardi raggiunti nel 2015, sono in calo di 165 miliardi.

 

L'Abi rende noto inoltre che il margine (spread) sulle nuove operazioni (differenza tra i tassi sui nuovi prestiti e la nuova raccolta) con famiglie e società non finanziarie a ottobre 2024 e sceso a 159 punti base (191 punti nel mese precedente). La raccolta indiretta, cioè gli investimenti in titoli custoditi presso le banche, presenta un incremento di circa 208 miliardi tra settembre 2023 e settembre 2024 (84,4 miliardi famiglie, 15,4 miliardi imprese e il restante agli altri settori, imprese finanziarie, assicurazioni, pubblica amministrazione).

A ottobre 2024 la raccolta a medio e lungo termine, tramite obbligazioni, e cresciuta rispetto a un anno fa dell'8,7% (+9,6% nel mese precedente).I soli depositi, nelle varie forme, a ottobre 2024 sono cresciuti del 2,4% su base annua (+0,5% il mese precedente). Infine, la raccolta diretta complessiva (depositi da clientela residente e obbligazioni) a ottobre 2024 e risultata in aumento del 3,2% su base annua, proseguendo la dinamica positiva registrata da inizio anno. 

 

 

 

 

La Commissione Ue taglia le stime del Pil dell’Italia

AGI - La Commissione europea ritocca al ribasso le stime di crescita del Pil per l'Italia: 0,7% nel 2024; 1% nel 2025 e 1,2% nel 2026. Sono le cifre indicate nelle previsioni economiche d'autunno. A maggio, con le stime di primavera, era prevista una crescita dello 0,9% per quest'anno e dell'1,1% per il 2025. Il Mef, nel documento programmatico di bilancio, aveva invece indicato una crescita dell'1% per il 2024; 1,2% per il 2025 e 1,1% nel 2026.

 

Per fare un confronto, il Pil dell'eurozona è stimato allo 0,8% per il '24; 1,3% nel 2025 e 1,6% per il 2026. La Germania rimane in sofferenza, per quest'anno è prevista in recessione (-0,1%, la stima di maggio la dava allo 0,1%) per recuperare gradualmente nel 2025 (0,7%) e 2026 (1,3). La Francia invece risulta più performante quest'anno (1,1%) per poi rallentare nel 2025 (0,8%) e riprendere slancio nel 2026 (1,4).

 

In termini di confronto, nel 2026 l'Italia - con l'1,2% - sarà ultima per crescita a livello di tutta l'Unione europea (che avrà un aumento medio del Pil dell'1,8%). La supererà di poco anche la Germania (1,3). Oltre all'economia tedesca risultano in recessione nel 2024 altri quattro Paesi dell'eurozona: Estonia (-1%; 1,1% nel 2025; 2,6% nel 2026); Austria (-0,6%; 1% nel 2025 e 1,4 nel 2026); Irlanda (-0,5%; 4% nel 2025 e 3,6% nel 2026) e Finlandia (-0,3%; 1,5% nel 2025 e 1,6 nel 2026). I migliori per performance quest'anno la Spagna (3%; 2,3 nel 2025 e 2,1 nel 2026), Grecia (2,1%, 2,3 nel 2025 e 2,2 nel 2026) e Malta (5% quest'anno e 4,3% i prossimi due). Fuori dall'eurozona, primato Polonia con una crescita del 3% quest'anno e 3,6 l'anno prossimo (3,1 nel 2026).  

 

Nelle analisi per Paese, la Commissione europea scrive che "si prevede che il Pil reale italiano crescerà dello 0,7% nel 2024, sostenuto dagli investimenti e dal calo delle importazioni". "L'attività economica è destinata a crescere rispettivamente dell'1% e dell'1,2% nel 2025 e nel 2026, con l'aumento dei consumi e l'accelerazione della spesa correlata al Recovery. Si prevede che l'inflazione scenderà all'1,1% quest'anno, salirà all'1,9% nel 2025 e scenderà di nuovo leggermente nel 2026.

 

Si prevede che l'eliminazione graduale di consistenti crediti d'imposta per l'edilizia abitativa (Superbonus) e le entrate sostenute spingeranno il deficit pubblico in modo significativo verso il basso nel 2024, al 3,8% del Pil. Si prevede che il deficit scendera' ulteriormente nel 2025 e nel 2026, a poco meno del 3% del Pil. Al contrario, il rapporto debito/Pil è destinato ad aumentare nel periodo di previsione, raggiungendo il 139,3% nel 2026 (dal 134,8% del 2023), a causa dell'impatto ritardato dei crediti d'imposta per la ristrutturazione degli alloggi accumulati nel deficit fino al 2023.

