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Caro voli, Urso contro Ryanair: «Non ci faremo ricattare»
L’amministratore delegato di Ryanair, Michael O’Leary, è tornato ad attaccare il governo italiano invitandolo a ritirare le misure contro il caro voli. E lo ha fatto con parole dure, rispedite al mittente dal ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, tornato sull’argomento a distanza di un mese. A metà agosto, infatti, ha dichiarato che nel mese di settembre avrebbe incontrato le compagnie aree. Adesso ha risposto a O’Leary, che ha parlato di «decreto stupido»: «L’Italia è un paese sovrano, non si fa ricattare da alcuno».
L’attacco di O’Leary: «Misure ridurranno i voli»
O’Leary è tornato a parlare della riforma fortemente voluta dal governo italiano contro il caro voli durante la presentazione delle tariffe invernali di Ryanair. Ha dichiarato: «Il decreto prezzi è basato su dati spazzatura. È un decreto stupido e idiota, che ridurrà i voli aumentando le tariffe. Abbiamo già ridotto i voli del 10 per cento in Sardegna e lo faremo quest’inverno per la Sicilia. Le nuove rotte di quest’inverno da Orio e Malpensa saranno solo internazionali e non domestiche».

La risposta di Urso: «Nessun ricatto»
Dura la risposta del ministro Urso: «L’Italia è un paese sovrano, non si fa ricattare da alcuno. È difficile parlare e argomentare se uno non ha conoscenze giuridiche e legali: siamo disponibili ad assisterlo su questo». Poi, parlando di Ryanair, l’ha definita «una compagnia che è stata sanzionata 11 volte dall’autorità che regola la concorrenza e il mercato per aver violato in questo paese per 11 volte le regole del mercato e calpestati i diritti dei consumatori». E ha concluso: «Vada in tribunale, è stata già condannata più volte».

Benassi: «Ita aumenterà i voli»
E se Ryanair ha deciso di diminuire i voli, la scelta contraria arriva da Ita Airways. Ad annunciarla è stato il direttore generale Andrea Benassi: «Manterremo o addirittura aumenteremo il numero dei voli per la Sicilia, in particolare per Catania e Palermo, da Fiumicino e da Linate, e per la Sardegna». E parlando del decreto ha spiegato che «noi abbiamo garantito la massima disponibilità a capire quali sono le metodologie migliori per garantire l’applicazione puntuale». Poi un attacco diretto: «Non ci tiriamo indietro nel minacciare la riduzione di operativo o di voli come qualcun altro ha minacciato o implementato. Garantiremo tutto l’operativo necessario».