Cuadrado, Lukaku, Kessié e gli intrecci pazzi di questo calciomercato

Giugno 2021, l’Inter guidata dalla bandiera juventina Antonio Conte si laureava campione d’Italia. Romelu Lukaku era l’idolo della tifoseria nerazzurra. Juan Cuadrado era stato nella sua carriera nemico storico, con la maglia bianconera della Juventus, accusato spesso di comportamenti al limite del regolamento (leggi simulazioni). E Franck Kessié? A Milanello comunicava che sarebbe andato in scadenza di contratto, giocando la stagione successiva con la maglia del Milan per poi lasciarlo a parametro zero. Non prima di aver baciato lo stemma giurando amore eterno e di aver portato a casa lo scudetto. Domani potrebbe essere tutto diverso. L’ivoriano reduce da una stagione con più ombre che luci a Barcellona potrebbe tornare in un campionato che conosce bene, sponda Juve. Cuadrado invece in un blitz domenicale della squadra mercato dell’Inter, è diventato un giocatore a disposizione di Simone Inzaghi. Lukaku, dopo una inattesa piroetta, vestirà una maglia che non sarà quella nerazzurra. Nonostante la litania che ha accompagnato il suo nome dal giorno successivo al ritorno in maglia blues del Chelsea. «Voglio tornare all’Inter», aveva detto a dicembre 2021. Era tornato ad Appiano Gentile a giugno 2022. Ha rifiutato il trasferimento definitivo a luglio 2023, sedotto (così dicono i rumors) dall’offerta della Juventus. Insomma, il mondo sottosopra in questi intrecci di calciomercato.

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Confronto Franck Kessié e Juan Cuadrado nella stagione 2021/22 (Getty).

Arabia, soldi facili e i sentimenti dei tifosi calpestati

Per molti è inspiegabile quello che sta accadendo. Bandiere, o presunte tali, che cambiano. Passando proprio dall’altro lato della barricata. I soldi sì, i consigli pure. Se è vero come e è vero che spesso i soldi contano tanto, per una carriera così breve come è quella di uno sportivo dovrebbe avere un valore anche la credibilità. La capacità di rimanere lì dove si regalano grandi prestazioni. Ecco allora i consigli. Per alcuni anni si è gettata la croce addosso ai procuratori, brutti e cattivi. Federico Pastrorello fu il regista dell’operazione Lukaku-Chlesea tris. E prima il compianto Mino Raiola aveva realizzato operazioni tra le più machiavelliche: Mario Balotelli dall’Inter al Milan dopo due stagioni al Manchester City. Zlatan Ibrahimovic dall’Inter al Milan via Barcellona. E  ancora, Paul Pogba riportato a Manchester, sponda United, dalla Juve pagato a peso d’oro dopo essere uscito gratuitamente proprio dai Red Devils. Ora che la stagione dei procuratori è finita, è il turno dei consulenti. Mamme, avvocati o amici. Big Rom sarebbe stato convinto da Sebastien Ledure a scaricare il progetto nerazzurro, in favore di altri lidi. Causa panchina nella seconda metà di un campionato in cui la punta belga è stato per lunghi tratti impalpabile. Kessié al Barcellona ci era andato consigliato dai genitori, convinti che avrebbe fatto il grande salto. Incappato invece in una ripida discesa nel vuoto. Ora tutti cercano un riparo sicuro e ricco. Chi dice no all’Arabia cambia ugualmente strada, perché un nuovo inizio forse risulta essere più facile di un riscatto tutto da dimostrare.

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