 

Si prevede che l'occupazione aumenterà dell'1,6% quest'anno, dopo l'1,9% nel 2023, e rallenterà ulteriormente nel 2025-26. Il tasso di disoccupazione è quindi destinato a scendere al 6,2% nel 2026, dal 7,7% nel 2023. Si stima che la crescita dei salari nominali salirà al 4% quest'anno, quando la maggior parte dei rinnovi contrattuali avrà rispecchiato gli aumenti dei prezzi passati, e che in seguito si modererà gradualmente.

 

Sulla scia del continuo calo dei prezzi dell'energia fino a ottobre 2024, si prevede che l'inflazione complessiva per l'anno nel suo complesso scenderà all'1,1%. La stabilizzazione dei prezzi dell'energia ipotizzata per il 2025-26 motiva proiezioni contenute per le altre componenti dell'indice dei prezzi, ad eccezione dei servizi, dove si prevede che i salari eserciteranno ancora pressioni al rialzo sui prezzi. L'inflazione complessiva è prevista all'1,9% nel 2025 e all'1,7% nel 2026.

Fratelli d’Italia propone un voucher da 1500 euro per le scuole paritarie

AGI - A partire dall'esercizio finanziario 2025, alle famiglie con reddito Isee non superiore a euro 40.000,00 è riconosciuto un voucher, spendibile esclusivamente presso una scuola paritaria, per un importo annuale massimo pari a euro 1.500 per ogni studente frequentante una scuola paritaria primaria, secondaria di I grado o il primo biennio di una scuola paritaria di II grado. Lo prevede un emendamento alla legge di bilancio presentato da FdI, a prima firma di Lorenzo Malagola.

 

L'effettivo ammontare del voucher per ogni studente è calcolato sulla base di scaglioni inversamente proporzionali al reddito ISEE e nei limiti di un finanziamento complessivo pari a euro 65 milioni annui. Nello stato di previsione della spesa del Ministero dell'istruzione e del merito è istituito un fondo dedicato agli interventi del presente comma, pari a 16,25 milioni per l'anno 2025, 65 milioni per l'anno 2026, 65 milioni per l'anno 2027. 

 

Immediata la risposta dei sindacati. “Mentre con la legge di bilancio si taglia la scuola pubblica, quella che lo Stato dovrebbe garantire a tutti e tutte, la maggioranza di Governo propone un bonus di 1500 euro per frequentare le scuole private. Quindi non ci sono soldi per il rinnovo contrattuale degli insegnanti, si tagliano 8mila posti tra personale docente e Ata, non si assumono i precari su tutti posti disponibili, ma si trovano le risorse per il sistema privato. È un Governo che ha gettato la maschera e opera scientemente contro la scuola pubblica, calpestando la Costituzione. Motivo ulteriore per aderire alle iniziative di mobilitazione e allo sciopero generale del 29 novembre”. Lo dichiara Gianna Fracassi, segretaria generale della FLC CGIL.

Mps vola in Borsa dopo il collocamento del 15% del capitale

AGI - Continua la volata di Mps che a circa un'ora e mezza dall'avvio delle contrattazioni guadagna oltre il 13% (+13,20% a 6,240 euro per azione). Mps in apertura non ha fatto prezzo per poi decollare in Borsa, all'indomani della decisione del Mef di collocare sul mercato il 15% del capitale detenuto nell'istituto senese, per un controvalore complessivo di circa 1,1 miliardi. La quota ceduta dal Mef è stata acquisita da Banco Bpm (per il 5%), che adesso è in rialzo a Piazza Affari del 4,79%, da Anima (per il 3%), dal gruppo Caltagirone (per il 3,5%), e da Delfin della holding degli eredi Del Vecchio (per il restante 3,5%).

 

L'offerta del Mef è stata aumentata dall'iniziale 7% al 15% delle azioni a causa dell'elevata domanda ricevuta e "della presenza di un premio del 5% rispetto all'attuale prezzo di chiusura del mercato". A seguito di questa transazione, la partecipazione dello Stato in MPS si è ridotta dal 26,7% all'11,7% del capitale sociale della banca. 

 

MPS, fondata nel 1472 e considerata la banca più antica del mondo, è controllata dallo Stato italiano dal 2017, quando ha approvato la sua ricapitalizzazione precauzionale, autorizzata da Bruxelles, per salvarla dal fallimento. Negli ultimi tempi ha messo in vendita parte della banca e dal novembre 2023 ha effettuato tre operazioni di collocamento di azioni sul mercato che hanno portato profitti per circa 2,7 miliardi di euro. La progressiva riduzione della partecipazione statale nella banca risponde all'impegno preso con Bruxelles di dismettere gran parte della partecipazione statale entro la fine del 2024.

Per 3 italiani su 4 i benefit sono decisivi nella scelta del lavoro. Ecco i più desiderati in Europa

AGI - Quanto sono importanti i benefit quando si considera una nuova opportunità di lavoro? È questa la domanda posta ai 2.400 dipendenti e ai 726 datori di lavoro che hanno partecipato al "Great Employee Benefit Study 2024", condotto dal team di esperti dell'Università di Aalto, sotto la guida della ricercatrice Elina Koivisto. Lo studio ha coinvolto i lavoratori di Italia, Regno Unito, Svezia e Finlandia, si è posto come obiettivo di analizzare il benessere dei dipendenti, gli investimenti aziendali e l'impatto della tecnologia nel campo del welfare. Dall'analisi sono emerse evidenze che sottolineano quanto sia fondamentale offrire alla propria forza lavoro un adeguato pacchetto di benefit aziendali.

L'indagine ha rivelato infatti che l'83,2% dei dipendenti italiani considererebbe l'idea di cambiare posto di lavoro per un'azienda che offra un miglior pacchetto welfare. Se per i dipendenti svedesi i benefit risultano meno rilevanti, probabilmente a causa di una limitata offerta, in Italia e Regno Unito ben il 75% degli intervistati li considera essenziali quando si valuta una nuova opportunità di lavoro. Tuttavia, meno della metà dei dipendenti afferma che il proprio benessere sia effettivamente supportato dai datori di lavoro, evidenziando un gap tra le percezioni delle aziende e quelle dei lavoratori.

Le aziende europee stanno correndo ai ripari: secondo Inkwood Research, infatti, il mercato del welfare aziendale europeo sta registrando un incremento annuo del 6,5%, con una stima di oltre 43 miliardi di euro entro il 2032.

 

Offrire un pacchetto di welfare di valore è quindi diventato un elemento strategico per le aziende che vogliono attrarre talenti e accrescere la fiducia dei propri dipendenti, ma non basta: questo dev'essere orientato verso una sempre maggiore personalizzazione dei servizi proposti per rispondere alle diverse esigenze dei lavoratori. Secondo il 7° rapporto Censis-Eudaimon, infatti, in Italia il 50% delle aziende riconosce che un approccio tailor-made è fondamentale per attrarre e trattenere talenti. Anche nel Regno Unito si sta affermando il trend della personalizzazione dei benefit, in risposta alla crescente tendenza dei lavoratori britannici a non utilizzare quelli offerti, poiché non corrispondenti alle loro esigenze. 

 

Quali sono i benefit più desiderati dai dipendenti europei e su quali le aziende investiranno maggiormente nel 2025?

In tutti i paesi esaminati, l'assistenza sanitaria completa sul lavoro è in assoluto il benefit più apprezzato. Per quanto riguarda invece gli investimenti previsti per il 2025, sembra proprio che i datori di lavoro di tutti e 4 i paesi prevedano un aumento dei budget, soprattutto per la formazione professionale dei dipendenti. In Svezia, Italia e Regno Unito sono previsti aumenti anche sulle assicurazioni di vario tipo. Infine, l'assistenza ai familiari a carico è in aumento sia in Svezia che in Italia. 

 

Nell'analisi è stato chiesto ai dipendenti italiani in quale area ritiene che la sua organizzazione debba investire per sostenere il loro benessere e questi sono i 5 desideri emersi come prioritari dai lavoratori:

  • Orari di lavoro flessibili (20,9%)
  • Lavorare da remoto (12,5%)
  • Promozione di un dialogo aperto (11,7%)
  • Eventi per svagarsi e momenti di relax (9,4%)
  • Spuntini salutari sul posto di lavoro (9,3%)

 

Allo stesso tempo, è stato chiesto ai datori di lavoro su cosa pensano le organizzazioni debbano investire per garantire benessere ai propri collaboratori e i feedback che hanno dato sono abbastanza allineati con quelli dei dipendenti. In generale, si nota una chiara attenzione alla promozione della qualità della vita nel suo complesso, accompagnata da una visione sempre più completa dei bisogni delle persone e delle loro specificità come elemento chiave anche nel contesto aziendale di oggi e di domani.

Ryanair rimborserà i costi extra per il check-in in aeroporto

AGI - Ryanair rimborserà i consumatori per i costi extra del check in: in particolare, l'indennizzo sarà per un importo pari a 55 euro, ovvero l'intero costo del check in effettuato in aeroporto e varrà per tutti i consumatori che, tra il 2021 e il 2023, hanno inviato un reclamo alla società non conoscendo le condizioni applicabili al check-in online. Lo annuncia l'Antitrust, spiegando di aver contestato le informazioni fornite dalla compagnia sulle condizioni applicabili al check-in online e sul possibile aggravio di costi in caso di mancato check-in online.

E così Ryanair si è impegnata a rimborsare oltre un milione e mezzo di euro ai consumatori che hanno sostenuto costi extra del check in. Ora quindi l'istruttoria avviata dall'Autorità per possibile pratica commerciale scorretta è stata chiusa.

Secondo quanto contestato in sede di avvio, le indicazioni fornite dalla compagnia aerea sulle condizioni applicabili al check-in online potevano risultare ingannevoli, perchè non informavano adeguatamente i consumatori sul periodo di disponibilità del servizio e sul possibile aggravio di costi in caso di mancato check-in online entro il termine di scadenza fissato da Ryanair.

Inoltre l'Autorità aveva rilevato che, in sede di prenotazione di un biglietto di andata e ritorno, se l'utente avesse selezionato l'opzione priorità e bagaglio a mano, questa veniva automaticamente estesa ad entrambe le tratte.

Infine, tutti i consumatori che nello stesso periodo hanno effettuato prenotazioni di un volo (che sono state in totale oltre 100.000) e il check-in in aeroporto, pagando il relativo supplemento, riceveranno un ristoro di 15 euro o, in alternativa, un voucher del valore di 20 euro utilizzabile per acquistare servizi di Ryanair DAC. Dunque, considerando le oltre 100.000 prenotazioni - che corrispondono almeno a oltre 100.000 consumatori - la cifra che la società si è impegnata a rimborsare si aggira intorno al milione e mezzo di euro.

La società si è poi impegnata a modificare le modalità di selezione dell'opzione priorità e bagaglio a mano, così da consentire agli utenti la selezione disgiunta dello stesso servizio nei viaggi di andata e ritorno e la visualizzazione del relativo differente prezzo unitario, nonchè a rimborsare i consumatori che avevano presentato un reclamo a riguardo. Infine, Ryanair si è impegnata a modificare il sito web, l'app e il testo della mail di conferma della prenotazione per integrare le informazioni sulla finestra temporale entro cui il passeggero puo' effettuare il check-in online gratuitamente e sugli eventuali costi relativi allo svolgimento del servizio di check-in in aeroporto. 

Bonus Natale anche per i genitori single, approvato il decreto

AGI - Raddoppiano i beneficiari del Bonus Natale, l'una tantum da 100 euro che viene versata con la tredicesima ai lavoratori dipendenti con reddito fino ai 28 mila euro e almeno figli a carico.  È quanto prevede lo schema di decreto in materia fiscale approvato ieri dal Consiglio dei Ministri, del cui testo è attesa la pubblicazione. 

 

"Abbiamo trovato le risorse per arrivare all'incirca al raddoppio della platea per includere, come avevano chiesto anche le opposizioni, chi era rimasto fuori all'inizio, come le famiglie monogenitoriali", aveva spiegato il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani. La misura, approvata all'interno del Dl sulla riapertura del concordato preventivo, potrebbe poi essere inserita nel decreto sul fisco al momento al vaglio del Senato. 

 

Il bonus era stato introdotto dal decreto Omnibus dello scorso ottobre e può essere domandato dai lavoratori subordinati che abbiano almeno un figlio a carico. La soglia di reddito massima per accedere va calcolata al netto dell'abitazione principale. Nel calcolo va tenuto conto del periodo lavorato nell'anno di imposta 2024 per il quale si ha diritto alle detrazioni per lavoro dipendente. Possono accedere al bonus anche i lavoratori domestici senza sostituto d'imposta.

 

Per ricevere l'una tantum occorre una richiesta specifica del lavoratore, che deve indicare il codice fiscale dei figli e dell'eventuale coniuge a carico e attestare il suo diritto a ricevere il versamento, che viene quindi erogato dal datore di lavoro una volta ricevuta la dichiarazione del dipendente, che dovrà indicare eventuali altri redditi da lavoro se impiegato altrove nel corso dell'anno fiscale di riferimento. La verifica dei requisiti e l'eventuale recupero della somma, qualora il richiedente risulti poi non averne diritto, avviene successivamente in sede di conguaglio.

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